La serata delle Olimpiadi di Londra 2012 regala una soddisfazione e una nuova medaglia all’Italia. Merito di Mauro Sarmiento, che conquista una medaglia di bronzo nel taekwondo, categoria -80 chilogrammi uomini. L’atleta campano sale così sul podio per la seconda edizione consecutiva dei Giochi Olimpici, dopo la medaglia d’argento conquistata quattro anni fa a Pechino. Una bella soddisfazione, perché questi risultati indicano una continuità ai livelli più alti che non è mai facile da raggiungere, in qualsiasi sport. Rimane anzi addirittura un pizzico di rimpianto per la sconfitta all’ultimo secondo in semifinale, ma è pure vero che nei quarti di finale era stato proprio Mauro Sarmiento a vincere in un finale da cardiopalma: il risultato è stato di 2-1 in entrambi i casi, il primo a favore dell’azzurro e il secondo contrario.
Alla fine, dunque, l’incontro più facile è stato proprio quello di questa ‘finalina’ per la medaglia di bronzo, dal momento che Sarmiento si è imposto con il punteggio assai netto di 4-0 contro l’afgano Nesar Ahmad Bahawi. Complimenti all’avversario, anche perché vedere un rappresentante dell’Afghanistan combattere ai massimi livelli è sempre un messaggio di speranza che va anche oltre lo sport (e a dire la verità il Paese tanto tormentato dalle guerre ha già ottenuto una medaglia di bronzo a questi Giochi Olimpici), ma obiettivamente Mauro Sarmiento si è dimostrato nettamente superiore, e quindi l’Italia può festeggiare con pieno merito la medaglia numero 24 della spedizione in terra britannica – se comprendiamo anche quelle già sicure tra il pugilato e la pallanuoto, anche se non ancora assegnate. L’incontro decisivo per il terzo posto è iniziato subito bene per Sarmiento, anche se con il ‘giallo’ di un caso da moviola: nel primo round infatti un calcio dell’atleta campano è stato prima considerato a segno, ma poi rettificato dal giudice arbitro, che lo ha cancellato. Si è dunque rimasti sullo 0-0, e così si è chiuso anche il secondo round, pur se la superiorità di Sarmiento pareva evidente: Mauro però non riusciva ad affondare, e si sa che in questi casi le brutte sorprese sono sempre in agguato. Stavolta per fortuna non è andata così: nel terzo e decisivo round il nostro rappresentante prima ha messo a segno un calcio da un punto, e poi un calcio al caschetto dell’avversario, che vale tre punti e dunque il 4-0.
Il combattimento così è di fatto finito con alcuni secondi di anticipo, con un margine di vantaggio per Sarmiento ormai incolmabile per l’avversario afgano. Il tae-kwon-do, arte marziale di origine coreana ma molto diffusa in tutto il mondo, entra così nel medagliere italiano per la seconda Olimpiade consecutiva, e Mauro Sarmiento a questo punto entra nel novero dei campioni di ogni sport che è doveroso ricordare con riconoscenza.
(Mauro Mantegazza)