La Roma supera in casa per 2-0 il Torino. Decidono il match le reti messe a segno da Osvaldo al 71esimo su rigore e da Pjanic all’86esimo. Gara piuttosto complicata quella dei giallorossi. Gli uomini di Ventura, infatti, per lunghi tratti hanno limitato la produzione offensiva dei capitolini, costringendoli a giocare lontano dalla porta. Nonostante ciò il continuo insistere della truppa di Zeman alla fine ha pagata. Analizzando il match emergono diversi dati che fotografano al meglio la gara. I padroni di casa hanno gestito palla a lunghi tratti totalizzando un possesso palla maggiore rispetto agli avversari (58%). Totti e compagni hanno però concluso parecchie volte verso lo specchio difeso da Gillet: 24 tiri di cui 9 nella porta. Gli ospiti invece hanno complessivamente tirato 8 volte di cui 4 nello specchio avversario. La transizione difensiva è stata più o meno efficace per tutte e due le squadre. La Roma è riuscita a proteggere la porta per il 63%, mentre i piemontesi al 44%. La partita però è stata in mano alla squadra capitolina per lunghi tratti. Lo si evince dalla supremazia territoriale che ha visto i padroni di casa accumulare 16’04’ contro i 6’22’’ degli avversari. Gara piuttosto fallosa del Torino che ha commesso ben 16 falli, contro i 9 dei romanisti. Gara positiva quella del difensore polacco Glik, il quale a fine gara ha accumulato più palle recuperate di tutti: ben 27. Bradley invece è stato il giocatore che con i suoi 78 passaggi completati ha avuto maggior precisione in fase di possesso. Osvaldo e Pjanic, infine, i calciatori ad aver tirato di più verso la porta: 6 tiri a testa.
Il posticipo del lunedì fra la Roma e il Torino giocatosi all’Olimpico si è concluso con il risultato di due a zero in favore dei giallorossi. Di seguito i gol nonché le occasioni più interessanti del match. La prima vera occasione della partita capita sui piedi della Roma e precisamente su quelli di Osvaldo: al decimo minuto, capovolgimento di fronte guidato da Lamela che dopo aver percorso quasi 50 metri serve splendidamente in area l’ex Espanyol che però, a botta sicura, colpisce male e manda il pallone a lato. Al 19esimo tocca a Francesco Totti farsi vedere dalle parti di Gillet: il capitano giallorosso fa partire uno splendido destro a giro che sfiora di un nulla il palo, brivido granata. Al 23esimo è ancora il tandem Lamela-Osvaldo a mettere paura alla retroguardia piemontese: nuovo contropiede dell’esterno ex River Plate e nuovo assist all’attaccante argentino che però spreca malamente per la seconda volta. Al 36esimo è la Roma a tentare nuovamente il gol: gran triangolazione Florenzi-Lamela con il primo che prova a sorprendere Gillet ma la palla finisce di poco alta sopra la traversa. Al 38esimo prima occasione del Torino: galoppata di Cerci che sulla corsia di destra semina il panico, mette in mezzo una gran palla per il capitano Rolando Bianchi; l’attaccante granata tira da fuori area ma trova la respinta ottima, di pugni, di Goicoechea. Al 47esimo, dopo due minuti di recupero, si chiude il primo tempo con una Roma padrona del campo, e sprecona, e con un Torino che è riuscito a difendersi in maniera egregia, provando qualche timido tentativo di offesa. La seconda frazione di gioco si apre all’insegna della noia, con qualche timido tentativo dei capitolini e con i Granata che pensano sempre a difendersi. Il pubblico fischia e Zeman prova a dare una svolta alla gara con alcuni cambi: al 64esimo clamorosa sostituzione di capitan Francesco Totti, che lascia spazio a Mattia Destro, mentre un minuto dopo tocca al brasiliano Marquinho entrare in campo al posto del giovane Florenzi. Passano pochi minuti, precisamente sei, e la Roma trova il vantaggio: rigore per i giallorossi al 70esimo dopo fallo di Ogbonna sul nuovo entrato Marquinho; il penalty (assegnato dal giudice di porta), viene battuto e trasformato da Osvaldo che porta così in vantaggio i suoi. Il tecnico del Torino, Ventura, non ha preso bene l’episodio e continua a protestare fino a che l’arbitro non lo espelle. All’81esimo la Roma ha la possibilità di raddoppiare con Mattia Destro: splendido diagonale del giovane attaccante italiano ma la palla sfiora il palo ed esce di pochissimo. Passano pochi secondi ed è Lamela, servito benissimo da Pjanic, ad avere l’occasione da gol sui piedi ma l’argentino sbaglia a pochi passi da Gillet. All’84esimo ci prova Osvaldo: in area l’attaccante cerca un ultimo dribbling prima di calciare a botta sicura ma viene fermato sul più bello. E’ il preludio al gol che arriva all’86esimo: tiro da fuori di Pjanic che Gillet devia solamente e la palla finisce in rete. Dopo quattro minuti di recupero, al 94esimo, l’arbitro fischia la fine con una Roma che vince meritatamente il match contro un Toro troppo difensivo.
Zdenek Zeman, si mostra soddisfatto a fine gara per la vittoria ottenuta. Il tecnico boemo spiega a Sky: “Per me la squadra ha giocato bene, ha avuto ritmo ed aggressività. Abbiamo evitato gli errori che in altre partite ci sono costati cari. Sono soddisfatto per non aver subito goal.Pjanic? Ha sbagliato a togliersi la maglia, le polemiche però gli hanno fatto bene. In settimana è venuto da me a chiedere scusa, anche se non gli ho chiesto per quale motivo. Rigore fasullo? Non ho visto, c’era il giudice di porta che era a due passi. Bradley? Ha svolto una grande partita, riuscendo a far ripartire la squadra”. Di tutt’altro umore invece il tecnico granata Giampiero Ventura che a Sky mostra il suo disappunto per la decisione arbitrale nel momento del rigore: :”Ce l’avevo con i miei giocatori, per l’episodio del rigore, non capisco l’espulsione. Non riesco a spiegarmi la decisione dell’arbitro, ma nel calcio bisogna saper accettare le decisioni arbitrali. Credo che il quinto uomo sia superfluo”. (Francesco Davide Zaza)