Riparte il campionato dopo botti e champagne e la Roma si trova ad ospitare il Chievo di Di Carlo in un Olimpico affollato da quaranta mila spettatori accompagnati verso lo stadio da un sole pieno e splendente. I tifosi giallorossi forse pensano più al thriller di gennaio, con protagonista De Rossi, che alla partita di oggi, ma sicuramente Luis Enrique è concentratissimo sugli avversari gialloblu e non teme, come ha ribadito in conferenza stampa, che il film su Capitan futuro finisca con l’amaro in bocca. Due considerazioni anche sui clivensi; Pellissier e compagni arrivano da buoni risultati ottenuti nel passato anno contro la Lazio, proprio qui all’Olimpico finì 0-0, e il Cagliari, battuto a Verona 2-0. Nonostante la differente classe che risiede nelle due rose le due formazioni sono distanziate da soli 4 punti (24 Roma e 20 Chievo) ma oggi questo conta poco perchè Totti e gli altri lupacchiotti vogliono continuare la serie positiva di vittorie belle e convincenti per scalare posizioni giornata dopo giornata.
CRONACA PRIMO TEMPO – Avrà fatto bene la sosta alla Roma? Questa è il domandone che tutti i tifosi della “Maggica” si fanno, temendo ciò che è accaduto ieri sera ai cugini laziali. I padroni di casa si schierano con una formazione carica di classe condivisa, tra centrocampo ed attacco, da De Rossi, Simplicio, Pjanic, Lamela, Bojan, Totti e chi più ne ha più ne metta. Il Chievo, squadra scomoda come una poltrona di granito, si veste del solito 4-3-1-2 con Thereau ad ispirare Pellisier e Paloschi là davanti. La Roma parte bene con triangoli e determinazione tanto è vero che in due minuti (al 4′ e 5′) sfiora il vantaggio con i giovani Lamela e Pjanic. Prima il Coco al limite dell’area clivense prova un piattone di precisione trovando però in tuffo basso Sorrentino; poi il bosniaco ex Lione, dall’angolo sinistro dell’area grande, apre il suo destro e calcia un pallone che prende il giusto spin per insaccarsi sotto il sette ma il numero uno del Chievo è un gatto tanto abile da salvare il risultato. La partita cala di intensità per un buon quarto d’ora perchè la Roma diventa sempre più macchinosa facendo il gioco che il Chievo vuole: lanci lunghi e mezze azioni che non trovano mai una boa d’area come l’infortunato Osvaldo. Al 22′ lo stadio trattiene il fiato per l’azione che vede protagonisti De Rossi e Bojan: lancio del centrocampista tanto lungo quanto preciso che, dall’altra parte del campo, pesca in velocità la penetrazione del piccolo attaccante; il baldo giovane mette palla a terra ma egoisticamente tira su Sorrentino invece di appoggiare sull’accorrente Pjanic, il quale, al vedere tale risultato, inveisce verso il compagno. Finalmente si fa sentire anche il Chievo che alla mezz’ora esce dal guscio, andando perfino vicino all’immeritato vantaggio, grazie al suggerimento che Thereau dà Pellissier, il quale non è abbastanza tanto rapido quanto Juan che riesce a salvare in extremis.
Passano una manciata di minuti e stavolta gli occhi sono tutti per Lamela che, entrato in area dalla sinistra, decide si giocare solo sulla linea di fondo lasciandosi cadere sull’intervento in scivolata di un avversario: Carmine Russo di Nola decide di concedere il rigore più per premiare la giocata del giallorosso che per punire l’ingenuità del clivense. Manco a dirlo si presenta sul dischetto il capitano che assapora, già dalla lunga rincorsa, il suo primo gol in questa stagione. Così è, Sorrentino manco ci prova a mettersi tra Totti e il suo destino restando ad osservare la sassata che il Pupone scaraventa nell’angolo alto di destra. Il tabellone luminoso cambia il risultato, Totti mostra ai suoi tifosi la maglia che recita: “ scusate il ritardo”, si becca la sacrosanta ammonizione ma ciò che conta è che la Roma è in vantaggio a 10′ dallo scadere del primo tempo. Si va negli spogliatoi aspettando le contromosse di Di Carlo e dei suoi ragazzi.
CRONACA SECONDO TEMPO – Si riparte a squadre invariate ma con un Chievo più volenteroso rispetto alla prima frazione. Al 51′ Bradley dal fondo calcia un cross velenoso che trova la deviazione di Pellissier ma l’attaccante valdostano è poco preciso. Pochi minuti dopo l’assistente Viazzi segnala un fuorigioco in stra ritardo giusto per sollecitare le coronarie dei tifosi giallorossi che stavano assistendo ad un incontro troppo ravvicinato tra Paloschi e Stekelenburg. Niente di veramente pericoloso certo, ma ogni volta che i gialloblu ci provano “so’ momenti” come si suol dire a Roma. Di Carlo al 60′ toglie Paloschi per inserire Moscardelli sperando che “il gigante buono” si inventi un gol dei suoi. Passano neanche tre minuti che è proprio il neo entrato ad avere la palla giusta per agguantare il pari ma invece di scaraventare in rete il passaggio del compagno decide inspiegabilmente di temporeggiare, permettendo a Josè Angel di recuperare in tempo e sventare la minaccia. Luis Enrique ringiovanisce e rinvigorisce il centrocampo sostituendo Simplicio per Gago. Siamo al 67′ e per dieci minuti abbondanti la Roma congela la partita diventando ogni minuto che passa sempre più padrona del campo e del gioco ma dimenticandosi che le serve il gol della sicurezza per archiviare definitivamente la partita. Sebbene Luis dalla panchina chieda proprio più concretezza ai suoi uomini il Chievo non è squadra abbastanza tecnica da raggiungere il pari con una giocata dei singoli.
