Roma-Parma si è conclusa sul risultato di 1-0 per i giallorossi. Non è stata una partita bellissima, ma il risultato finale premia meritatamente la Roma, impostasi sui ducali con un gol di Borini.
Luis Enrique sceglie Borini invece di Lamela in attacco, assieme a Totti ed Osvaldo; oltre all’italo-argentino rilancia anche Gago dal primo minuto, in un centrocampo composto da “Capitan futuro” e dal folletto Pjanic. Gli avversari arrivano nella capitale umili come dimostra anche il loro modulo: un 3-5-2 che sa tanto di 5-3-2, dato che sugli esterni giocano il mezzo interista Jonathan e Gobbi, al centro del campo ritroviamo un’altra conoscenza neroazzurra, Mariga, assieme ad altri due guerrieri quali Musacci e Morrone. Con una squadra con tali caratteristiche, Donadoni affida ai suoi attaccanti quella piccola e necessaria percentuale di qualità che ogni formazione deve avere: là davanti gioca la coppia dall’infanzia bianconera, ossia Giovinco e Palladino, non due classiche prime punte quindi ma piuttosto due calciatori capaci di inventare una giocata che potrebbe anche rivelarsi buona e sufficiente. La partita è giocata per tutti i primi 45′ minuti a ritmi blandi, intervallati però da sporadiche giocate in velocità per entrambe le formazioni. La prima occasione capita sui piedi di Totti che, al centro dell’area, non riesce a tirare per via dell’intervento sporco di Zaccardo; il Pupone si lamenta ma deve accontentarsi solo dell’angolo perchè Peruzzo non reputa il fallo da rigore. Il Parma sta più a guardare e concede angoli su angoli ai giallorossi che spingono negli ultimi 30 metri con esterni e terzini. Da uno di questi angoli si sviluppa un’altra azione da moviolone: corner calciato da Totti verso il limite dell’area per favorire il destro al volo di Gago, il pallone colpisce il braccio di Ferrario ed anche questa volta l’arbitro non si accorge di nulla. Al 27′ arriva il gol del vantaggio giallorosso. Tutto parte da Pjanic che parte palla al piede liberandosi dalle strette maglie ducali, cede poi la sfera a Borini che dalla destra converge verso l’area concludendo l’azione con un diagonale che non lascia scampo a Mirante. Bel gol del giovane attaccante italiano che si porta a quota 7 marcature stagionali. La squadra di Donadoni si fa notare solo in due occasioni. Prima al 7′ quando un suggerimento basso di Palladino non trova compagni in mezzo all’area; poi sul finire del match Giovinco prova la giocata personale in velocità, ma una volta arrivato al limite il suo tiro e troppo debole e centrale per impensierire Stekelenburg. Da segnalare il cambio per gli ospiti al 43′: esce Palladino (inconsistente) entra Okaka, ex del match, che porverà a dare più fisicità all’attacco gialloblu.
Il secondo tempo è giocato su ritmi simili al primo; la Roma macina gioco ma il palleggio è lento e fine a sé stesso per lunghi tratti del match. Il Parma, con l’ingresso di Okaka acquista più fisicità e dopo l’intervallo entra anche più desiderosa di agguantare lo sperato pareggio ma, come si suol dire, “ chi vive sperando, muore…”. I padroni di casa si affidano sempre ai piedi fatati di Pjanic, vero ispiratore dei giallorossi, capace di servire l’uomo giusto al momento giusto; tutte le azioni partono dalla zona centrale per poi aprirsi sugli esterni dove, sopratutto sulla destra grazie a Rosi e Borini, il Parma fa fatica a limitare i danni. Un’azione simile si verifica subito al 50′ quando l’ex centrocampista del Lione serve largo Osvaldo che calcia preciso sul primo palo ma trova l’ottimo intervento di Mirante. Poco dopo la Roma ha la grande possibilità di raddoppiare ma ancora il numero uno ducale è bravo ad spizzare col guantone il cross basso di Borini. Il Parma riesce a ribaltare l’azione e serve in posizione regolare Okaka che, arrivato in zona gol, calcia forte ma troppo centralmente. Primo vero pericolo, in contropiede, per una squadra che dal primo minuto ha dato l’impressione di essere “padrona del campo e del giuoco” come direbbe il noto personaggio, tifoso di una big milanese. I giallorossi ciò nonostante non si spaventano e costruiscono un’altra potenziale azione per portarsi sul 2-0: Gago al limite dell’area inventa un lob che pesca Totti a tu per tu con Mirante; stranamente però il capitano calcia alto sopra la traversa, non siglando il 17° gol in carriera contro i gialloblu, suoi bersagli preferiti. Le azioni parmensi sono troppo effimere, anche con l’entrata in campo di Valdes e Biabiany, al posto di Morrone e Jonathan, la squadra di Donadoni, sebbene cambi radicalmente il suo volto, non riesce a tenere palla più di 3-5 minuti. Luis Enrique toglie Osvaldo per Lamela e Pjanic per Marquinho il quale, nel finale, ha l’opportunità, purtroppo non colta, di registrare un interessante record: toccare un solo pallone e ficcarlo in rete grazie al magistrale assist in profondità di Totti. Anche Rosi ha due buone occasioni per siglare il meritato raddoppio ma oggi sembra che basti così: 1-0 e tutti a casa felici, almeno a Roma.
