L’Eurolega di basket cambia formula? Difficile che accada, ma intanto il prossimo 3 novembre è in programma un incontro tra la e i vertici della manifestazione (organizzata dalla ) nel quale sarà presentata una proposta di modifica al regolamento. Si parla sempre di licenze: secondo questa nuova Eurolega infatti – come si legge si pressreader.com – avrebbero il posto garantito Barcellona, Real Madrid, Panathinaikos, Maccabi Tel Aviv, Anadolu Efes e Fenerbahçe, cioè l’eccellenza del basket europeo.
La formula sarebbe più ridotta rispetto a oggi: non più 24 squadre ai nastri di partenza ma soltanto , con il gruppo completato dai campioni di Francia, Germania, Italia e Lituania e da 4 squadre in uscita da una qualificazione a 28 formazioni, molte delle quali (si parla di almeno 23) campioni nazionali di altri Paesi. Ci sarebbe un solo, unico girone all’italiana: le prime otto andrebbero ai playoff (gli attuali quarti di finale, di fatto) al meglio delle tre partite per stabilire le partecipanti alla Final Four che sarebbe dunque confermata. Un progetto che, secondo le stime, garantirebbe un’entrata di 30 milioni di euro a stagione per ogni club. Certamente non sarebbe la prima modifica alla formula dell’Eurolega, un argomento che anzi viene dibattuto in più di una circostanza, ragionando sulla possibilità di accorciare il torneo o aprirlo a meno squadre di quelle attuali; il caso più eclatante riguarda il 2000 quando, a causa di un disguido giuridico tra FIBA e ULEB riguardante il marchio Eurolega non registrato dalla prima, la massima competizione continentale si divise in due singoli tornei (il secondo era la Suproleague) con due titoli europei assegnati. Lo scisma durò solo una stagione e oggi FIBA e ULEB collaborano; secondo la nuova formula che sarà discussa la prossima settimana l’Italia avrebbe soltanto un posto disponibile in Eurolega, per l’appunto quello riservato alla squadra vincitrice dello scudetto.