Piove sul bagnato in casa Roma. Il campionato 2011-12 è già finito, infatti, per il brasiliano Juan. Ieri contro la Lazio il difensore giallorosso aveva accusato un problema al ginocchio, che lo aveva costretto a lasciare anzitempo il terreno di gioco. Si sperava che non fosse nulla di grave: speranza vana. Oggi, in tarda mattinata, il giocatore si è sottoposto ad una risonanza magnetica al ginocchio destro, che ha evidenziato la presenza di una lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale. La prognosi prevista è di circa 45-50 giorni, come comunicato dal club giallorosso: troppi, considerando che il campionato finirà ‘appena’ il 13 maggio. La stagione di Juan è dunque praticamente terminata. Un vero peccato per il giocatore e per il tecnico Luis Enrique, che ora dovrà fare i salti mortali per mettere in piedi una retroguardia dignitosa. Come centrali gli restano solamente Heinze ed il fin qui disastroso Kjaer. Altre soluzioni? Adattare Cassetti, che peraltro non potrà esserci contro il Palermo perchè dovrà scontare un altro turno di squalifica, oppure, meglio ancora, Daniele De Rossi, anche se questo vorrebbe dire sguarnire il centrocampo. Un bel problema, insomma, per il tecnico asturiano, che contro i rosanero dovrà già fare a meno del portiere Stekelenburg, fermato dal Giudice Sportivo per una giornata, in seguito alla discussa espulsione nel derby di ieri. Piccolissima consolazione per i colori giallorossi, la multa – di 20mila euro – inflitta dal giudice Tosel ai ‘cugini’ della Lazio, a causa dei cori razzisti indirizzati dalla tifoseria nei confronti di Juan. La sanzione, che si riferisce anche al lancio di due petardi sul terreno di gioco, è stata attenuata perchè il club biancoceleste ha “concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza”. Tutto questo mentre infuria il dibattito sul razzismo nel calcio. A mettere ordine ci ha pensato oggi il presidente dell’AIA Marcello Nicchi, che ha chiarito che l’arbitro non ha la facoltà di fermare le partite in caso di episodi razzisti. Ferma condanna, ovviamente, da parte sua verso gli orrendi ululati all’indirizzo di Juan, che ha risposto ai suoi contestatori zittendoli con un chiaro gesto della mano.
“Il razzismo è una vergogna, una piaga che dobbiamo combattere tutti insieme”, ha aggiunto Nicchi. Sante parole. Ma per passare ai fatti serviranno azioni di forza.