La notte del basket NBA ci regala una bella storia tutta italiana. All’AT&T Center di San Antonio Ettore Messina è diventato il primo allenatore europeo nella storia della Lega professionistica americana. Con un distinguo: ci sarebbe anche David Blatt – del quale infatti si è parlato a lungo nel momento della sua nomina ad head coach dei Cleveland Cavaliers – che è naturalizzato israeliano e ha una lunga tradizione europea, ma che è tecnicamente americano. Dunque Messina non “ruba” nulla; Gregg Popovich, allenatore degli Spurs, è ammalato e così è toccato a uno dei suoi assistenti prenderne il posto in panchina. E’ pure andata bene: i San Antonio Spurs (record 10-4) ha battuto per 106-100 gli Indiana Pacers rimontando nel secondo tempo, grazie ai 28 punti di Manu Ginobili uscito dalla panchina (e che Messina aveva già allenato ai tempi della Virtus Bologna), ai 21 con 13 rimbalzi di Kawhy Leonard (la stessa cifra per Tony Parker, che ci ha aggiunto 6 assist) e ai 17 di Tim Duncan. Spazio sul parquet anche per Marco Belinelli, da poco rientrato da un infortunio: 17 minuti, 2/6 al tiro e 6 punti. Indiana (6-9) ha tenuto finchè ha potuto; non è più la stessa squadra degli ultimi due anni, quella che aveva messo paura ai Miami Heat e dava la sensazione di potersi giocare il titolo. In estate ha perso Lance Stephenson e Paul George per il terribile infortunio nel corso della preparazione della nazionale ai Mondiali (potrebbe tornare a febbraio, si dice); in più, sta giocando senza George Hill e David West infortunati. Ma dicevamo di Messina: lui nella NBA ci era già stato, quando nella stagione 2011-2012 Mike Brown, appena nominato capo allenatore dei Los Angeles Lakers, lo aveva scelto per fargli da assistente per l’attacco. Un’eliminazione al secondo turno dei playoffs (1-4 contro gli Oklahoma City Thunder) e poi il ritorno al Cska Mosca, per vincere altri due campionato russi. Il suo lavoro è sempre stato apprezzato al di là dell’oceano: del resto si tratta di un coach che in area FIBA ha vinto tantissimo (quattro volte l’Eurolega, quattro volte il campionato italiano, sette volte la Coppa Italia) e i San Antonio Spurs, una squadra organizzata “all’europea” al di là del roster, sono sembrati da subito una grande occasione. A breve Messina lascerà nuovamente il posto a Popovich (“tornerà presto” ha detto a fine partita) ma intanto una bella soddisfazione se l’è tolta, nell’attesa che un europeo (magari proprio lui?) possa finalmente diventare anche ufficialmente capo allenatore di una franchigia NBA.