Un ritiro dall’attività sportiva è quasi sempre caratterizzato da un pizzico di amarezza. Non sfugge a questa regola neanche Alessia Filippi, che all’età di 25 lascia definitivamente il nuoto, dopo una serie di stagioni purtroppo negative. Il suo ultimo momento felice risale ai Mondiali di Roma 2009, quando in casa propria Alessia conquistò la medaglia d’oro nei 1500 stile libero e l’oro negli 800. Apice di una carriera che l’aveva vista già sul podio olimpico l’anno precedente (argento negli 800 sl a Pechino 2008) e vincitrice di tre medaglie d’oro (due nei 400 misti e uno negli 800 sl) e due di bronzo (nei 200 misti e nella staffetta 4×200 sl) agli Europei, nelle edizioni di Budapest 2006 ed Eindhoven 2008, oltre a vari allori nelle manifestazioni in vasca corta. Alessia Filippi è stata senza dubbio la nuotatrice italiana più completa, fortissima nelle distanze lunghe dello stile libero, nel dorso e nei misti. La sua carriera finisce però a soli 25 anni, dopo un ultimo guizzo che l’aveva portata a qualificarsi per i Giochi di Londra 2012 nei 200 dorso, suo primo amore. Ma l’immediata eliminazione in batteria è stata di fatto la fine della sua storia agonistica. La nuotatrice romana lo ha annunciato oggi: “È arrivato il momento di dire basta”. Momento che però non ha deciso solo lei. Anche cause esterne l’hanno spinta a decidersi di abbandonare il nuoto, ed è questa per la Filippi l’amarezza più grande: “È una scelta difficile – ha spiegato la campionessa romana –, sono in questo mondo da sempre e questo sport è la mia vita. Purtroppo il momento di dire basta è arrivato e mi spiace dover prendere atto che la decisione non dipenda solo da me. Nell’ultimo anno ero tornata a gareggiare come civile per le Fiamme Gialle. Sono stati mesi per me fantastici, riuscendo ad ottenere la qualificazione olimpica a marzo. Evidentemente non è bastato per rientrare nei loro piani futuri. Mi è crollato il mondo addosso”. Le Fiamme Gialle hanno fatto dunque scelte diverse, decidendo di non puntare più su una atleta che ormai da qualche anno non è più ai vertici, anche se ha scritto la storia di questo sport in Italia. Alessia Filippi fa fatica a parlare, ma stavolta la decisione – già sfiorata in passato – è definitiva: “Ora bisogna guardare avanti. Per me comincia una vita nuova, dove continuerò a nuotare, anche se per puro piacere e dove cercherò di trasmettere quei valori che mi ha insegnato lo sport condividendoli con le persone care e colleghi futuri”.
Magari per riconciliarsi con una attività che ultimamente le ha lasciato più amarezze che gioie, soprattutto dal punto di vista umano. La carriera di Alessia Filippi avrà infatti uno strascico giudiziario: la romana ha chiesto un maxi-risarcimento all’Aurelia (il suo vecchio club) di 120.000 euro. Un finale che una grande campionessa non avrebbe meritato.