Si parte domani. La stagione 2014-2015 del basket di casa nostra apre ufficialmente i suoi battenti con la Supercoppa Italiana, che per la prima volta dopo 13 anni torna con la formula della Final Four. Una delle semifinaliste è la Enel Brindisi: sesta nello scorso campionato, la società pugliese ha preso il posto della Montepaschi Siena, ovviamente esclusa causa fallimento al termine del 2013-2014. In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport Piero Bucchi, alla quarta stagione sulla panchina del New Basket, ha presentato la sua squadra e quella che sarà una sorta di sfida semi-impossibile all’Olimpia Milano, grande favorita per vincere tutto (almeno in Italia). “Ripartiamo da capo, come ogni anno. Prima di tutto va ricostruito il gruppo: lo studio e il mercato, come il fantasticare sui giocatori, servono a poco finchè non ti trovi davanti i tuoi ragazzi al completo. E noi siamo un po’ indietro: 7 giocatori su 9 sono nuovi”. Uno di questi è Elston Turner, che arriva da un’ottima stagione con la maglia della Vuelle Pesaro; un ottimo realizzatore che però, pur se già tesserato, non sarà della partita domani. Così come Massimo Bulleri: il veterano playmaker non sarà in campo prima di dieci giorni. “Milano invece” prosegue Bucchi “ha confermato 7 giocatori e questo per loro è un vantaggio”. Per quanto riguarda il suo roster, il coach si sofferma su due aspetti; il primo va a pescare nel particolare, quando dice che “atletismo e intensità sono cose diverse, noi abbiamo fisico ma sulla durezza mentale dobbiamo ancora scoprirci”. Il secondo aspetto è quando dice “mi dispiace per Dyson e Todic, hanno fatto altre scelte e sono contento per la loro carriera”, spunto che gli serve per affermare che “siamo come il Belgio dieci anni fa: scopriamo ottimi talenti che poi lasciano l’Italia per andare in campionati economicamente più forti”. Dura realtà: lo si dice anche nel calcio, forse nel basket è ancora più evidente. Ma intanto la sua Enel corre per confermarsi: tre anni fa era in LegaDue, oggi è entrata nelle prime otto d’Italia e non si vuole fermare. “Sassari ha un potenziale vicino a quello di Milano se i giocatori staranno bene insieme, dietro queste due c’è un gruppone nel quale metto anche Brindisi. Migliorare i quarti dello scorso anno? Siamo cambiati troppo e non posso dirlo, vogliamo consolidarci al vertice e una volta lì cercheremo il meglio”. Ma prima c’è Milano, e la Supercoppa.