Al 77′ Bojan parte in velocità sulla sinistra inseguito solo dal guardalinee, entra in area, frena bruscamente su Cesar che da terra gli si oppone con il braccio largo, obbligando l’arbitro a concedere il bis: altro rigore. Totti prende la palla e la mette dentro ancora sulla destra, così vicina alla base del palo che Sorrentino, sebbene avesse intuito, non ci sarebbe arrivato nemmeno con la prolunga. L’Olimpico si può godere il suo campione, che festeggia il 209° gol in Serie A, e pensa già al match di Coppa Italia con la Fiorentina. Gli ultimi minuti servono solo per annotarsi i cambi rimanenti: per il Chievo esce Hetemaj per Rigoni e Thereau per Uribe; per la Roma escono i migliori del match, De Rossi e Totti (premiati entrambi con una bella standing ovation) per Greco e Caprari. Il risultato finale sul tabellone segna un 2-0 secco per i padroni di casa che ottengono quello che volevano: vittoria convincente e 27 punti in classifica a meno 3 dalla Lazio. Il Chievo torna a Verona a testa bassa ma sapendo che i punti salvezza li troverà proprio tra le mura amiche a partire da domenica prossima contro il Palermo.
Roma-Chievo 2-0
MARCATORE: 34′ pt Totti (R); 33′ st Totti (R).
ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Juan, Heinze, Josè Angel; Simplicio (23′ st Gago), De Rossi (34′ st Greco), Pjanic; Lamela, Totti (43′ st Caprari), Bojan. (Curci, Kjaer, Cicinho, Viviani). All.: Luis Enrique.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Andreolli, Cesar, Jokic; Luciano, Bradley, Hetemaj (36′ st Rigoni); Thereau 6 (37′ st Uribe); Pellissier, Paloschi (14′ st Moscardelli). (Puggioni, Sardo, Morero, Vacek). All.: Di Carlo.
ARBITRO: Russo di Nola.
ROMA
Stekelenburg 6: niente di eclatante per lui oggi, sufficienza sulla fiducia.
Taddei 6.5: tanto, tantissimo cuore che in campo si traduce in corse e rincorse.
Heinze 5.5: si fa ammonire sul finale, non sempre attento soprattutto nella ripresa.
Juan 5.5: come il compagno è protagoniste di alcune sviste che per fortuna non si traducono in gol del Chievo.
Josè Angel 6: sempre il solito speedy gonzales sulla destra, continui così.
De Rossi 7: non sembra per nulla toccato dalla voci di mercato che lo riguardano e questo è sicuramente un bene per la sua squadra; partita ottima, mai una sbavatura.
Simplicio 6: molto generoso ma poco in condizione, giusto il cambio per Gago.
Pjanic 7: tocchi e tocchetti che smarcano i compagni, sempre nel vivo del gioco: grande acquisto.
Totti 6.5: 2 gol, cosa vuole di più? Per ora Osvaldo non manca più di tanto.
Lamela 6: va a spazzi ma quando va fa sempre paura; cerchi la continuità e sarà un ottimo giocatore.
Bojan 6: primo tempo così cosà, secondo un po’ meglio e grazie a lui la Roma mette in cassaforte la partita.
All. Luis Enrique 7: la teoria sta diventando sempre più pratica: la squadra gioca secondo la sua filosofia. Tutto promette bene.
CHIEVO
Sorrentino 6: sui gol ci può fare poco, sono rigori!
Frey 5.5: partita opaca, niente più.
Andreolli 5: soffre le triangolazioni strette, da rivedere.
Cesar 4.5: troppo ingenuo sull’azione che genera il secondo rigore, spera nella svista nell’arbitro ma così non è.
Jokic 5: mai frizzante sulla sua corsia.
Bradley 6: ci mette i muscoli, ma non basta.
Luciano 5: mai in partita.
Hetemaj 6: l’unico che tenta il tiro da fuori, va vicino al gol in un paio di occasioni.
Thereau 5.5: non abbastanza fantasista da bucare la linea difensiva giallorossa.
Paloschi 5.5: poco servito ma anche poco movimento.
Pellissier 5: schiacciato dalla coppia dei centrali della Roma, solo una volta pericoloso.
All. Di Carlo 5: manda in campo una formazione poco convinta e ancora in vacanza per 7/11, i suoi tifosi sperino nella giusta condizione settimana prossima.
(Giorgio Davico)