I duri scontri in piazza nel Bahrain, che hanno portato anche a 5 morti nella notte di giovedì, mettono a repentaglio il primo gran premio dell’anno in Formula 1. Tra martedì e mercoledì, infatti, si deciderà se la gara inaugurale del campionato del mondo potrà essere disputato il prossimo 13 marzo oppure no.
Intanto la Gp2 Asia Race, prevista per oggi, è stata annullata. L’annuncio della possibilità che il Gp del Bahrain venga annullato lo ha dato ieri Bernie Ecclestone, detentore dei diritti commerciali e grande regista del campionato. Già nella giornata di oggi, però, la commissione della Fota prenderà una decisione a Montmelò sui test pre-gara che si dovrebbero effettuare tra il 3 e il 6 marzo.
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L’idea di Ecclestone è di recuperare la gara del Bahrain più avanti. Ma il patto della Concordia e gli accordi con le tv prevede anche un Mondiale con un numero di corse più ristretto. Ad arrabbiarsi, dunque, più che scuderie e piloti, sarebbero gli organizzatori locali. Quando la situazione nel paese si sarà calmata, saranno loro a reclamare il recupero del gran premio. Altrimenti, sarà scontata una causa per risarcimento danni intentata alla Fia. Ecco perché Jean Todt si mantiene ancora prudente.