Lutto nel mondo del basket NBA: è morto a 93 anni di età Harvey Pollack. Se non sapete chi era vi basti un semplice racconto. Il 2 marzo 1962 Wilt Chamberlain realizzò 100 punti in una partita, tuttora la miglior prestazione realizzativa della storia nel basket NBA. Sarebbe rimasto un evento tramandato a voce senza documenti se non fosse stato per la prontezza di un allora quarantenne Pollack che, presente come lo era da 15 anni, prese un pennarello e scrisse il famosissimo 100, che compare nella famosissima foto, su un foglio di carta. Leggenda fu, come leggenda è stato Harvey. Dal , data di esordio del basket NBA, ha seguito la squadra di Philadelphia; nel frattempo i Warriors sono andati a San Francisco e poi a Golden State, e intanto in Pennsylvania sono arrivati quelli che erano i Syracuse Nationals. Pollack è sempre stato lì, seduto al suo tavolo, addetto alle statistiche. E’ stato l’unico uomo a lavorare nel mondo NBA dal primo anno a oggi; è stato l’uomo che ha inventato la distinzione tra rimbalzi offensivi e difensivi, è grazie a lui se oggi si può parlare di stoppate e di altre voci statistiche che la lega professionistica del basket americano ha adottato ufficialmente. Come tutti gli uomini leggendari, attorno a lui gravitano leggende: sappiamo per certo che Pollack ha creato un Annuario Statistico della NBA analizzando ogni singola partita di regular season, mentre la paternità del concetto di tripla doppia (tre voci statistiche in doppia cifra; solitamente punti, rimbalzi e assist sono le più facili da mettere insieme) è discussa tra lui e Bruce Jolesch, che all’epoca era il responsabile delle pubbliche relazioni dei Los Angeles Lakers. Poco importa chi sia stato: il contributo di Harvey Pollack è stato immenso. A proposito di Chamberlain: Harvey giurò per tutta la vita che il centro di Philadelphia avesse realizzato una quintupla doppia. La NBA all’epoca non teneva statistiche ufficiali e il fatto si è perso nei meandri delle storie da caminetto, ma noi siamo convinti che sia successo davvero. Come potrebbe non essere così? Harvey c’era, Harvey sa.
(Claudio Franceschini)