Non si placa la polemica tra Francesco Totti e Luciano Spalletti; una polemica “per conto terzi” se così possiamo chiamarla, visto che i due – almeno pubblicamente – non sono mai venuti allo scontro ed è più che altro l’allenatore della Roma che, beccato per aver mancato di inserire il capitano nel finale della partita contro il Milan, si è sfogato circa una questione che prosegue ormai da tempo, ovvero la gestione del suo numero 10. A tre giornate dalla fine della carriera del Totti calciatore, lo scontro è più attuale che mai: è proseguito negli studi di Tiki Taka, trasmissione Mediaset condotta da Pierluigi Pardo, nella quale Giancarlo Dotto e Paolo Liguori, noti giornalisti e tifosi della Roma, hanno rappresentato le due fazioni. La premessa è questa: lo scorso ottobre Dotto aveva scritto su Il Tempo un articolo nel quale sosteneva come la figura di Francesco Totti avesse prevaricato e superato la stessa Roma intesa come società e squadra di calcio, di fatto accusando il capitano di non essere mai intervenuto per frenare una situazione deleteria per l’ambiente; immediata la risposta di Liguori, dunque ci sono dei precedenti tra le due parti in causa.
Il diverbio televisivo di lunedì sera ha portato due posizioni molto chiare: da una parte Dotto che ha ripetuto ancora una volta come a Totti sia imputabile il silenzio circa “una guerra di religione”, scindendo il Totti calciatore (“che nessuno ha mai criticato”) e il Totti uomo. Dall’altra Liguori, convinto che “a Roma non si è mai visto un calciatore come Totti e credo che io, e tanti altri come me, non lo vedranno più”. E dunque in mezzo c’è la figura di Spalletti: per il primo un allenatore che “ha subito insulti di ogni tipo ed è la vittima assoluta di questa situazione”, per il secondo un tecnico che “merita tutti gli insulti che ha ricevuto, perchè un allenatore che non sa gestire un campione non è un bravo allenatore”. A sostegno della tesi di Liguori c’è la dichiarazione di Spalletti circa la richiesta alla società di fare chiarezza sul caso Totti; incoerente la posizione del tecnico, visto che lui stesso è sempre stato criptico sul possibile addio a fine stagione. Insomma, due posizioni agli antipodi che non sono destinate a incontrarsi; forse sia Dotto che Liguori hanno ragione in un certo modo, forse la cosa più importante adesso è godersi gli ultimi momenti del Francesco Totti calciatore. Naturalmente, sempre che Spalletti glieli voglia concedere.