Giocato circa il primo quarto di stagione il campionato non ha tradito le attese, sia come spettacolo che come conferma di quanto si era pronosticato alla vigilia circa le possibili favorite per la vittoria dell’anello in questa stagione 2016-2017. I Cleveland Cavaliers ad Est ed i Golden State Warriors ad Ovest sono le squadre in testa alle rispettive classifiche e sembrano già proporsi come interpreti della finale del prossimo giugno. Per la formazione di Lebron James il ruolino di marcia attuale parla di 16 gare vinte e 5 perse, con una striscia vincente aperta di 3 gare e un totale di 7 cinte e 3 perse nelle ultime 10 giocate. Dall’altra parte, ad Ovest, i Warriors hanno un ruolino di marcia migliore avendo vinto 20 delle 23 partite disputate finora, con l’inserimento di Kevin Durant all’interno del gruppo storico che è avvenuto in modo immediato e senza traumi, con ciascuno dei protagonisti principali della formazione di Steve Kerr che ha accettato di cedere parte dei minuti e da protagonista a quello che è uno dei possibili MVP della stagione.
Per Golden State la striscia aperta di vittorie è di quattro e soprattutto sono 9 le gare vinte nelle ultime 10 disputate. Ad est sta facendo cose egregie la franchigia di Charlotte, dove gioca il nostro Marco Belinelli, che si trova in terza posizione, con le sue 14 vittorie a fronte di 9 sconfitte, ed un bel momento dato che la striscia vincente è arrivata a 13. Per la squadra di cui è presidente Michael Jordan, veramente un buon avvio di campionato. In rialzo, rispetto alle scorse stagioni anche due franchigie storiche come i Celtics ed i Knicks, che sono appaiati in classifica con 13 successi e 10 sconfitte ciascuno, mentre un’altra franchigia storica come Philadelphia non riesce anche in questa stagione ad uscire dalle paludi della bassa classifica ed è ultima ad est con 5 vittorie a fronte di 18 sconfitte.
Passando alla western conference, San Antonio, pur con l’addio di Duncan, continua ad essere la principale contendente dei Warriors, con sole due sconfitte in più, mentre quella che sembrava essere la rivale più accreditata, i Los Angeles Clippers, è in terza posizione insieme ad Houston e nello scontro diretto di pochi giorni fa ha subito una lezione dalla franchigia di Steve Kerr. Proprio Houston, con Memphis, sono le due squadre “on fire” in questo momento nella Lega con la loro striscia vincente, e per Memphis c’è stato anche l’importante rientro in squadra di Zack Randolph. Houston sta assimilando pian piano il gioco di Mike D’Antoni, ma come sempre l’ago della bilancia è rappresentato dal “barba”, James Harden. Nell’ultima gara disputata dai texani, c’è stato lo scontro tra due aspiranti MVP, Harden appunto, e Westbrook, rimasto a comandare la franchigia di Oklahoma City dopo la partenza di Durant, e lo scontro tra le stelle si è chiuso con 29 punti per il play dei Thunder e 21 per il “barba”, con Houston che ha vinto per 102 – 99.
I Los Angeles Lakers, sotto la guida del nuovo tecnico, Luke Walton, hanno abbandonato le posizioni di bassa classifica e veleggiano intorno al 40% di vittorie con 10 successi e 15 sconfitte, tenendo abbastanza bene il campo anche nelle gare perse. In coda si trovano i Mavericks, con appena 5 vittorie e con il patron Cuban che non sarà tanto soddisfatto, ed i Timberwolwes che hanno appena un successo in più. Nella Western division giocano anche i Nuggets di Danilo Gallinari, che sembrano aver fatto un passo indietro rispetto alla scorsa stagione ma stanno cercando di far maturare una formazione molto giovane, della quale l’italiano è il giocatore di riferimento, anche se in questa stagione i suoi numeri sono calati rispetto alla precedente.
Nelle nove partite giocate nella notte tra venerdì e sabato 10 dicembre, si sono avuti i successi di Charlotte per 109 ad 88 sugli Orlando Magic, con Belinelli a quota 7 punti in 20 minuti, dei Cavaliers, 114 – 84 su Miami, dei Raptors sui Celtics per 101 – 94, degli Hawks per 114 – 110 sui Bucks, dei Pistons, 117 – 90 sui Timberwolwes, dei Mavericks, 111 – 103 sui Pacers, dei Suns sui Lakers per 119 – 115 e dei Knicks per 103 – 100 sui Kings. Nell’attuale top ten dei giocatori il primo non può che essere Westbrook, che a suon di triple doppie sta cercando di far restare i suoi Thunder nelle posizioni che contano, ma i giocatori caldi sono numerosi, ad iniziare da Harden, per proseguire con Durant, LeBron James e Curry, o Leonard, ormai leader affermato di San Antonio e DeRozan che è l’uomo franchigia dei Raptors, stabilmente secondi ad Est. Il giocatore dell’ultima settimana è sicuramente Marc Gasol, il “minore” dei due fratelli spagnoli, che si è fatto carico di condurre a 5 successi consecutivi, una Memphis priva del suo “cervello”, Mike Conley e di molti altri giocatori del roster. Non si può non segnalare anche la grande prova di Klay Thompson, autore di 60 punti nella gara terminata 142 – 106 contro gli Indiana Pacers, punteggio ottenuto soprattutto con soli 29 minuti sul parquet, e restando in panchina per tutto l’ultimo quarto, a risultato ampiamente acquisito.
Per quanto riguarda le statistiche Anthony Davis continua a comandare la classifica dei punti segnati, con i suoi 31,4 per gara, davanti a Westbrook, molto vicino con i suoi 30,9 ed a Cousins che ne mette 28,8 a partita. Nei rimbalzi svetta Whiteside dei Miami Heat, con 14,6 a partita, davanti a Drummond e DeAndre Jordan. Infine, per gli assist, testa della classifica per Harden, che ne smazza 11,4 a partita, seguito da Westbrook, a 11,3, con Wall, dei Washington Wizards a 9,3. Il tutto in attesa di una serie di partite importanti, che culmineranno nel primo scontro stagionale tra Cavaliers e Warriors, in programma nel giorno di Natale alla Quicken Loans Arena della città dell’Ohio.