Lutto nella tifoseria romanista. Nella notte tra domenica e lunedì si è spento Fabrizio Carroccia, 46 anni, meglio noto come “Mortadella”. Ultrà giallorosso e simbolo del tifo appassionato gravitante intorno alla Curva Sud capitolina, Carroccia era gravemente malato da qualche mese. Conosciuto per i suoi trascorsi nel Cucs, è stato animatore di iniziative, gesti goliardici e appassionati discorsi alla platea romanista. Fabrizio “Mortadella” fu sfiorato anche dalle intercettazioni di Calciopoli nel 2006 per via della sua amicizia con Luciano Moggi: all’ex d.g. della Juve chiese infatti di aiutarlo a liberarsi del Daspo cui era sottoposto.
Le esequie si terranno oggi, alle ore 15.30, presso la Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura. Unanime il cordoglio del mondo giallorosso: dalla radio ai social network, la notizia della sua scomparsa ha fatto il giro della città. I centralini delle radio locali sono stati inondanti di telefonate e messaggi di cordoglio: centinaia di tifosi (laziali compresi) hanno voluto esprimere la loro vicinanza alla famiglia: c’è pure chi ha ricordato aneddoti ed esperienze vissute insieme al “Mortadella”, che nell’ambiente era amato e stimato da molti.
Anche i giornalisti di sponda romanista hanno dato risalto alla morte del tifoso ricordandolo sulle proprie pagine Facebook e via etere. Non è mancato poi il ricordo della "politica nel pallone", in primis quello di Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio nonché ex sottosegretario all’Economia. "Siamo profondamente addolorati – ha dichiarato Cento – rimane vivo in noi il ricordo di un uomo libero, che ha vissuto con coraggio ogni tratto della strada della sua esistenza, accompagnato dalla grande passione per i colori giallorossi".
Gli fa eco il delegato del sindaco allo Sport, Alessandro Cochi. "La sua caratteristica goliardia era tipica espressione di certa romanità, tratto distintivo della Roma popolare". Un vero e proprio simbolo della tifoseria, coccolato in Curva e ben voluto dai calciatori. Tuttora è reperibile su Youtube un discorso di qualche mese fa nel quale il "Mortadella" tesse le lodi di capitan Totti, definito "la nostra bandiera, il nostro gladiatore, la nostra storia". "A lui – scandisce Carroccia – si unisce tutta la Roma giallorossa indignata dalle offese proferite da imbrattacarte, macachi, politicanti, veline e presidenti di questa repubblica delle banane".
Nel giorno della sua dipartita, dopo alcuni mesi di malattia, è giunto anche il pensiero commosso di Francesco Totti. "Stanotte è andato in cielo il nostro Fabrizio – scrive il numero 10 dal suo sito -, semplicemente unico per il suo attaccamento alla Roma, vero romanista nel cuore e nell’anima. Ci mancherai molto, sarai per sempre uno dei noi". Firmato francescotti.com.
(Marco Fattorini)