Il mondo dello sci divide oggi la sua attenzione tra il parallelo city event di Mosca e l’attesa per i Mondiali di Schladming che sono sempre più vicini, dal momento che inizieranno esattamente fra una settimana con il super-G femminile. Tornando all’attualità, oggi ci saranno in palio punti importanti nella gara organizzata nella capitale russa con lo scopo principale di attirare l’attenzione del pubblico locale in vista delle Olimpiadi di Sochi dell’anno prossimo. Come ben si sa, la Russia è una potenza degli sport invernali, ma lo sci alpino è senza dubbio l’ultima ruota del carro. Ad essere onesti, però, questo tipo di gare continua a non convincere: partecipano solamente 16 atleti, che si vedranno tutti assegnare punti di Coppa del Mondo, validi anche per la classifica di specialità dello slalom (100 al vincitore, 80 al secondo, 60 al terzo, 50 al quarto, 30 per chi esce nei quarti e 15 per chi esce al primo turno), e i criteri di ammissione fanno discutere, soprattutto quando alcuni dei big che ne avrebbero diritto rinunciano per evitare un viaggio così impegnativo pochi giorni prima dell’inizio del Mondiale: oggi non ci saranno Svindal, Ligety, Pinturault e Matt tra gli uomini, Vonn e Zettel tra le donne. Alcuni dei sostituti sono obiettivamente dei comprimari, mentre mancheranno altri atleti certamente più validi in slalom, come ad esempio Razzoli. L’Italia sarà infatti rappresentata da Manfred Moelgg (scandalosamente escluso dal primo parallelo stagionale, quello di Monaco a Capodanno) e Stefano Gross, mentre tra le donne non ci sarà nessuna azzurra. Vero che nessuna azzurra sta facendo una grande stagione in slalom, ma perché ci sarà la canadese Phelan (ventiseiesima nella classifica di specialità) e non Irene Curtoni che è 14esima? Questa è solo una delle tante domande che lascia questa gara ibrida e discutibile, ma che potrebbe anche essere decisiva, ad esempio se tra gli uomini la vincesse Hirscher.
Infine un accenno ai Mondiali: la squadra azzurra sarà presentata ufficialmente domani a Milano, ma si sa già che sarà composta da 14 uomini e 10 donne, per premiare i risultati nettamente migliori nel settore maschile, dove anzi bisognerà fare alcune scelte dolorose (ad esempio in slalom probabilmente fuori Deville, in gigante non convocato Eisath), mentre tra le ragazze la crisi spinge al lancio della linea verde. Sarà una grande occasione per fare esperienza per giovani come Michela Azzola e Sofia Goggia.
Uomini: Hirscher (Aut), Neureuther (Ger), Myhrer (Sve), Kostelic (Cro), Dopfer (Ger), MOELGG, GROSS, Horl (Aut), Grange (Fra), Byggmark (Sve), Feller (Aut), Khoroshilov (Rus), Haugen (Nor), Chodounsky (Usa), Herbst (Aut), Johansen (Nor).
Donne: Maze (Slo), Shiffrin (Usa), Hansdotter (Sve), Zuzulova (Slk), Poutiainen (Fin), Geiger (Ger), Thalmann (Aut), B. Schild (Aut), Pietilae-Holmner (Sve), Kirchgasser (Aut), Hosp (Aut), Phelan (Can), Duerr (Ger), Sorokina (Rus), Daum (Aut), Holdener (Svi).
Uomini: Manfred Moelgg, Christof Innerhofer, Dominik Paris, Werner Heel, Matteo Marsaglia, Peter Fill, Stefano Gross, Giuliano Razzoli, Patrick Thaler, Davide Simoncelli, Siegmar Klotz, Cristian Deville, Massimiliano Blardone, Roberto Nani.
Donne: Irene Curtoni, Daniela Merighetti, Elena Curtoni, Nadia Fanchini, Elena Fanchini, Denise Karbon, Manuela Moelgg, Chiara Costazza, Michela Azzola, Sofia Goggia.
(Mauro Mantegazza)