Reti: 26’pt Borini.
Roma (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Juan, Heinze, Taddei; Gago, De Rossi, Pjanic (35′ s.t. Marquinho); Borini (43′ s.t. Bojan), Osvaldo (26′ s.t. Lamela). (Curci, Cassetti, Josè Angel, Perrotta). All.: Luis Enrique.
Parma (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Ferrario, Lucarelli; Jonathan (34′ s.t. Biabiany), Morrone (25′ s.t. Valdes), Musacci, Mariga, Gobbi; Palladino (46′ p.t. Okaka), Giovinco. (Pavarini, Santacroce, Valiani, Modesto). All.: Donadoni.
Arbitro: Peruzzo di Schio.
Ammoniti: Ferrario (Par), Totti (Rom), Lucarelli (Par), Musacci (Par).
Stekelenburg 6: oggi ha poco da fare, pronto nelle poche parate che lo coinvolgono.
Rosi 7: sempre propositivo sulla destra, va vicino al gol in due occaisini.
Juan 6: con Giovinco e Okaka non ha problemi.
Heinze 6: anche lui, come il compagno di reparto, passa una domenica tranquilla.
Taddei 6.5: meno attivo di Rosi, forse perchè sulla sua corsia gioca Osvaldo che è ancora fuori forma.
De Rossi 6: controlla il gioco dei compagni, niente di spaciale.
Gago 6.5: grintoso e molte volte ci aggiunge classe, vedi assist su Totti nel secondo tempo.
Pjanic 7.5: il vero motore delle azioni giallorosse, che affare comprarlo per una cifra neanche esorbitante.
Borini 7: gol bello e molta corsa, sempre voglioso di segnare. Un’altra partita da incorniciare. L’azzardo, meriterebbe la nazionale.
Osvaldo 5: ancora alla ricerca della forma migliore.
Totti 6.5: gioca per la squadra e va vicino al gol in un paio di occasioni. Melgio nel secondo tempo.
All.Luis Enrique 6.5: dalla panchina chiede sempre pressing, i suoi uomini lo fanno ma forse col baricentro un po’ più basso del solito. Oggi la sua squadra ha offerto una prestazione solida.
Mirante 6: sul gol ha poche colpe, il tiro di Borini era veramente angolato. Ottimi interventi nelle altre occasioni roaniste.
Lucarelli 5: spaesato, fa quel che può.
Ferrario 5: rischia tantissimo con quel braccio largo nel primo tempo. Poi la Roma va in vantaggio lo stesso meritatamente. Fortunato.
Zaccardo 5: cerca di tappare le falle nel sistema ma da solo è difficile.
Jonathan 4: l’Inter ha fatto bene a sbolognarlo ai ducali. Oggi non è mai arrivato sul fondo.
Morrone 5: partita giocata poco da protagonista, non è da lui.
Musacci 4.5: sempre fuori dal gioco.
Mariga 5.5: in fase difensiva non è la diga che ci si aspetta; quando bisogna attaccare ha idee confuse e fa passaggi sbagliati.
Gobbi 6: prova a spingere sulla sua corsia ma non è mai aiutato dai compagni.
Palladino 4: mai pericoloso, prestazione incolore.
Giovinco 5: con Okaka spera di avere una spalla con cui giocare ma tutta la squadra lo supporta poco.
Okaka 5.5: più attivo di Palladino, sebbene ci voglia poco; anche lui non incide più di tanto.
All. Donadoni 5: i suoi uomini dovrebbero esser epiù intraprendenti in trasferta. Prima sconfitta da allenatore dei gialloblu.