Ci siamo: venerdì 16 maggio partono le Final Four di Eurolega, la massima competizione europea per squadre di basket. Le partite saranno secche, senza andata e ritorno o serie al meglio delle tot gare: e il super derby spagnolo Barcellona-Real Madrid. Le due sfide si giocheranno al Mediolanum Forum di Assago: alle ore 18:00 quella tra russi ed isrealiani, poi alle 21:00 catalani contro Merengues. In piazza del Duomo a Milano si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento, aperta dal membro del consiglio comunale Chiara Bisconti: “Abbiamo lavorato sodo in questi mesi, la città ora è più bella grazie all’organizzazione di questo evento ed è un onore per noi ospitarlo. Le Final Four di Eurolega saranno un grande weekend di sport, ma anche una grossa occasione per dimostrare come Milano sappia organizzarsi in occasioni del genere. Ci sono 150 volontari che si adopereranno per il miglior svolgimento possibile dell’evento“. Dalle ore 11:30 di venerdì mattina sarà allestita una Fan Zone in piazza Duomo, che ospiteranno mini competizioni tra ex stelle della pallacanestro (Theodoros Papaloukas, Aleksandar Djordjevic, Riccardo Pittis, Antonello Riva) e del calcio (Stefanio Eranio, Daniele Massaro, Giuseppe Bergomi, Riccardo Ferri). Saranno presenti anche gli allenatori dell’Olimpia Milano e i ragazzi di Scuola Bottega (che collabora con la Fondazione Milan) e di Sportzone (a braccetto con Inter e Comunità Nuova). Quanto ai protagonisti delle sfide il primo a prendere la parola è stato David Blatt, allenatore del Maccabi Tel Aviv che ha eliminato l’EA7: “Noi dal Maccabi siamo orgogliosi di essere parte di questo grande evento. La nostra esperienza in campo europeo non si limita alla presenza qui a Milano, ma affonda radici in decenni di storia nelle competizioni internazionali. E’ una storia di tradizione, osservazione, gestione e una infinita lista di grandi giocatori ed allenatori. Sono eccitato all’idea di farne parte“. Il Maccabi ha da poco visitato il Forum nei playoff contro Milano, Blatt ha dichiarato: “Conosciamo lo spogliatoio del palazzotto e anche come arrivare alla palestra. L’Eurolega ha cambiato il parquet, quindi non so se saremo capaci di correre, però conosciamo bene i canestri del campo. (…) Se non vado errato anche Ettore (Messina, ndr) è stato qui un paio di volte nella sua carriera. Per me è stato bello tornare in Italia e soprattutto al cibo italiano, già ad aprile abbiamo vissuto una grande esperienza e torniamo con buone sensazioni“. Ha raccolto il testimone proprio Messina, coach del CSKA Mosca con cui ha vinto già due edizioni dell’Eurolega, nel 2006 e nel 2008: “E’ un grande traguardo per tutti noi essere presenti ancora una volta alle Final Four. Quest’anno siamo partiti per poi crescere molto nelle Top 16 e nei playoff. (…) Molti di voi forse pensano che andremo in crisi psicologica, perché abbiamo perso in finale due anni fa e siamo usciti in semifinale l’anno scorso. Speriamo di essere già “crollati” nella prima fase e di esserci ripresi apposta per le finali“. Parola poi ai due allenatori delle squadra spagnole, prima il quarantunenne Xavi Pascual del Barcellona: “E’ un onore disputare le Final Four un’altra volta. E’ difficile provare a fare previsioni o individuare possibili fattori chiave, quando come nel nostro caso si affrontano due squadre che si conoscono alla perfezione. Se la partita si deciderà in un finale punto a punto sono sicuro che saranno i dettagli più semplici a fare la differenza, quelli legati a fattori base come le palle perse, rimbalzi o i palloni sporchi“. Ecco quindi…
…Pablo Laso, 46 anni, coach del Real Madrid: “Quando arrivi ad un punto come questo, per giocarti le Final Four contro le squadre migliori d’Europa, non puoi cambiare le tue abitudini in una settimana. Devi riproporre il tuo basket e gli qualità che che hai messo in campo per tutto l’anno e che ti hanno portato sin qui. Sappiamo che giocheremo contro una grande squadra e una grande rivale come il Barcellona, è sempre complicato giocare contro di loro“. Il playmaker delle Merengues Sergio Rodriguez è stato nominato MVP dell’Eurolega: per lui 13,5 punti, 5 assist e il 48% di media nel tiro da 3 tra le varie fasi. Partendo dalla panchina, impresa riuscita solo a Theo Papanikolau nel 2007, con la canotta del CSKA: “Giochiamo insieme da tanto tempo -ha dichiarato il giocatore-, ci conosciamo bene e il nostro coach ci ha preparati per essere pronti in ogni situazione. Siamo fiduciosi nel nostro modo di giocare e questo è ciò che conta di più. (…) Guardandomi indietro sono molto felice anche della mia esperienza in NBA. Sono andato negli Stati Uniti a vent’anni: quegli anni mi hanno aiutato e senza quello che ho imparato lì non sarei in questa posizione adesso, con il trofeo di MVP dell’Eurolega“. Rodriguez ha giocato per i Portland Trail Bazers dal 2006 al 2009, nei Sacramento Kings nel 2009-2010 e a New York nel 2010. Altri premi individuali: l’Alfonso Ford per il miglior marcatore a Keith Langford di Milano, l’ex Varese Bryant Dunston miglior difensore; Rising Star per il miglior giovane a Bogdan Bogdanovic del Partizan Belgrado. Nel miglior quintetto invece lo stesso Rodriguez e Rudi Fernandez del Real Madrid, Langford, Sonny Weens del CSKA Mosca ed Ante Tomic del Barcellona.