È sempre la partita più attesa dagli appassionati di basket ed era la prima volta che le due rivali si incontravano dopo l’emozionante finale di questa estate, due parole: Lakers vs Celtics. Boston va ad imporsi in casa dei Los Angeles Lakers nella riproposizione di regular season delle ultime finali NBA. Seconda sconfitta consecutiva per i ragazzi di Phil Jackson, mentre i Celtics vincono l’ottava nelle ultime 10, si confermano in testa alla Eastern Conference e lasciano un segnale forte ai rivali giallo viola per la corsa al titolo. Fin dai primi minuti si capisce che non è la normale partita di stagione regolare (e come potrebbe esserlo).
Boston parte forte e impone subito un ritmo alto alla gara. I Lakers impiegano qualche minuto a carburare ma la faccia di Kobe Bryant è quella delle grande occasioni e il campione originario di Philadelphia (22 punti solo nella prima metà di gara) risponde colpo su colpo alle scorribande di Pierce e compagni. Il primo quarto si chiude all’insegna dell’equilibrio sul 21-22 per gli ospiti. A inizio secondo quarto Boston cerca la prima fuga: entra in partita Ray Allen, Pierce è una minaccia costante e il buon impatto di Robinson propizia il massimo vantaggio per i Celtics (+9). Kobe rientra in campo dopo qualche minuto di riposo e cambia la musica: i Lakers tornano avanti (44-42), ma l’imprecisione di Gasol e un Odom altalenante non fanno presagire nulla di buono per Los Angeles. Si va all’intervallo sul 54-50 per i padroni di casa.
Al rientro in campo dopo l’intervallo è Pierce a fare la voce grossa, ma a impressionare veramente è la quantità e la qualità delle opzioni offensive dei Celtics (ottimi tra gli altri anche Garnett e Davis), orchestrati magistralmente dal solito Rondo (16 assist oltre a 10 punti). Al contrario i Lakers non sembrano trovare alternative a Bryant, unico a segnare con continuità. La star dei giallo viola si carica la squadra sulle spalle e da solo tiene in partita i suoi. Il terzo periodo finisce con gli ospiti avanti 72-77. L’ultimo quarto segna la fuga dei Celtics.
I Lakers restano in partita finchè Kobe ne ha, ma quando il loro campione (41 punti alla fine) finisce le energie e inizia a forzare, Boston prende il largo e non si volta più indietro: finisce 96-109 per la squadra di Rivers. Grande prova di squadra di Boston nella tana dei rivali californiani. Impressiona il predominio a rimbalzo (43- 30 a favore dei Celtics) ma soprattutto negli assist (34 a 10!), a testimoniare la prova corale della squadra ospite, che trova in Pierce il suo top scorer (32 punti), ma ha altri 5 giocatori in doppia cifra. Invece i Lakers sono riassumibili nelle cifre di Bryant (41 punti ma 0 assist), costretto a mettersi in proprio dalla prestazione in ombra dei suoi compagni (solo Odom Bynum e Gasol in doppia cifra). Una buona rivincita per gli uomini di Doc Rivers, che sanno però di non potersi illudere: i Lakers di maggio e giugno hanno insegnato a non fidarsi mai troppo della stagione regolare e soprattutto Kobe sa, o almeno spera, che nel momento decisivi della stagione (vedere finali dello scorso anno) i suoi compagni non lo lasceranno solo.
(Giacomo Rampinelli)