Curiosando nelle pagelle di Italia Liechtenstein, ecco che i giudizi sugli azzurri sono tutti mediamente positivi, pur tenendo presente che ovviamente il livello dell’avversario molto modesto rendeva prevedibile l’esito di una larga vittoria. Due citazioni speciali però vanno fatte per Moise Kean e Leonardo Pavoletti. Il giovanissimo talento della Juventus segna ancora: farlo con il Liechtenstein non sarà un’impresa, ma siamo a quota due gol in tre presenze con la maglia della Nazionale maggiore per un ragazzo classe 2000 e questo basta e avanza per lodare Kean in modo speciale. Quanto a Pavoletti, ha segnato dopo quattro minuti dal suo esordio con la maglia dell’Italia: difficile chiedere di più, il c.t. Mancini così adesso sa che, quando avrà bisogno di un numero 9 “vecchio stile” potrà senza dubbio fare affidamento sull’attaccante del Cagliari. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
PAGELLE ITALIA LIECHTENSTEIN (6-0)
Andiamo a leggere le pagelle di Italia Liechtenstein, partita valida per le qualificazioni agli Europei 2020: è finita 6-0 allo stadio Ennio Tardini, e così gli Azzurri restano al comando del gruppo J sistemando la loro differenza reti e prendendosi anche due punti di vantaggio su Bosnia e Grecia, che hanno pareggiato a Zenica. Roberto Mancini ha cambiato tanti elementi rispetto alla vittoria contro la Finlandia, ma la nazionale ha reagito bene: nel primo tempo sono arrivati i gol di Stefano Sensi, di Marco Verratti e di Fabio Quagliarella, che con la doppietta maturata dal dischetto è diventato il più anziano marcatore nella storia dell’Italia ed è tornato al gol dopo quasi dieci anni. Nel secondo tempo Roberto Mancini ha mandato in campo anche Zaniolo, ma è stato Moise Kean a timbrare il quinto gol confermando il suo grande momento e una media reti spaventosa. Poi sono arrivati due esordi: quello di Leonardo Pavoletti, che l’ha bagnato subito con il gol, e quello di Armando Izzo. Ora andiamo a leggere, nel dettaglio delle pagelle di Italia Liechtenstein, i giudizi a tutti i calciatori della nostra nazionale che sono stati impiegati al Tardini.
PAGELLE ITALIA LIECHTENSTEIN: I VOTI DEGLI AZZURRI
SIRIGU SV Mai impegnato, come era nelle previsioni della vigilia: 90 minuti da spettatore non pagante, mette comunque a referto un’ulteriore presenza in nazionale con tanto di clean sheet. Al netto dell’avversario, comunque una soddisfazione.
G. MANCINI 6,5 Esordio in azzurro con maglia da titolare: terzino destro solo in partenza, in realtà fa il terzo centrale. Personalità e autorità, come se fosse una partita dell’Atalanta: si muove quasi da mezzala quando manda in gol Pavoletti. Alternativa utilissima per la difesa, il suo omonimo lo sa.
BONUCCI 6 Serata di assoluta tranquillità: qualche intervento di ordinaria amministrazione, impostazione senza affanni, una sostituzione accompagnata da qualche fischio coperto immediatamente dagli applausi, cui risponde.
(79’ IZZO SV La soddisfazione dell’esordio, anche se in una partita archiviata: avrà eventualmente altre occasioni per lasciare il segno su questa nazionale)
A. ROMAGNOLI 6,5 Pochissimo lavoro dietro, e allora nel secondo tempo si sgancia più volte per impostare cercare il gol: ha sul sinistro un pallone d’oro che andrebbe solo spinto in porta, ma manca il bersaglio. Prestazione che conferma quanto sia prezioso per questo gruppo, Chiellini è avvisato…
SPINAZZOLA 7 Giganteggia a sinistra: trottola impazzita e inesauribile che crea sempre superiorità numerica e pericoli. Raggiunge il fondo con estrema facilità ed è il migliore dell’Italia, o comunque tra i migliori: con Biraghi, a sinistra sarà una bella lotta.
SENSI 6,5 Segna il primo gol azzurro della serata, e domina nel primo tempo; nella ripresa però cala come tutto il centrocampo, si vede meno e ha sulla coscienza due errori di mira. Resta comunque una prova abbondantemente sopra la sufficienza, e una bella risposta in vista delle prossime partite.
JORGINHO 5,5 Non il miglior Jorginho della stagione: non garantisce la consueta regia in mezzo al campo, tende a scomparire e lascia che sia più che altro Sensi a gestire la manovra. Non a caso è il giocatore che Mancini sostituisce per primo; resta comunque un pilastro di questa nazionale.
