Grande ulteriore impresa della Juve, che dopo aver conquistato lo Scudetto riesce a battere la Roma all’Olimpico, grazie ad un goal pesantissimo di Osvaldo contro la sua ex squadra al 94° minuto. E’ stata una partita molto equilibrata e combattuta da parte di tutte e due le squadre , ma alla fine sono stati i bianconeri a spuntarla. Grazie a questo successo la banda di Conte si catapulta a quota 99 punti, mentre la Roma rimane a quota 85. I giallorossi escono sicuramente a testa alta nonostante la sconfitta. La squadra di Garcia ha dimostrato in campo che i punti di distacco fra le due squadre, non rispecchiano il valore reale di questa squadra. Ennesima gioia regalata ai propri tifosi da parte di questa squadra che raggiunge la cifra record di 99 punti e continua a regalare grandi prestazioni ai suoi tifosi oltre che ai risultati. Ciliegina sulla torta.
Il primo tempo fra Roma e Juventus, si conclude sul risultato di 0-0. Garcia vuole assolutamente vincere questa partita,nonostante i giochi per lo Scudetto siano già chiusi e schiera la sua squadra con il 4-3-3.In porta Skorupski rimpiazza l’infortunato De Sanctis, Benatia affianca Castan in mezzo alla difesa, mentre i terzini scelti dal tecnico francese sono Torosidis e Bastos. Centrocampo a 3 formato da De Rossi, Nainngolan e Pjanic. Gervinho e Destro, al rientro dalla squalifica di 4 giornate, vengono schierati sulle fasce d’attacco, a supporto di capitan Totti. Conte, invece, vuole abbattere il muro dei 100 punti e celebrare il terzo trionfo consecutivo in campionato con una vittoria anche quest’oggi. La Juve si schiera con il solito 3-5-2. Porta difesa da Storari, difesa composta dal trio Bonucci, Barzagli e Chiellini. Lichtsteiner ed Asamoah agiscono sulle fasce. In cabina di regia si sistema Pirlo, supportato da Pogba e Padoin. Confermata la coppia d’attacco Tevez-Llorente. Arbitra il sig. Russo. Dunque partita ancora bloccata sullo 0-0, ma che ha regalato, come da pronostici, tantissime emozioni. E’ stato un primo tempo equilibrato con molte occasioni sia da una parte che dall’altra. Ha cominciato meglio la Roma, ma la prima occasione importante l’ha creata Llorente, che dopo aver saltato Benatia ha impegnato Skorupski, che con un miracoloso tuffo è riuscito a deviare in angolo. Lo spagnolo in altre due occasioni è andato vicino al gol, ma non è riuscito in entrambe a regalarsi la gioia personale. La Roma si è resa molto pericolosa con le conclusioni dalla distanza, soprattutto con Totti. Il capitano giallorosso al 23° minuto ha sfiorato il goal con un bellissimo tiro al volo da fuori area. Nel finale c’è stata un’altra grande occasione per parte. Prima Gervinho si è fatto ipnotizzare nell’uno contro uno da Storari e allo scadere della prima frazione di gioco, il palo ha detto di no a Pogba. Vedremo se nella ripresa la Roma riuscirà a regalare l’ultima gioia di una stagione fantastica ai propri tifosi o se la Juve riuscirà anche in quest’occasione a trionfare. TOTTI 6,5 BENATIA 5 LLORENTE 7 PADOIN 5,5
Grande prestazione condita da bellissimi interventi. Sul goal finale non ha colpe.
Tanta corsa e un buono spirito d’iniziativa al servizio della squadra. La brutta entrata su Tevez nel finale è l’unico neo della sua partita.
Non ancora al top della condizione. Perde in ogni occasione il duello con Llorente. Garcia capisce la sua giornata “no” e lo sostituisce.
DAL 72’ TOLOI 5,5: Si dimentica completamente di Osvaldo in occasione della rete finale.
Solita buona prestazione del brasiliano. Sicuro ed attento in ogni circostanza.
Qualche buona iniziativa in fase offensiva non gli vale la sufficienza. Fase difensiva da rivedere.
Combatte su ogni pallone e non molla un colpo, fino a che il suo corpo gli chiede una pausa. Esce per un problema muscolare ad inizio ripresa.
DAL 54’ TADDEI 5,5
Non brilla contro i campioni d’Italia, ma è sempre uno spettacolo quando ha il pallone fra i piedi. Geniale.
Gioca con grande intensità e rimane sul pezzo fino al goal finale.
Parte molto bene ed è lui nei primi minuti a preoccupare maggiormente la Juve. Dopo il goal clamorosamente divorato, si spegne e cala il sipario sulla sua partita.
La sua immensa classe e la sua fame di vittoria non bastano alla “sua” Roma per trionfare contro i campioni davanti al pubblico giallorosso. E’ sempre pericoloso con le sue conclusioni e trascina spesso la squadra nei momenti più difficili.
Prestazione opaca. Tocca pochi palloni ed a parte qualche buona sponda per i compagni non si rende mai pericoloso.
All. GARCIA 7: Grande prestazione della sua squadra contro gli alieni bianconeri, nonostante la sconfitta. Esce a testa alta da un confronto molto equilibrato.
37 anni e non sentirli. E’ questo lo slogan che rispecchia la sua partita. Con dei miracolosi interventi tiene a galla la Juve nei momenti di difficoltà e contribuisce in maniera netta al successo bianconero.
Un po’ meno in forma rispetto ai compagni di reparto, ma comunque sempre molto attento.
DAL 74’ CACERES: S.V.
Solita buona prestazione. Nel primo tempo va un po’ in affanno con Destro e Totti. Nella ripresa cresce e ci mette una pezza in più occasioni.
Oltre alla gomitata, che poteva costargli davvero cara, gioca una buonissima partita e risponde agli attacchi prepotenti dei giallorossi con grinta e cattiveria. Leader.
Buonissima prestazione in tutte e due le fasi ed è suo l’assist per Osvaldo in occasione del goal decisivo.
Non brilla come al solito, ma gioca comunque una prestazione sufficiente.
Si vede poco. Svolge il suo compitino in maniera sufficiente.
DALL’84 MARCHISIO: S.V.
Effettua grandi giocate in tutte e due le fasi di gioco. E’ una pedina troppo preziosa nello scacchiere bianconero.
Tanta corsa e spirito di sacrificio al servizio dei compagni. In questa stagione non ha mancato un colpo.
Non trova il goal, ma è l’elemento chiave che rompe gli equilibri e non è un caso se l’azione del gol parte da lui.
E’ il più pericoloso nel primo tempo e solo un grande intervento di Skorupski gli nega il goal.
DAL 75’ OSVALDO 8: Entra tra i fischi dei suoi ex tifosi ed esce tra gli applausi dei suoi attuali, dopo aver segnato all’ultimo secondo una rete che vale molto di più che 3 punti. Goal che vale la conferma per l’anno prossimo?
Sono finiti gli aggettivi per descrivere la sua macchina da guerra. Continua a regalare gioie ed i vertiginosi sono il giusto premio per uno dei più grandi allenatori di questa squadra.
(Paolo Zaza)