Udinese Catania termina sul risultato di 1-0 per i padroni di casa. Risultato che ha un sapore di beffa per il Catania, che in virtù della partita vista avrebbe meritato quanto meno di tornare a casa con un pareggio. L’Udinese ha avuto il merito, e la fortuna, di avere concretizzato in rete una delle poche occasioni capitate. Il Catania sul finale ha provato in tutti i modi a recuperare lo svantaggio, ma sia per merito di Scuffet, che ha compiuto diversi interventi per salvare la porta friulana, sia per l’imprecisione degli attaccanti non è riuscita ad ottenere il gol del pareggio. Maran, nonostante l’ennesima sconfitta, può vantare di avere fatto dei passi in avanti a livello del gioco, se la salvezza è sempre più dura, può sperare di offrire ai propri tifosi un finale di stagione quantomeno dignitoso. Il match offerto dalle formazioni non è stato particolarmente entusiasmante. Dopo i primi 45 minuti nessuna delle due squadre ha prevalso sull’altra. Ha spezzare questo equilibrio ci ha pensato il solito Di Natale, che ha avuto il merito di concludere a rete una bella azione, forse l’unica, offerta dalla squadra di Guidolin. Al 22’ della ripresa Heurteux pesca tutto solo sulla destra Fernandes, entrato all’inizio della ripresa per sostituire un impalpabile Nico Lopez, tocco sotto dalle parti di Pereyra che entra in area e crossa dalle parti di Di Natale, che tutto solo non sbaglia. Da questo momento l’Udinese si accontenta del risultato e abbassa i baricentro per non concedere azioni pericolose agli avversari. Il Catania fino allo scadere ha provato a recuperare lo svantaggio affidandosi alle conclusioni dalla distanza, scontrandosi sempre su un attentissimo Scuffet.
Nessuna delle due formazioni poteva permettersi un passo falso, questo sicuramente ha inciso in negativo sullo spettacolo offerto. Chi ha mostrato un gioco migliore, ironia della sorte, è senza dubbio il Catania, che sia nel primo tempo sia nella ripresa ha imposto il proprio gioco sugli avversari. L’Udinese è parsa stanca, sarà per la precedente partita disputata contro l’Inter, ma è un alibi che non può bastare, ci si aspettava sicuramente meglio dalla squadra di Guidolin, ma in questo momento della stagione si sa, il risultato è più importante che il gioco, e il tecnico dei friulani può essere soddisfatto.
Partita complessivamente non esaltante. Molta confusione in campo. Deve ringraziare il gol trovato che gli ha permesso di ottenere 3 punti non meritati. Partita positiva giocata su buoni ritmi. Impone il proprio gioco agli avversari, peccato per il gol subito che obbliga gli etnei a tornare a mani vuote da una trasferta insidiosa. Sempre attento e nel vivo del gioco. Non lascia casi di moviola
Questa sera allo stadio Friuli va in scena Udinese Catania, il primo dei due incontri del lunedì che chiuderanno la trentunesima giornata del campionato di serie A. l’orario di cena sembra fatto apposta per questo match, sul campo infatti si affronteranno due squadre affamate, che nel corso di questa stagione hanno trovato non poche difficoltà. L’Udinese, non ha mai dato continuità al suo gioco, ottenendo risultati sotto le proprie aspettative, il Catania non ha ancora trovato una propria identità di gioco, e la retrocessione sembra ormai inevitabile, a meno di sorprese di fine stagione. I Padroni di casa arrivano dal pareggio esterno conquistato dopo una prestazione tutto sommato positiva contro l’Inter di Mazzarri, e sperano di ottenere una vittoria che consentirebbe ai Bianconeri di allontanarsi significativamente, se non definitivamente, dalle zone calde della classifica salendo a quota 38. Di fronte troverà un Catania affamato di punti e volenteroso di riscatto, specie dopo la pesante sconfitta subita contro il Napoli. Se la salvezza per gli ospiti sembra un miraggio, una vittoria potrebbe riaccendere una speranza, seppur lieve, agli Etnei che fino a questo momento sono il fanalino di coda della serie A. Ambedue le formazioni sanno che il match di questa sera può servire per dare una svolta alla propria stagione, che domenica dopo domenica sta giungendo al termine. I primi 45’ di gioco finiscono 0-0. Non un bel primo tempo giocato dalle due formazioni. La prima mezzora sicuramente ha fatto vedere qualcosa in più il Catania. Ben organizzato in campo e sempre con il pallino del gioco. La squadra di Maran sembra confermare le lacune in fase offensiva, che, nonostante una buona prestazione del giovane Keko, non si è resa particolarmente pericolosa dalle parti di Scuffet, e le rare volte il portiere friulano si è fatto trovare sempre attento. Sul finale del tempo è venuta fuori l’Udinese, prima con un occasionissima capitata sui piedi di Di Natale, che approfittando di un erroraccio di Gyomber, si è trovato tutto solo dalle parti di Andujar che ha compiuto 2 ottimi interventi per salvare il risultato. Pochi minuti dopo e l’occasione ghiotta capita a Niko Lopez. Il giocatore sciupa tutto non trovando l’impatto con la sfera dall’altezza del dischetto di rigore. I secondi 45’ partiranno da uno 0-0, staremo a vedere chi avrà la cattiveria necessaria per portare a casa i tre punti. SCUFFET 6,5 PEREYRA 5,5 ANDUJAR 7 GYOMBER 5 (Francesco Vignati)
Udinese (3-5-2)
Scuffet 7: Compie grandi interventi che risulteranno decisivi per la vittoria. Il paragone con Buffon sembra avventato, ha da lavorare ma il talento non manca.
