Mercato in entrata e mercato in uscita. In casa Roma le due questioni saranno strettamente interconnesse durante la finestra di riparazione di gennaio, quella che inizierà tra poco più di un mese e si concluderà il 31 gennaio. Il direttore sportivo Walter Sabatini e il direttore generale Franco Baldini sono già al lavoro nel tentativo di rinforzare la rosa giallorossa, che punta decisa alle prime tre posizioni del campionato di serie A che qualificano in Champions League. Tra le priorità c’è sicuramente da risolvere il caso del portiere. Partiamo dal primo caso. Maarten Stekelenburg infatti continua a non convincere al 100%; non tanto dal punto di vista del rendimento (comunque non impeccabile) quanto per i problemi fisici che lo stanno tormentando. L’ultima partita giocata dall’estremo difensore risale al 31 ottobre, quando peraltro è stato sostituito al termine del primo tempo da Goicoechea che da allora è sempre stato titolare in attesa del rientro dell’olandese. Già la scorsa estate Zeman aveva palesato certi dubbi riguardo Stekelenburg, ma alla fine era stato convinto anche dalla dirigenza a confermare il suo portiere, che dunque ha iniziato la stagione da numero uno. Si parlava di Julio Cesar che però a causa dell’ingaggio elevato è finito in Premier League nel Queens Park Rangers; l’Inghilterra è stata la destinazione anche di Hugo Lloris (Tottenham), altro obiettivo giallorosso. In estate potrebbe avvenire la cessione di Stekelenburg, ma questa volta la Roma avrebbe già il suo sostituto in casa, visto che lo stesso Goicoechea sarebbe l’erede designato tra i pali. A quel punto il secondo uscirebbe dal ballottaggio tra Bogdan Lobont, che piace a Zeman, e Tomas Svedkauskas, giovanissimo lituano arrivato in estate dopo aver fatto molto bene come titolare della Primavera della Fiorentina. Proprio dai viola potrebbe arrivare un altro rinforzo, questa volta riguardante la fascia destra di difesa. Il problema del terzino tiene ancora banco a Trigoria: Ivan Piris è cresciuto nel corso delle ultime gare, ma il suo rendimento non è ancora considerato da titolare fisso. Il paraguayano ha mostrato evidenti limiti che sta compensando con la buona volontà ma che continuano a far pensare a Sabatini che forse c’è bisogno di un elemento di maggior esperienza. Ecco perchè, al di là del nome di Wallace della Fluminense, la Roma guarda con attenzione a Mattia Cassani…
… che potrebbe lasciare l’Artemio Franchi in quanto chiuso nel suo ruolo da Cuadrado, che Montella preferisce perchè garantisce molta più spinta e imprevedibilità sulla corsia. Il 29enne laterale passato anche da Palermo (dove ha trovato Sabatini in qualità di direttore sportivo) potrebbe dunque cambiare aria e giocare in una posizione a lui più congeniale, in una difesa a quattro dove potrebbe far valere anche le sue doti difensive. Per ora comunque fiducia a Piris, che a Pescara ha disputato una gara accorta e intensa, dimostrando di aver superato qualche incertezza iniziale che lo aveva costretto alla panchina. In caso di emergenza, Balzaretti potrebbe cambiare di corsia, con l’utilizzo di Dodò – che si è visto in un paio di apparizioni poco fortunate – a sinistra. Altrimenti, Rodrigo Taddei ha già mostrato con Luis Enrique di poter abbassare la sua posizione.