Rudi Garcia ha scelto Marco Borriello. Sarà lui a guidare l’attacco della Roma nella partita di Marassi contro la Sampdoria. A fare posto al centravanti è nientepopodimeno che Totti: il capitano parte dalla panchina. Per Borriello, che giocherà nel tridente con Florenzi e Ljajic, si tratta di un’ottima occasione nello stadio che lo ha già visto protagonista con la maglia del Genoa.
Partita molto importante stasera a Marassi. La Sampdoria padrona di casa deve rialzare la testa dopo un inizio di stagione decisamente difficile, ma gli uomini di Delio Rossi si troveranno davanti una Roma in grande forma, che ha iniziato il campionato con quattro vittorie in altrettante giornate. Il progetto di Rudi Garcia funziona e i giallorossi vogliono continuare a volare. Ecco dunque quali potrebbero essere i giocatori decisivi in questa partita della quinta giornata di serie A. Scelta quasi obbligata nella formazione blucerchiata: il giovane attaccante bergamasco ha segnato finora due delle quattro reti della Sampdoria in questo campionato, e con l’assenza di Eder il peso dell’attacco sarà tutto sulle sue spalle. Ciò significa più responsabilità, ma anche una squadra al suo servizio, a partire da chi agirà sulla trequarti. Gabbiadini è uno degli attaccanti più apprezzati della nuova generazione: questa potrebbe essere la stagione della sua consacrazione, che passerà anche da partite come questa. Praticamente tutti i giocatori giallorossi hanno iniziato bene la stagione, ma una citazione speciale se la merita il giovane slavo. Arrivato con il difficile compito di erede di Erik Lamela e pure con la fama di caratterino ingestibile, finora ha mostrato solo la sua faccia migliore: talento, giocate e gol, compresa la freddezza necessaria per segnare un rigore nel derby. Con al suo fianco una torre come Borriello e un campione come Totti, stasera potrebbe esaltarsi e regalare una serata da ricordare.
Si gioca questa sera alle 20:45 Sampdoria-Roma, partita valida per la quinta giornata del campionato di Serie A. I giallorossi sono la capolista del torneo: procedono a punteggio pieno, e con un solo gol subito. Affrontano però una squadra ferita, che ha raccolto appena 2 punti nelle prime giornate di campionato e per questo motivo avrà fame di vittoria. Su questo campo, nel novembre del 2006 (Sampdoria-Roma 2-4), Francesco Totti segnò uno dei gol più belli della sua carriera, un sinistro al volo da posizione defilata su spiovente di Marco Cassetti. Era la Roma di Spalletti, che giocava un grande calcio e contendeva gli scudetti all’Inter: con Rudi Garcia si è tornati a sognare quei periodi d’oro, e questa trasferta potrebbe essere un bel viatico verso la fuga. Arbitra Calvarese.
Rifinitura a porte chiuse e niente conferenza stampa per Delio Rossi: c’è tensione e non si vuole dare nemmeno il minimo vantaggio all’avversario. I numeri del tecnico riminese contro la Roma fanno paura: cinque vittorie nelle ultime cinque partite, ci si aggrapperà allora (anche) a questa cabala per avere ragione dell’avversario. Rossi sarà in panchina: a Cagliari era stato espulso, ma ha ricevuto solo un’ammonizione con diffida. Ieri si era parlato di 3-4-2-1, ma a conti fatti il tecnico dovrebbe continuare sulla strada del 3-5-2, magari variando il modulo in corsa. Nulla di nuovo dunque. Krsticic in cabina di regia affiancato da Obiang e Bjarnason, con De Silvestri e Regini sulle fasce. In attacco, al fianco di Manolo Gabbiadini (cui la Lega Calcio ha tolto il secondo gol contro il Cagliari, nonostante il tocco decisivo su tiro di De Silvestri) ci sarà Gianluca Sansone, che agirà da seconda punta. Per attuare il modulo con i due trequartisti, sarà l’ex Sassuolo a fare un passo indietro con Bjarnason ad avanzare la sua posizione per rendersi più pericoloso.
Dall’inizio potrebbe giocare Barillà per aumentare il peso specifico della squadra, e non è escluso che Nicola Pozzi sia scelto come secondo attaccante. Gavazzi ha delle possibilità di iniziare la partita, ma a conti fatti Delio Rossi dovrebbe continuare con i suoi uomini migliori e più affidabili, vista anche la partita delicata.
