Una giovinezza senza dubbio molto vivace e un’estate a dir poco bollente per la tuffatrice tedesca Anna Bader. Il suo primo approccio allo sport avviene tramite la ginnastica artistica, ma è solo a 13 che comincia a approcciarsi alla disciplina che la porterà ai più alti livelli. Entrata a far parte del Mainz Swimming Club, si mette in luce subito per le sue grande abilità e nel 2000 ad appena 17 anni impara in Giamaica come tuffarsi negli spazi aperti da rupi altissime. Da lì i successi si sussuegono senza sosta. In Italia diventa popolare proprio quest’estate, anzi precisamente il 13 luglio, quando a Malcesine in occasione della Redbull Cliffdiving vince il primo premio con il punteggio di dalla piattoforma dei 20 metri. In questa edizione di questa incredibile competizione dove moltissimi tuffatori prefessionisti si lanciano da altezze vertiginose senza alcuna protezione raggiungendo anche gli 85km/h, per la prima volta aperta anche alle donne (per loro si toccano i 20 metri d’altezza, per gli uomini invece i 27), è la ventinovenne tedesca a trionfare su Ginger Huber, Tara Hyer-Tira e Stephanie de Lima. Ma diventa famosa in tutto il mondo non per una suoa prodezza sportiva, o per la grazie dei suoi tuffi: diventa famosa per le “sue grazie”. Nel prossimo numero di agosto della famosa rivista Playboy infatti i suoi fan e non solo potranno ammirarla senza veli, in servizio fotografico davvero scottante alle Mauritius. “Non ho dovuto pensarci due volte. La stessa freddezza la uso quando devo buttarmi”, ha dichiarato a conclusione del servizio. Nel frattempo si è coronata della medaglia d’argento nei Mondiali di Barcellona dalla piattaforma dei 20 metri, battuta solo dalla statunitense Ginger Huber, sua avversaria anche a Malcesine. Un argento che vale moltissimo ma che scuramente non soddisfa una come Anna Bader, sempre in cerca di nuove emozioni Una vita insomma pericolosa in equilibrio sulle grandi altezze e adrenalitica la sua, in attesa della prossima sfida.