L’Italia è davvero tornata ai massimi livelli. Il Settebello campione del Mondo di Sandro Campagna travolge nei quarti di finale della World League il Brasile, accede alle semifinali e dimostra che le difficoltà dei giorni scorsi erano solo dovute a una condizione fisica ancora approssimativa, come è pure giusto che sia visto che questa di Almaty (capitale del Kazakistan) è soltanto una tappa – per quanto prestigiosa – verso i Giochi Olimpici di Londra.
Se dobbiamo essere onesti, battere il Brasile (che è qui semplicemente perchè è la migliore squadra del Sudamerica) non è certo un’impresa, anzi sarebbe stato un segnale spiacevole se avessimo sofferto. Però è anche vero che nelle prime due giornate avevamo sofferto moltissimo contro Cina (battuta di un gol) e Kazakistan, contro cui siamo dovuti arrivare ai calci di rigore. Invece oggi è stato un 14-1, risultato che ha bisogno di ben pochi commenti e che viene dopo il più probante test contro gli Stati Uniti, che abbiamo battuto ieri per 7-5 nella terza partita del girone. Un tiro al bersaglio è la definizione più corretta per questa partita. Per l’Italia praticamente poco più di un allenamento, diciamo una buona preparazione per la semifinale con la Spagna, che sarà un test di ben altro livello. Negli ultimi due quarti di finale hanno vinto Croazia e Stati Uniti, che si sfideranno nell’altra semifinale. Nessuna sorpresa: erano le quattro squadre più accreditate alla vigilia del torneo kazako, e si giocheranno le posizioni sul podio. Contro i sudamericani è una partita tutta in discesa fin dai primi minuti. Basterebbe probabilmente dire che soltanto dopo 12 minuti la squadra allenata da Carvalho rompe il lungo digiuno mettendo a segno il gol del momentaneo 6-; il Brasile è sempre costretto a manovrare costantemente al limite dei 30”, e il gol di Franco resterà “figlio unico” per i sudamericani. I gol azzurri invece arrivano a grappoli: i campioni del mondo sono molto reattivi, spiccano le belle triplette per Felugo, Rizzo e Giorgetti, tra i pali si esibisce con disinvoltura Pastorino mentre Tempesti resta sempre in panchina per un turno di comprensibile riposo. Gli azzurri crescono in particolare nelle superiorità numeriche (5 su 7), aspetto su cui avevano lavorato molto in mattinata dopo le scarse percentuali delle precedenti partite (e anche con gli Usa era stata l’unica nota stonata di un match positivo).
Questo è il commento del c.t. Campagna: “Ho apprezzato l’estremo impegno dei ragazzi, che hanno rispettato l’avversario. C’è stato l’approccio giusto e non abbiamo mai mollato in tutti i 32’. Certo, l’ostacolo non era dei più temibili, ma ho visto altri progressi confortanti. Con la Spagna, evidentemente, sarà tutt’altra storia: è in forma, la difesa è il suo punto di forza e dovremo essere bravi a scardinarla con pazienza”.
(Mauro Mantegazza)