VOLLEY/ Serie A1, decima giornata: risultati e classifica. Trento campione d’inverno
La serie A-1 di volley è giunta alla decima giornata: Trento campione d'inverno, grande battaglia in Cuneo-Macerata (3-2), decise le otto partecipanti alla Coppa Italia
Infophoto - immagine di repertorio Nella decima giornata del campionato di serie A-1, penultima di andata, arrivano alcuni verdetti interessanti: Trento allunga in testa ed è matematicamente campione d’inverno, nonché testa di serie numero 1 per la Final Eight di Coppa Italia. Definito anche il quadro delle partecipanti, con Perugia (attualmente ottava) che non è più raggiungibile dalle squadre di coda. La giornata si era aperta sabato con il successo per 3-1 di Modena sul campo di San Giustino, confermando l’ottimo periodo di forma degli emiliani: ora andiamo ad analizzare le cinque partite di ieri.
Cuneo-Macerata 3-2 (25-14 26-28 25-21 23-25 15-10) Partita entusiasmante al Palabrebanca: Cuneo vince al tie break, ma la Lube conserva il secondo posto grazie al punto conquistato. Cuneo poteva chiudere l’incontro nel quarto set, recuperato da Macerata con un break di 8-2. Gli ultrà di Cuneo attaccano l’ex Giuliani con uno striscione (quasi 5000 spettatori). Wijsmans è stato il miglior giocatore con 29 punti e il 56%. Nel primo set Cuneo va subito in fuga e chiude con un perentorio 25-14. Secondo set molto più combattuto, si va ai vantaggi e al terzo set point Parodi chiude 26-28. Nel terzo set Cuneo allunga con i due muri di Wijsmans e Sokolov (23-19), poi chiude ancora Wijsmans (25-21). Nel quarto Cuneo vola sul 21-17, ma la Lube ribalta e Podrascanin chiude: 23-25. Nel tiebreak però non c’è partita: la Bre Lannutti ha la rabbia in corpo per l’occasione sprecata e la scarica tutta in attacco. 9-4, 12-7 e il sigillo con il fallo di piede di Starovic (15-10).
Verona-Trento 0-3 (16-25 19-25 12-25) Il derby dell’Adige, davanti a 4.400 spettatori, dura solo 71 minuti. Non c’è partita: la Marmi Lanza è tormentata dagli infortuni e l’Itas ne approfitta con una prestazione perfetta. Solo nella prima parte del primo set c’è equilibrio, rotto da Stokr con una micidiale serie al servizio che consente a Trento di chiudere sul 16-25. Nel secondo, l’Itas vola sul 3-10 e dopo un solo tentativo di rimonta veronese chiude 19-25. Nel terzo set c’è una sola squadra in campo: dice tutto il risultato del parziale (12-25).
Latina-Piacenza 0-3 (23-25 21-25 16-25) Zlatanov torna alla grande e Piacenza sorpassa Latina: nel primo set dà la scossa e gli emiliani fanno la differenza a muro e in attacco. Latina risale sul finale, ma riesce solo a limitare il passivo (23-25). Nel secondo set discorso simile, con la Copra Eilor che riesce ad aprire ancora più facilmente (21-25), e nel terzo non c’è partita: Piacenza macina punti e sbaglia pochissimo, Latina è troppo fallosa (16-25).
Vibo Valentia-Perugia 3-0 (25-18 25-22 25-22) Al Palavalentia vince sempre la Callipo: quinta vittoria casalinga consecutiva, che vale il quarto posto solitario in classifica. Con Perugia non c’è partita nei primi due set: con Forni in stato di grazia, la squadra di Blengini vola sul 2-0 con il minimo sforzo (25-18 e 25-22). Urnaut migliore in campo con il 54%, top-scorer Klapwijk (18 punti), che sale in cattedra nel terzo set, il più equilibrato ma deciso nel finale (25-22).
Ravenna-Castellana Grotte 2-3 (25-18 18-25 25-19 22-25 11-15) Finisce al tiebreak il confronto tra le ultime della classe in A1, duello tra l’attacco della Cmc e il muro della Bcc Nep. Poco spettacolo ma molto agonismo, tante difese e qualche protesta di troppo. Castellana ha sfruttato i muri dei suoi centrali, mentre Sabbi è decisivo nel finale. Nel tie-break gli ospiti vanno in fuga e riescono a vincere largo (11-15) nonostante debbano ricorrere a quattro match-ball per chiudere.
San Giustino-Modena 1-3 (sabato)
Cuneo-Macerata 3-2
Latina-Piacenza 0-3
Ravenna-Castellana Grotte 2-3
Verona-Trento 0-3
Vibo Valentia-Perugia 3-0
Trento 26
Macerata 22
Vibo Valentia, Cuneo 20
Piacenza 19
Latina 17
Modena 15
Perugia 13
San Giustino, Verona, Castellana Grotte 8
Ravenna 4
(Mauro Mantegazza)
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