Dopo un ottimo fine-settimana, nobilitato dalle medaglie d’argento di Dominik Paris e Nadia Fanchini nelle due discese libere, il Campionato del Mondo di sci alpino 2013 non si concede soste, ed oggi propone subito la supercombinata maschile. Questa gara, da qualche stagione a questa parte, si disputa tutta in un giorno con una discesa libera al mattino e a seguire una singola manche di slalom speciale. Formula che a molti non piace, anche perché si vedono differenze anche molto grandi nel livello dei diversi sciatori a seconda di quale è la loro specialità migliore, e che dunque dà vita – specie in Coppa del Mondo – a gare spesso poco interessanti. Ai Mondiali però può avere un maggior significato, perché serve a consacrare lo sciatore più completo, quello che sa unire al meglio le due specialità più diverse di questo sport. L’Italia schiera un quartetto formato per intero da velocisti: dunque è chiaro che per avere speranze di fare una grande gara gli azzurri dovranno chiudere la discesa nelle prime posizioni, per poi cercare di difendersi nel modo migliore nello slalom speciale sulla leggendaria Planai di Schladming. Le speranze sono naturalmente concentrate su Dominik Paris e Christof Innerhofer, che possono anche vincere la discesa e poi possono difendersi in slalom, come hanno dimostrato più volte, soprattutto Innerhofer (argento mondiale in carica e con una supercombinata vinta in Coppa del Mondo), ma anche Paris con il sesto posto a Wengen. Va però detto che in genere la gara premia maggiormente gli slalomisti, come dimostrano le due gare disputate in stagione: a Wengen la vittoria è andata al francese Alexis Pinturault, mentre Ivica Kostelic ha vinto la combinata “tradizionale” di Kitzbuhel, che si basa ancora sulla somma dei tempi della vera discesa e del vero slalom (in due manche).
Sono proprio loro due i principali favoriti per la gara di oggi, ai quali va naturalmente aggiunto Aksel Lund Svindal, che è il campione iridato in carica: da Garmisch ad oggi è più debole in slalom, ma se in discesa si esibirà come sa, potrebbe naturalmente dire la sua anche per la medaglia d’oro. Noi speriamo appunto che i suoi due grandi rivali in discesa siano Paris ed Innerhofer, e poi attenderemo lo slalom in notturna (ore 18.15) per capire se potremo davvero salire sul podio. Le speranze sono discrete, ma non altissime: tuttavia, pensare a Nadia Fanchini medaglia d’argento ieri mattina sembrava pura utopia, ed invece è la storia più bella che ci abbia regalato Schladming finora – e non soltanto a livello italiano. Completano la squadra Matteo Marsaglia e Siegmar Klotz, anche se per loro è più difficile ipotizzare un grande risultato. Peccato per l’assenza di Peter Fill, che a Gamisch fu bronzo facendo compagnia a Innerhofer sul podio di questa gara ma che paga il riacutizzarsi delle botte subite nel terribile volo durante la discesa di Kitzbuhel. Di certo sarà spettacolo, perché sia la discesa sia lo slalom si disputeranno su piste impegnative: in particolare in slalom si farà sentire anche la fatica accumulata nella discesa, e viste le difficoltà della Planai potrebbe venirne fuori una lotteria, che però certamente premierà il più completo. Ora però la parola deve passare alla pista di Schladming: la discesa libera della supercombinata maschile dei Mondiali 2013 sta per cominciare…
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