(57’ ZANIOLO 6 Pronti via, è subito protagonista con due occasioni potenziali: quanto fatto con la Roma gli ha dato grande fiducia, le qualità c’erano già e per il futuro sarà un elemento importante di questa giovane nazionale)
VERRATTI 6,5 Gran primo tempo, timbrato da un bellissimo gol nel quale dimostra qualità ma anche caparbietà nel recuperare palla con un contrasto di forza. Apre da protagonista il secondo tempo, poi visto il risultato abbassa ritmi e baricentro.
POLITANO 6 Inizia con la consueta spinta sulla destra, ogni tanto scambia la fascia con Kean e prova subito a segnare con il consueto taglio del campo alla ricerca del sinistro; cala decisamente alla distanza e nel secondo tempo non si vede quasi mai.
QUAGLIARELLA 6,5 Amatissimo e applauditissimo dal pubblico del Tardini, e da tutta Italia: doppietta su rigore e ritorno al gol in azzurro dopo quasi 10 anni. Un’altra grande tappa in una stagione straordinaria, di questo passo un posto agli Europei (se ci arriveremo) potrebbe starci età permettendo.
(72’ PAVOLETTI 7 Esordio in nazionale e gol dopo appena quattro minuti: sinceramente non poteva sperare in una serata migliore, si candida ad avere più spazio nei prossimi impegni facendo quello che sa fare meglio, ovvero mettere la palla in porta)
KEAN 7 Tre partite in nazionale, due gol: continua il suo splendido momento, questa Italia targata Mancini potrebbe realmente diventare “sua”. Gioca ancora da esterno, e anche allargato dimostra di essere una furia: se c’era bisogno di una conferma, è arrivata sul terreno del Tardini.
ALL. MANCINI 6,5 Ci aspettavamo un’Italia dominante e vincente, ma la prestazione nell’insieme conforta: quinta partita consecutiva senza subire gol, altri tre giocatori all’esordio, l’esplosione di Kean e la rinascita di Quagliarella tra i tanti motivi per cui sorridere.
ITALIA LIECHTENSTEIN: LE PAGELLE DEL PRIMO TEMPO
Ecco le pagelle di Italia Liechtenstein per il primo tempo: è 4-0 a favore degli Azzurri nella prima frazione della partita valida per le qualificazioni agli Europei 2020. I gol portano la firma di Stefano Sensi, Marco Verratti (6,5) e Fabio Quagliarella (6,5) che diventa il marcatore più anziano nella storia della nostra nazionale e spezza un digiuno durato quasi dieci anni. Italia autoritaria fin dai primi minuti: con Politano (6) e Spinazzola (7) che corrono lungo le corsie laterali l’azione azzurra è tambureggiante, Sensi giganteggia in mezzo al campo e nelle retrovie Bonucci (6) e Alessio Romagnoli (6) danno fiducia a un Gianluca Mancini (6,5) che non mostra timori reverenziali. Dopo il colpo di testa vincente di Sensi, l’Italia trova il raddoppio con un tiro di Verratti sul secondo palo al termine di un’azione caparbia; il tris lo firma Quagliarella su calcio di rigore, tutta l’Italia gioca bene con Kean (6,5) che prova a strappare creando superiorità numerica e sembra di fatto avere in mano le chiavi dell’attacco (nel finale di primo tempo centra anche la traversa), mentre Sirigu (sv) è inoperoso. Dalla rete di Quagliarella la partita diventa una sorta di allenamento, ma c’è ancora il tempo di un altro rigore: Jorginho lascia anche questo a Quagliarella, che non sbaglia per la doppietta personale.
PAGELLE ITALIA LIECHTENSTEIN: I VOTI DEL PRIMO TEMPO
VOTO ITALIA 6,5: considerato l’avversario, la prestazione è buona ma non si può considerare eccellente. Se non altro vengono confermati i progressi nel ciclo di Roberto Mancini, tutti danno il loro contributo e gli automatismi sembrano già essere stati trovati, soprattutto in certe zone del campo. MIGLIORE ITALIA: SENSI 7 Aveva già iniziato con piglio autoritario calandosi nel ruolo che è di Barella: il gol è una perla che conferma la sua prestazione, si prende il centrocampo e il suo voto non è più alto perché sbaglia due gol che apparivano semplici. PEGGIORE ITALIA: JORGINHO 5,5 Non il solito regista cui siamo abituati: leggermente impreciso e poco nel vivo della manovra, sembra lasciare lo scettro a Sensi e Verratti e si accontenta di giochicchiare senza mai accendere la luce. Potrebbe essere lui il primo cambio di Mancini, staremo a vedere.