E’ una storia che abbiamo già sentito, ma questa volta potrebbe essere seria e concreta: la Virtus Roma rischia di non iscriversi al prossimo campionato di Serie A di basket. Il termine per presentare le iscrizioni è il 9 luglio; il patron Claudio Toti ancora una volta ha lanciato il suo appello, facendo sapere – come si legge sulla Gazzetta dello Sport – che a oggi non è ancora chiaro il quadro per la garanzia della copertura finanziaria per la prossima stagione. Non è chiaro nemmeno quale debba essere questo quadro; Toti ha fatto sapere che provvederà alla ricapitalizzazione per rispettare i parametri imposti dalla Lega Basket, ma che senza un progetto economico serio potrebbe lasciare. Cosa, per l’appunto, già sentita; anche nel 2013, dopo che la squadra era arrivata in finale (persa contro Siena) si era corso il rischio di una mancata iscrizione e la Virtus aveva rinunciato alla sua licenza in Eurolega. Oggi forse la crisi è ancora più profonda: è stato chiuso l’accordo con il main sponsor Acea, ma a cifre minori rispetto alla passata stagione, e all’orizzonte non si vedono imprenditori che siano in grado di intervenire. Nei giorni scorsi Toti si era incontrato con Francesco Vescovi, che gli aveva proposto di formare un consorzio di imprese sulla scia di quanto l’ex giocatore aveva fatto a Varese (dove il progetto è tuttora in corso); ma il patron della Virtus non ha ritenuto che ci fossero gli estremi perchè la cosa si potesse concretizzare. Adesso Roma rischia di non iscriversi alla Serie A; il suo posto verrebbe preso dalla Juve Caserta – retrocessa lo scorso maggio – una beffa nella beffa visto che le due tifoserie sono rivali storiche. Si spera quantomeno nella Serie A2 e se non altro, ricorda la Gazzetta, la città di Roma segue con interesse le vicende dell’Eurobasket, allenato da Davide Bonora e partecipante al campionato di Serie B, in procinto di firmare Attilio Caja come direttore generale.