Pesa in casa Sampdoria l’indisponibilità di Eder, fermo per la lesione del collaterale esterno del ginocchio destro: il brasiliano è l’uomo che permette alla squadra di giocare in contropiede, aspettando e ripartendo in velocità.
Rudi Garcia si sta abituando ai proverbi. Dopo quello sulla chiesa riportata al centro del villaggio, il tecnico francese ne ha utilizzato uno decisamente più internazionale: l’appetito vien mangiando. “Si usa anche in Francia, e mi piace”, ha detto in conferenza stampa. Vincendo questa sera, la Roma centrerebbe la miglior partenza nella storia, ma Garcia è attento e concentrato: “Adesso viene il difficile, perchè inconsciamente si può mollare qualcosa e io voglio che la squadra mantenga l’attenzione alta; ma è vero che un buon inizio dà fiducia alla squadra. Nel secondo tempo contro la Lazio ho visto una Roma che può tenere la palla e creare più pericoli all’avversario”. Per ora l’allenatore si scherma, divide i meriti con i suoi ragazzi, elogia chi entra bene dalla panchina come Borriello (“se i sostituti rimangono concentrati è un’ottima cosa”) e non parla di cali fisici che non teme, ribadendo che per il momento si pensa ai primi cinque posti, e poi si vedrà. E ancora: “E’ più facile vincere le partite senza prendere gol, ma a me va benissimo anche vincerle tutte 4-3; solo, non sono sicuro vada troppo bene a De Sanctis…”. Rudi Garcia ha parlato di 4-2-3-1, ed effettivamente nei secondi tempi si è visto un abbozzo di questo schema, che per esempio Totti e De Rossi conoscono molto bene. All’inizio però si gioca con il 4-3-3, e i ballottaggi sono due per questa sera: il capitano potrebbe prendersi un turno di riposo (giocherebbe Borriello), mentre c’è il solito dubbio legato all’esterno, con Ljajic, Florenzi e Gervinho a contendersi due maglie. Questa volta dovrebbe toccare ai primi due, con l’ivoriano pronto dalla panchina.
Oltre a lui, scalpitano giocatori come Jedvaj, Dodò e Marquinho, che possono sempre dare il loro contributo. Si è visto anche Rodrigo Taddei, ormai veterano di questa squadra e che sul piano dell’esperienza può aggiungere tanto. In ogni caso la panchina è lunga e Garcia sa di avere almeno un’alternativa per ogni ruolo, cosa che appunto gli può permettere di variare molto anche dal punto di vista degli schemi di gioco.
I soliti tre: Lobont, Bradley e Destro, con il marchigiano ormai fuori da tempo e nuovamente dolorante al ginocchio destro (ha un’infiammazione). A loro si è aggiunto Torosidis, per un’elongazione all’adduttore sinistro.
1 Da Costa; 28 Gastaldello, 17 Palombo, 3 Costa; 29 De Silvestri, 14 Obiang, 10 Krsticic, 22 Bjarnason, 19 Regini; 12 G. Sansone, 11 Gabbiadini. All. D. Rossi
A disp: 30 Fiorillo, 8 Mustafi, 4 Salamon, 21 Soriano, 33 Gentsoglou, 6 M. Rodriguez, 20 Barillà, 15 Wszolek, 79 Gavazzi, 5 Renan, 37 Petagna, 9 Pozzi
Squalificati: –
Indisponibili: Maresca, Eder
26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Leandro Castan, 42 Balzaretti; 15 Pjanic, 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi, 10 Totti, 8 Ljajic. All. Rudi Garcia
A disp: 28 Skorupski, 29 Burdisso, 46 A. Romagnoli, 33 Jedvaj, 3 Dodò, 11 Taddei, 7 Marquinho, 27 Gervinho, 88 Borriello
Squalificati: –
Indisponibili: Lobont, Torosidis, Bradley, Destro
Arbitro: Calvarese
Sarà una partita decisiva per entrambe le squadre. Umori opposti nelle due piazze: a Roma c’è la pericolossissima euforia post derby, a Genova, sponda Sampdoria, ancora si riespira un’atmosfera depressa per il brutto ko contro il Genoa di ormai due settimane fa. Entrambi gli allenatori, Delio Rossi e Rudi Garcia, hanno giocato questa vigilia di campionato sulla pretattica. Allenamenti a parte chiuse, nella giornata di lunedì, oggi invece i mister si sono divertiti a mischiare le carte. Soprattutto l’allenatore della Roma non ha voluto dare punti di riferimento. Tre partite in una settimana fanno