Una tragedia ha purtroppo funestato la gara di ski-cross che si è disputata oggi a Grindelwald (Svizzera), vicino a Wengen, località mitica per lo sci alpino. Proprio in vista del traguardo il canadese Nick Zoricic, 29 anni (infatti era nato il 19 febbraio 1983), è uscito di pista affrontando il salto finale, si è schiantato contro le reti di protezione in modo molto violento. Le condizioni dell’atleta di origini slave sono apparse immediatamente molto gravi e i primi soccorsi sono stati dunque prestati già sul posto, prima del trasferimento in ospedale tramite elicottero, ma tutto è risultato vano. Il decesso è sopraggiunto alle ore 12.35 per un “severo trauma cranico” (come riportato dal comunicato ufficiale). Il video dell’incidente – che potrete vedere nella seconda pagina di questo articolo – mostra chiaramente la dinamica del tragico incidente, e chiarisce che cos’è lo ski-cross a tutti coloro i quali non conoscano questa nuova specialità invernale, spettacolare ma certamente pericolosa. Mutuato dallo snowboard, nel quale esiste una specialità affine (lo snowboard-cross, appunto), lo ski-cross consiste in una gara su una pista con numerosi ostacoli e asperità del terreno, nella quale quattro atleti scendono contemporaneamente. Attraverso vari turni si giunge alla finale, nella quale i quattro atleti rimasti si giocano la vittoria. Scendere in quattro contemporaneamente aumenta ovviamente sia lo spettacolo sia la pericolosità: i contatti sono all’ordine del giorno, anche perchè naturalmente gli atleti cercano sempre di sorpassarsi e di tenere la linea migliore. Gli incidenti infatti sono stati numerosi sia nella versione snowboard – che è olimpica da Torino 2006 – sia in quella con gli sci, introdotta nel programma olimpico invece nell’ultima edizione, a Vancouver 2010. Per quanto riguarda la dinamica dell’incidente odierno, come detto, Zoricic e i suoi avversari erano ormai in dirittura d’arrivo, e tutti ovviamente cercavano di buttarsi sul traguardo il prima possibile. Zoricic però ha perso il controllo dopo il salto finale ed è andato a sbattere violentemente contro le barriere di protezione. Sicuramente ora ci saranno nuove polemiche su una disciplina affascinante ma rischiosa, come purtroppo questo episodio ha dimostrato.