Heurtaux 6: Si limita al “compitino”. Attento in fase di chiusura, non rende la vita facile agli attaccanti avversari.
Danilo 6: Nel primo tempo non perde la lucidità sulle sortite avversarie. Nella ripresa ha meno lavoro da fare, ma non commette disattenzioni.
Domizzi 6,5: Tiene in mano la difesa. Compie diversi interventi e la maggior parte positivi. Bella prestazione che da fiducia al reparto.
Basta 5,5: Partita scombussolata. Timido in fase offensiva non rendendosi mai pericoloso. Raramente arriva sul fondo offrendo cross ai compagni. (60′ Badu s.v.)
Pinzi 6: Difficile dare un commento alla prestazione. Aiuta i compagni in fase di copertura. Né carota né bastone.
Allan 6: Corre per tutti i 90’, sicuramente questo gli fa perdere lucidità in fase di impostazione. Utile per recuperare il pallone.
Pereyra 5,5: Se non fosse per l’assist che ha portato in gol vittoria Di Natale non si sarebbe mai visto. Partita sottotono. (80’ Widmer s.v)
Gabriel Silva 5,5: Durante il primo tempo sembra essere rimasto negli spogliatoi, nella ripresa recupera punti.
Nico Lopez 5,5: Spina nel fianco per la difesa avversaria, spreca un gol clamoroso nel primo tempo. Sostituito nell’intervallo (45’ Fernandes 6,5: Entra e subito si rende pericoloso. Diverse conclusioni dalla distanza, partecipa all’azione del gol del vantaggio)
Di Natale 7: Partita non facile. Pochi palloni toccati, quanto basta per mettere ancora una volta la sua firma al match.
All.Francesco Guidolin 5: Dichiarazioni nel pre partita che parlano ancora di salvezza. La sua formazione deve sapere che è costruita per ben altro.
(Francesco Guidolin)
Catania (4-3-3)
Andujar 7: Compie diversi interventi, alcuni veri e proprie prodezze. Non può nulla sul goal.
Izco 6: Ringrazia il diretto avversario Silva di non essere in condizioni migliori. Ne approfitta e galoppa da una parte all’altra del campo. Esce sfiancato (80’ Peruzzi s.v.)
Bellusci 6: Non perde mai la marcatura sugli avversari.
Gyomber 6: Nel primo tempo rischia di combinare il pasticcio. Nella ripresa si riscatta.
Monzòn 6: Si ricorda di lui per il missile che si è infranto sui guanti del portiere avversario.
Plasil 6,5: Spina nel fianco per la difesa avversaria. Impensierisce più volte Scuffet (Fedato s.v.)
Lodi 5,5: Non sempre perfetto. Ci si aspetta qualcosa in più, anche dalla bandierina.
Rinaudo 5,5: Tanta corsa, ma fine a se stessa. Mai pericoloso.
Keko 6: Buona prestazione che vivacizza l’attacco catanese. Pecca per la precisione, gli manca il guizzo vincente. (64’ Leto 5,5 Non si rende pericoloso, si becca l’ammonizone)
Bergessio 6: Nel vivo delle manovre ma non riesce ad essere decisivo.
Barrientos 6: Regala qualche giocata. Nei primi 45’ di gioco fa la differenza. Col passare dei minuti sempre meno pericoloso.
All.Rolando Maran 6: Per quanto riguarda il gioco si migliora. Non può fare miracoli ma l’impegno lo mette anche quando tutto sembra ormai scritto.
(Francesco Vignati)