Con una rimonta capolavoro Sassari batte Trento e fa suo l’anticipo dell’undicesima giornata della Lega A di basket con il punteggio finale di 69 a 66. La formazione di coach Pasquini aveva chiuso il primo tempo in ritardo di 12 punti (29-41) rispetto alla Dolomiti Energia, ma le prove maiuscole di Lacey (19 punti) e del neo-acquisto Bell (18 punti) hanno trascinato la squadra sarda verso una vittoria meritata. 22-10 il parziale del terzo quarto con cui la Dinamo ha riportato il punteggio in parità prima di chiudere gli ultimi 10 minuti con uno score di 18 a 15. Con questa vittoria la Dinamo Sassari sale a quota 10 punti e si porta in zona play-off; al contrario la Dolomiti Energia Trento resta ferma a 8 punti e in attesa degli incontri che si disputeranno nella giornata di domani non si schioda dall’undicesima posizione.
Sfida entusiasmante quella tra Sassari e Trento, protagoniste al PalaSerradimigni di un match valido per l’undicesima giornata della Lega A di Basket. Quando siamo giunti all’intervallo è la formazione ospite a trovarsi in vantaggio con un margine di 12 lunghezze (29-41 il risultato dopo i primi due quarti) figlio soprattutto delle prove di Baldi Rossi (9 punti) e Flaccadori (7 punti). Nella Dinamo Sassari a non funzionare, soprattutto nel primo quarto, è la difesa: troppi i 27 punti imbarvati dalla Dolomiti Energia nello spazio dei primi 10 minuti di gara. Uniche note positive finora per la squadra di coach Pasquini la prestazione straripante di Lacey, autore di 17 dei 29 punti complessivi realizzati dai sardi, con 4 su 5 da 2 punti e 3/4 dalla lunga distanza. Il secondo tempo seguirà lo stesso copione del primo o Sassari riuscirà a reagire?
Volto nuovo in Sassari-Trento, che avrà inizio fra pochissimi minuti: la società isolana ha infatti comunicato di aver firmato la guardia trentaquattrenne David Bell, che ha già rilasciato le prime parole dicendosi entusiasta della nuova avventura (“ho sentito buone cose su Sassari e non vedo l’ora di lavorare con i nuovi compagni”). Avrà la maglia numero 5 e arriva dal Phoenix Hagen, squadra che è stata esclusa dalla Bundesliga tedesca per motivi economici: si era fatto notare come quarto miglior marcatore del campionato (18,3 punti) e quinto negli assist. Bell è soprattutto un realizzatore, con la principale arma che è il tiro da 3 punti; una guardia, che però può disimpegnarsi anche come playmaker in certe situazioni. Ha giocato nella NCAA con Montana, dove nel suo anno da sophomore ha messo 17,6 punti conditi da 2,7 assist e il 38,7% da oltre l’arco; con i Phoenix Hagen era alla quarta stagione, un ritorno perchè vi aveva già giocato nella stagione 2010-2011. Tra le esperienze di Bell ricordiamo soprattutto quelle con Reims in Francia e con i Dakota Wizards nella D-League, la lega di sviluppo della NBA. Nel 2011-2012 è stato anche in Olanda (con i GasTerra Flames) e ha fatto ritorno negli Stati Uniti per giocare in CBA e in USBL.
Il precedente più illustre tra Sassari e Trento è sicuramente quello che riguarda la serie playoff che le due squadre giocarono al primo turno (quarti di finale) nella stagione 2014-2015. L’Aquila aveva vinto entrambe le sfide dirette in regular season, dominando al PalaTrento (104-82) e ottenendo un 92-84 al PalaSerradimigni; in virtù di quel 2-0 si prese il quarto posto in classifica (entrambe le squadre chiusero con record 19-11) e dunque il fattore campo nella serie. Lì, la Dinamo iniziò la sua grande cavalcata: perse gara-1 81-70, ma poi fece il colpo esterno in gara-2 (88-79) e controllò la situazione in casa, vincendo rispettivamente 103-78 e 84-80. Trento, rivelazione del campionato (era neopromossa), fu eliminata; Sassari proseguì la corsa e arrivò in finale ribaltando ancora il fattore campo contro l’Olimpia Milano (vincendo al Forum gara-1 e gara-7, dopo aver perso la quinta partita al PalaSerradimigni). Contro la Grissin Bon Reggio Emilia il fattore campo venne rispettato fino a gara-7; nella partita precedente gli emiliani avevano avuto per due volte la palla dello scudetto ma la Dinamo si era salvata dopo tre overtime, e al PalaBigi il 26 giugno 2015 potè festeggiare lo scudetto vincendo 75-73 una gara che aveva iniziato 4-21 al termine del primo quarto e nella quale era entrata nell’ultimo periodo sotto di 7 punti.
