Vincenzo Nibali dà grande spettacolo nella Liegi-Bastogne-Liegi, la più antica di tutte le grandi classiche del ciclismo (per questo infatti è soprannominata la “Doyenne”, la Decana), ma per il siciliano della Liquigas la gara dura un chilometro di troppo e nella salita finale verso Ans viene raggiunto e superato da Maxim Iglinskiy, kazako dell’Astana. Vittoria comunque meritata per l’ex sovietico, anche lui autore di un gran numero sul Saint Nicolas, che può festeggiare a braccia alzate sul traguardo, ma grandi applausi per Vincenzo, autore di un numero straordinario sulla salita della Roche aux Faucons: scatta e fa il vuoto rispetto a tutti gli avversari, soprattutto i temutissimi Philippe Gilbert, Joaquin Rodriguez e Alejandro Valverde. Solo un gruppettino riesce a non perdere eccessivamente dal capitano della Liquigas, ma nemmeno loro riescono a recuperare su Nibali, per cui Iglinskiy li lascia e s’invola da solo all’inseguimento del siciliano, coronato sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Complimenti quindi ad entrambi, autori di azioni che meritano di essere ricordate, anche se ovviamente solo il kazako può festeggiare pienamente. Per Nibali è inevitabile qualche rimpianto, come ha detto ai microfoni della Rai subito dopo il traguardo: “Ho fatto una bella azione, purtroppo c’era molto vento sul Saint Nicolas e ho faticato tanto. Peccato. Ho provato a stare a ruota di Iglinskiy, quando mi ha raggiunto, ma non ci sono riuscito. Volevo fare una bella azione, sapevo che ad aspettare l’ultima salita sarebbe stato più difficile, per cui ho scelto di partire sulal Roche aux Faucons. Iglinskiy è un ottimo corridore, ma se mi passava Gilbert ero più contento. Ho fatto una bella corsa, non ho sbagliato niente, mi sono solo mancate un po’ le gambe nel finale…”. A vincere la volata degli inseguitori è stato Enrico Gasparotto, che dopo la vittoria nella Amstel Gold Race di domenica scorsa sale sul podio anche alla Liegi: una settimana da sogno per lui e per la sua squadra, visto che il friulano corre per l’Astana. Può comunque sorridere anche il ciclismo azzurro, perché l’Italia è tornata ad essere una potenza anche nelle classiche: almeno un italiano nei primi tre sia alla Sanremo, sia al Fiandre, sia alla Roubaix, sia alla Amstel sia alla Liegi. Sorride anche Michele Scarponi, ottavo sul traguardo: bel segnale dopo un pessimo Giro del Trentino. Ora invece partirà il tormentone sui progetti futuri di Nibali: Giro, Tour o entrambi?
Nella prossima pagina trovate i risultati con l’ordine d’arrivo della Liegi-Bastogne-Liegi.
| ASTANA PRO TEAM | 6h 43′ 52″ |
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| LIQUIGAS-CANNONDALE | 6h 44′ 13″ | + 00′ 21″ | ||
ASTANA PRO TEAM | 6h 44′ 28″ | + 00′ 36″ | |||
TEAM EUROPCAR | 6h 44′ 28″ | + 00′ 36″ | |||
GARMIN – BARRACUDA | 6h 44′ 28″ | + 00′ 36″ | |||
RABOBANK CYCLING TEAM | 6h 44′ 28″ | + 00′ 36″ | |||
EUSKALTEL – EUSKADI | 6h 44′ 28″ | + 00′ 36″ | |||
LAMPRE – ISD | 6h 44′ 28″ | + 00′ 36″ | |||
GARMIN – BARRACUDA | 6h 44′ 28″ | + 00′ 36″ | |||
LOTTO-BELISOL TEAM | 6h 44′ 28″ | + 00′ 36″ |