Luis Enrique è stato chiaro. Il tecnico asturiano ha ribadito di recente che vuole lavorare con un gruppo più ristretto di giocatori. Il ds Walter Sabatini ha recepito l’ordine: serve una Roma più ‘snella’. Via libera, dunque, alle operazioni in uscita. Tanti i nomi in partenza, alcuni dei quali celebri, come quelli di Borriello e Pizarro. Entrambi potrebbero finire alla Juventus. Se sull’addio del primo si è detto e scritto di tutto, per il cileno la situazione rimane ancora da decifrare. Il playmaker potrebbe decidere di rimanere a Trigoria fino a giugno, per poi fare ritorno in patria: e questa è la soluzione numero 1. Oppure non è da escludere che alla fine decida di accettare la corte di Madama; a Torino è già pronto per lui un posto come vice-Pirlo. A meno che lo stesso Pizarro non scelga di continuare la sua avventura giallorossa, nella speranza di riuscire a conquistare la fiducia dell’allenatore. Da tempo in lista di sbarco c’è anche il brasiliano Cicinho, in scadenza di contratto. Non sarà facile, però, trovare un compratore, visto anche l’alto ingaggio percepito dall’esterno. La Roma sembra quasi rassegnata a perderlo a parametro zero, a meno di non trovare un club, forse in Brasile, disposto a prelevarlo già a gennaio, ad una cifra, ovviamente, modica. Un altro che farà le valigie è l’attaccante Stefano Okaka, quasi mai preso in considerazione da Luis Enrique. Per lui si parla dell’ipotesi Parma: da decidere la formula del trasferimento, probabilmente a titolo temporaneo. Non è da escludere che Okaka rinnovi il contratto per poi trasferirsi in gialloblù in comproprietà: questa, almeno, è l’ultima voce in materia. Sabatini deve inoltre mettere ordine alla voce portieri. Naturalmente intoccabile l’olandese Stekelenburg, protagonista finora di un’ottima stagione (dopo un avvio così così), non è da scartare l’acquisto di un nuovo dodicesimo. Curci, infatti, sembra destinato ad emigrare in direzione Lecce; il cub salentino ha pensato all’ex-doriano per sostituire il deludente Julio Sergio, che tornerebbe così a Roma, ma solo di passaggio. Per il brasiliano – che ha un contratto fino al 2014 – sembra molto probabile l’opzione del ritorno in patria. Rimane Lobont: potrebbe diventare lui il secondo portiere, promuovendo così un giovane come terzo.
Una Roma numericamente più limitata e meglio assortita, grazie ad un paio di colpi in entrata: così la vuole Luis Enrique.