Si gioca oggi alle 12:30 Roma-Atalanta, anticipo dell’ora di pranzo preceduto per altro dalla cerimonia della Hall of Fame giallorossa. La Roma si presenta a questa partita con 8 punti, frutto di due vittorie, due pareggi e due sconfitte; l’Atalanta di punti ne ha 5, ma ne ha due in meno per via della penalizzazione; due vittorie, un pareggio e tre sconfitte per gli orobici. La vittoria permetterebbe ai giallorossi di scalare almeno due posizioni in classifica e rilanciarsi dopo tre partite senza tre punti conquistati, viceversa l’Atalanta si allontanerebbe ulteriormente dalla zona calda. Il pareggio lascerebbe un po’ le cose come stanno, ma consentirebbe comunque di muovere una classifica statica e darebbe un po’ di morale a entrambe le squadre, che sono reduci da batoste incassate nell’ultimo turno. I precedenti all’Olimpico sono 51 e vedono la Roma nettamente in vantaggio: 33 successi giallorossi a fronte di 4 sconfitte, i pareggi sono 14. La scorsa stagione i capitolini, allenati da Luis Enrique, si imposero per 3-1 grazie alle reti di Bojan, Osvaldo e Simplicio (per l’Atalanta segnò Denis). La Roma ha tradizione favorevole anche per quanto riguarda gli anticipi delle 12:30: è l’esordio stagionale in questo orario, ma nelle due precedenti stagioni eranno arrivate due vittorie contro Chievo e Novara. Zeman va inoltre a caccia della prima vittoria casalinga: finora due pareggi e una sconfitta nelle tre partite giocate all’Olimpico.
La Roma arriva dal pesante rovescio contro la Juventus: nell’1-4 subito a Torino si sono viste tutte le contraddizioni del progetto di Zeman, che sa essere bellissimo quando prende il dominio del campo ma balla paurosamente se la squadra viene attaccata. Il tecnico boemo ha lamentato che quella vista in campo non è la sua Roma, e ha ragione: raramente si sono visti i movimenti offensivi e i tagli alle spalle dei difensori che hanno contraddistinto le versioni più belle delle formazioni di Zeman. La prova? I gol realizzati: sono appena 9, togliendo i 3 che sono arrivati dalla vittoria a tavolino contro il Cagliari. Numeri non da Zeman, a differenza dei gol subiti, 11, che rispecchiano una difesa che gioca molto alta; anche qui però va registrato che molte delle reti incassate dalla Roma non sono le solite subite dalle squadre del boemo, ma invece disattenzioni singole che hanno portato i giallorossi a perdere già due partite, di cui una, quella casalinga contro il Bologna, subendo una rimonta incredibile da un vantaggio di 2-0. Nelle altre due gare interne, i giallorossi hanno pareggiato 2-2 contro il Catania all’esordio stagionale e poi si sono fatti fermare sull’1-1 dalla Sampdoria, pur giocando tutto il secondo tempo in superiorità numerica. A pagare è Burdisso, che si accomoda in panchina con una bacchettata di Zeman nei suoi confronti: dentro il giovane Marquinhos, mentre Pjanic è ancora infortunato e il suo problema muscolare sta diventando ormai un caso.
L’Atalanta non sta certo meglio della Roma: domenica scorsa i bergamaschi sono usciti pesantemente sconfitti dal loro impegno casalingo contro il Torino. E’ finita 1-5, pur se gli orobici hanno giocato un ottimo primo tempo; poi però sono crollati senza scusanti e adesso cercano di ripartire in un campionato che esattamente crome quello della scorsa stagione è iniziato con il deficit della penalizzazione. Colantuono è stato bravo ancora una volta a dare la giusta carica ai suoi e sul campo sono già arrivati 7 punti. Lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia il bilancio dell’Atalanta parla di una vittoria, un pareggio e una sconfitta; il pari è arrivato a porte chiuse, alla Is Arenas contro il Cagliari, mentre la vittoria è di prestigio, perché ottenuta a San Siro contro il Milan, pur se di fronte c’era una squadra in totale difficoltà. La sconfitta è quella del Massimino, 1-2 contro un Catania che è riuscito a ribaltare lo svantaggio iniziale. Fuori casa i bergamaschi hanno una differenza reti pari a 0: segnano e incassano esattamente un gol a partita, e nel computo totale siamo a 5 e 9 (pesantemente condizionati dalla sconfitta contro il Torino). Oggi i bergamaschi hanno grossi problemi di formazione, visto che non ci sono centrali difensivi di ruolo; Colantuono però prosegue con il suo collaudato 4-4-1-1, che gli ha dato tante certezze in passato.
Ci auguriamo che sia una bella partita: la Roma storicamente è una squadra che sa divertire se gioca ai suoi ritmi e con i suoi schemi, ma di fronte trova una squadra ferita, con la voglia di far bene e che sa giocare a calcio senza necessariamente arroccarsi al limite dell’area di rigore. Speriamo di vedere tanti gol e in generale uno spettacolo degno dei campioni del passato sfilati sul prato dell’Olimpico prima della gara (presenti tra gli altri Falcao, Pruzzo e Aldair). Scopriremo presto se sarà così: Roma-Atalanta sta per cominciare…
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