Carlo Recalcati si è dimesso e di conseguenza non è più l’allenatore della Fiat Torino, che sta vivendo un inizio di 2018 sportivamente drammatico: dopo la sconfitta contro Avellino, quinto rovescio consecutivo per Torino, Recalcati si è dimesso nemmeno un mese dopo l’inizio della sua esperienza sulla panchina della Auxilium, che lo aveva ingaggiato il 16 gennaio in sostituzione di Luca Banchi, che si era a sua volta dimesso a causa di divergenze con la società aprendo una crisi che nel corso di queste settimane si è acuita sempre di più. Le motivazioni di Recalcati sarebbero le stesse che avevano già portato all’addio di Banchi, ossia le ingerenze della proprietà nelle questioni tecniche. Al PalaRuffini ieri sera il pubblico si è schierato in modo chiaro, contestando la società e in particolare il vicepresidente Francesco Forni (figlio del patron Antonio Forni), oggetto di pesanti accuse da parte della tifoseria. Di certo qualcosa si è rotto a Torino e questo è un vero peccato, perché la stagione si stava mettendo bene sia in campionato sia in Eurocup mentre ora la strada è tutta in salita nelle varie competizioni in cui l’Auxilium è impegnata.
DIMISSIONI RECALCATI: AL SUO POSTO IL VICE GALBIATI
Impraticabile l’ingaggio di un terzo allenatore, la scelta è indirizzata verso Paolo Galbiati, in questa stagione assistente prima di Banchi e poi di Recalcati. A soli 33 anni, il ruolo di primo allenatore non sarà facile per lui, anche perché l’inizio è tremendo: mercoledì sera la partita contro lo Zenit San Pietroburgo che sarà un dentro o fuori in Eurocup (bisogna vincere ribaltando pure la differenza canestri), domenica partita da vincere a ogni costo in campionato a Pesaro per frenare il crollo che potrebbe mettere a rischio la presenza nei playoff e settimana prossima la Final Eight di Coppa Italia, alla quale Torino si era qualificata in modo autorevole ma che adesso la Fiat affronta in un momento ben difficile, con la prospettiva di una difficile partita già nei quarti contro Venezia.