Zdenek Zeman è sempre protagonista. La schiettezza dell’allenatore della Roma nell’esprimere le proprie idee sulla situazione del calcio italiano crea spesso forti polemiche tra gli addetti ai lavori e divide l’opinione pubblica tra chi lo ama e chi lo odia. Le anticipazioni – rese note oggi – di una intervista che sarà pubblicata su “Sette” in edicola da venerdì non fanno eccezione. L’obiettivo questa volta è molto alto, perché Zeman attacca frontalmente Giancarlo Abete, il presidente della Federcalcio italiana. La frase è forte, molto forte: “Abete non è nemico mio. E’ nemico del calcio”. Zeman dunque ha alzato il tiro. Dopo le polemiche per le sue parole sulla squalifica di Antonio Conte e negli ultimi giorni nuove tensioni con un altro avversario ‘storico’, Gianluca Vialli, adesso l’allenatore boemo dei giallorossi punta il dito direttamente sul massimo dirigente del calcio italiano, uno dei ‘sopravvissuti’ a Calciopoli (era infatti già vice-presidente della Figc negli anni di Carraro). Per la precisione, alla domanda su un’eventuale cena con un nemico nel mondo del calcio – e l’intervistatore cita come esempio proprio Abete –, il tecnico della Roma ha replicato: “Perchè no? Abete non è nemico mio. È nemico del calcio”. Naturalmente, l’intervista è assai più ampia, anche se sarà questo breve passaggio ad attirare tutte le attenzioni. Stando agli altri passi dell’intervista che sono stati diffusi come anticipazioni, Zeman racconta anche la sua idea di calcio che dovrebbe puntare su ‘serietà e impegno’. A proposito dell’ambiente calcistico dopo gli scandali, Zeman dice: “C’è qualche miglioramento. Ma temo che sia più paura di essere scoperti che per convinzione. Servono più esempi positivi”. Il calcio per il boemo “dovrebbe essere semplicità” e basarsi esclusivamente sui meriti acquisiti in campo, senza ‘intrighi di palazzo’: “Bisogna vincere dimostrandosi superiori sul campo e non fuori”. L’ex allenatore del Pescara, però, ha un messaggio forte da lanciare anche nei confronti di un suo grande estimatore, il presidente dell’Inter Massimo Moratti, che ha detto di essere stato sul punto di mettere sotto contratto il mister boemo. Zeman gli ha risposto così: “Molte parole. Ma poi bisogna vedere se ci sono le condizioni per lavorare bene. E non parlo di giocatori da acquistare”.
Un’altra cosa che non piace all’allenatore è la quotazione delle società di calcio in Borsa (Roma compresa): “Non dovrebbero essere quotate in Borsa. I risultati mi danno ragione. Il calcio deve stare fuori dalla finanza e dalla politica”. Curiosamente, la giornata era iniziata con un’altra polemica che ha coinvolto indirettamente Zeman: un imitatore del boemo ha parlato per alcuni minuti con Gianluca Vialli nel corso della trasmissione radiofonica ‘Chiambretti ore 10’, prima che lo stesso Chiambretti svelasse lo scherzo all’ex giocatore di Sampdoria e Juventus. Ora ai tifosi della Roma non resta altro da fare che sperare che Zeman sia il mattatore anche del campionato ‘sul campo’.