Sarà diretta dalla terna arbitrale Mattioli-Baldini-Ranaudo; in programma sabato 10 dicembre alle ore 20:30, apre l’undicesima giornata del campionato di basket Lega A 2016-2017. Le due formazioni arrivano da una sconfitta in campionato e si trovano anche con gli stessi punti in classifica, 8, in un gruppo che comprende cinque formazioni.
Sassari in settimana ha giocato anche un incontro di Champions League, perdendo nel finale di una gara molto combattuta sul campo dello Zielona Gora. Nel campionato invece sconfitta casalinga per la formazione di Buscaglia, contro la capolista Olimpia Milano, mentre la Dinamo Sassari si è arresa a Brindisi nello scontro con il suo ex allenatore Meo Sacchetti.
Questa gara al PalaSerradimigni è veramente lo spartiacque per i sardi di Pasquini, che non stanno rispondendo per quanto si attendeva la società e la piazza. Sassari è anche intervenuta sul mercato, inserendo fin dalla scorsa settimana Gani Lawal, e sembra essere sempre pronta a nuovi inserimenti. Due stagioni dopo quella dello scudetto, i sassaresi vogliono ritornare quanto meno a giocare per i primi posti in classifica, ed ora l’obiettivo più vicino si chiama “final Eight” di Coppa Italia.
Nella partita dello scorso turno, la formazione pugliese ha fatto la voce grossa sin dalla palla a due, ed in pratica la squadra isolana non è mai stata in partita. Dopo aver conquistato il vantaggio già nella prima frazione, l’Enel di coach Sacchetti ha dilagato nel corso della terza frazione, ed è poi riuscita a contenere il tentativo di rientro di Stipcevic e compagni nel quarto conclusivo, cedendo solo una parte del vantaggio acquisito. La squadra di Pasquini ha avuto una giornata storta al tiro ed anche poca profondità, cedendo anche dal punto di vista fisico ad una squadra che era priva anche di Joseph per infortunio.
L’inizio dei pugliesi è a suon di triple ed il vantaggio arriva subito a 12 – 2, per poi proseguire ad aumentare sino al 27 – 13 con il quale si chiude la prima frazione. Secondo quarto con un timido risveglio dei sardi che contengono i tentativi di allungo di Brindisi ed al riposo vanno sul – 13. Il terzo quarto è quello che spacca la gara e Brindisi lo inizia con un 13 – 0 mentre la formazione di Pasquini sembra essere rimasta negli spogliatoi. Dopo il 56 – 28 arriva il primo canestro nel quarto dei sardi, ma ormai la partita ha preso la via dei pugliesi che chiudono a + 22 la terza frazione e nella quarta si limitano a controllare una Dinamo Sassari che a fine gara avrà Johnson Odom con 16, e Lawal con 14, in doppia cifra.
La Dolomiti Energia non ha potuto far niente contro una Olimpia Milano che ha messo sul parquet trentino tutta la sua voglia di primeggiare, abbinata a potenza fisica e tecnica che in Italia non possiede nessun’altra squadra. Alla fine Milano vince 74-92, mentre Trento che era partita cercando di tenere un ritmo alto, si deve arrendere quando svanisce l’effetto sorpresa cercato da coach Buscaglia.
La Dolomiti Energia ha cercato di reagire, spinta anche dal proprio pubblico, specialmente nella terza frazione, ma Milano ha spento i sogni di rimonta, difendendo bene specialmente sul tiro da fuori, con i trentini che non sono quasi mai riusciti a sfruttare il tiro da oltre l’arco, che invece è una delle caratteristiche principali del gioco voluto dal loro coach. Per Trento prova impalpabile di Jefferson, stretto nella morsa dei lunghi avversari e capace di segnare solo 1 punto, mentre bene sono andati gli italiani Baldi Rossi e Flaccadori, ultimi ad arrendersi, ed in doppia cifra come Hogue e Lighty.
Al Palaserradimigni, coach Pasquini sceglie per la sua Dinamo un quintetto base nel quale Johnson Odom e Lacey svolgono i compiti di play e guardia, con Josh carter in ala piccola e Lawal ad affiancare Svanovic sottocanestro dopo la buona gara giocata all’esordio. Per Trento coach Buscaglia non dovrebbe cambiare la sua scelta di domenica scorsa affidandosi ancora ad un quintetto senza Jefferson, con Craft, Lighty e Flaccadori a giocare da esterni e Hogue con Baldi Rossi sottocanestro.