pensare ad un tourn over: i giocatori candidati a una giornata di riposo sono Pjanic (uscito malconcio dal derby di domenica), Totti e Maicon. Garcia ha provato in partitella il tridente Florenzi-Gervinho-Borriello, provando poi Ljajic e il Capitano. Al posto di Pjanic inserito Marquinho a centrocampo. In difesa occhio alla sorpresa Jedvai sulla fascia. Ma in conferenza stampa Garcia ha voluto ancora una volta rimescolare le carte annunciando che i suoi uomini stanno tutti bene fisicamente, anche Totti, e che non sarebbero in dubbio per la gara con la Sampdoria. E’ ancora pretattica…
Si gioca domani sera alle 20:45, a Marassi, Sampdoria-Roma, partita valida per la quinta giornata della Serie A 2013-2014. Al Ferraris arriva la capolista, certamente inattesa; ma Rudi Garcia ha dimostrato con i fatti che la sua creatura merita il posto in cui si trova, e fa sognare i tifosi che sanno bene come la strada sia lunga ma si godono il momento dopo un paio di stagioni difficili. La Sampdoria le difficoltà le incontra adesso: lo scorso anno aveva avuto un inizio brillante per poi crollare con sette sconfitte consecutive, stavolta ha iniziato male e ha già fiatone e ansie di chi è costretto a rincorrere per non rimanere troppo dietro. Curiosità all’interno della sfida: Delio Rossi ritrova Adem Ljajic – era già successo l’anno scorso – chissà se i due avranno qualcosa da dirsi. Ecco quel che c’è da sapere e scoprire sulle probabili formazioni di Sampdoria-Roma.
I blucerchiati fanno fatica a costruire e finalizzare gioco. I due punti conquistati in campionato (nessuno in casa, dove sono arrivate le sconfitte contro Juventus e Genoa) sono la diretta conseguenza di una squadra che controlla il pallone per il 43% del tempo (tredicesima in serie A) ed è penultima nei tiri in porta (appena 3, solo il Parma fa peggio), giocando solo 482 palloni a incontro peraltro in modo non troppo preciso (62,7%). E’ una formazione che subisce l’iniziativa avversaria e che quando è in possesso della palla non riesce a rendersi pericolosa: 18esima in campionato con il 38,4%, sotto ci sono solo Sassuolo e Catania. Delio Rossi lo scorso anno aveva risanato la squadra: stavolta non sembra aver ancora trovato il bandolo della matassa, nonostante l’ossatura sia sostanzialmente la stessa e un giocatore come Gabbiadini dovrebbe essere un valore aggiunto. Si soffre a centrocampo: nè Krsticic nè Obiang riescono a organizzare troppo gioco, c’è poco filtro e la difesa a 3 è troppo esposta. Nonostante questo, lo schema non cambia: l’unica variante è rappresentata dai due trequartisti (Bjarnason e Sansone) alle spalle di Gabbiadini, così da non lasciare troppo solo Gabbiadini in assenza di Eder e creare anche un collante con la mediana.
A fare da contraltare, ecco la Roma: terzo possesso palla del campionato (57%), prima nei tiri nello specchio (8,5% e Totti in fuga con 21 conclusioni contro le 10 di Pjanic, l’altro che ci prova di più), prima per palloni giocati con la percentuale più alta a livello di precisione (76%). Insomma: una Roma che produce gioco ma soprattutto lo finalizza, ed è questa la grande differenza rispetto agli scorsi anni (76,6% di pericolosità offensiva, record in Serie A) anche senza avere la stragrande maggioranza della supremazia territoriale. Oltre a questo, la protezione dell’area di rigore: qui basta il dato dei gol subiti, appena uno in quattro partite. Con Zeman si attaccava velocemente ma si subiva tanto, con Rudi Garcia si parte dalla solidità difensiva per poi ripartire e sfruttare la stanchezza degli avversari. La Roma infatti ha segnato 10 gol su 10 nei secondi tempi, e questo non può più essere un caso. per ora niente turnover: non ci sono le coppe, non si smonta un giocattolo che funziona. Nel derby ha brillato Ljajic entrato dalla panchina: domani sera potrebbe partire titolare, con Florenzi che pare ancora certo del posto.