Ancora Cavendish, ancora lui a trionfare in volata, nella tappa Mola di Bari–Margherita di Savoia, la sesta del Giro d’Italia 2013, lunga 169 chilometri (clicca qui per la classifica generale del Giro dopo la sesta tappa). Una tappa pianeggiante, quindi adatta al campione dell’Isola di Man, che ha regolato in volata Elia Viviani e lo sprinter australiano Matthew Goss. Sul podio poi Cavendish ha voluto ricordare Wouter Weylandt, il ciclista belga che due anni fa perse la vita a 27 anni, dirante il Giro 2011. La sesta tappa del 2013 ha vissuto un andamento regolare. Rilevante la caduta che ha visto a 30 chilometri dall’arrivo spezzare il gruppo. Tra gli atleti atardati c’era anche Bradley Wiggins, ma nessun big ha approffittato per attaccare aspettando anzi che il campione del team Sky si riprendesse. Luca Paolini ha così potuto conservare la maglia rosa in tranquillità. Domani tappa all’apparenza molto più difficile: la Marina di San Salvo–Pescara, lunga 177 chilometri, una delle più impegnative di questo Giro, con una serie infinita di salitelle. Per un commento sulla sesta tappa del Giro abbiamo intervistato in esclusiva Alessandra De Stefano, giornalista inviata per la Rai alla corsa in rosa 2013. Eccola in questa intervista per ilsussidiario.net.
Cavendish ancora vincitore, è veramente un velocista imbattibile… In questo momento non vedo chi possa batterlo, anche oggi si è dimostrato il migliore in volata. E’ sicuramente il velocista più forte di questo periodo del ciclismo. Ha fatto un gran gesto sul podio, ricordando Wouter Weylandt e dedicandogli la vittoria.
Bene Viviani, ma gli manca sempre qualcosa per aggiudicarsi la vittoria, non crede? Viviani fa il massimo, ha ottenuto due secondi posti, è l’unico che riesce in qualche modo a contrastare Cavendish. Sta facendo benissimo, merita tutti gli elogi.
Cosa sta mancando invece a Goss in questa edizione del Giro? Non lo so, non è lo stesso degli altri anni, certamente c’è qualcosa che non va in lui. Non si sta esprimendo secondo le sue potenzialità, questo è un dato di fatto, ma sul perchè sono ancora all’oscuro.
Bello il gesto del gruppo, che ha aspettato Wiggins vittima di una caduta… Non potevano che fare così, è stato un gesto di assoluto fairplay, ma comprensibile fino in fondo.
Paolini ha conservato la maglia rosa, una conferma per questo corridore…
E’ così, Paolini sta dimostrando di essere una garanzia, una certezza in questo Giro. E’ una realtà.
Chi vede meglio tra le squadre qui presenti al Giro? Il Team Sky, la Lampre e la Katusha, queste squadre sono quelle che stanno facendo meglio e che sono attrezzate meglio per fare un grande Giro.
Che giudizio dà delle prestazioni di Vincenzo Nibali, in questa prima parte del Giro? Nibali sta andando forte, promette grandi cose per l’andamento ed il finale del Giro. E’ un candidato serio alla vittoria finale.
Come vedi la tappa di domani? Sarà un tratto interessante, pieno di salite e di insidie. Potrebbero essere in molti i corridori in grado di mettersi in luce, non solo i cosidetti big: sarà una tappa che potrà lasciare spazio alle classiche sorprese di giornata.
(Franco Vittadini)