Il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone passerà alla storia per le cinque gomme esplose: si comincia con Lewis Hamilton che così si gioca le speranze di vincere in casa, poi è il turno di Felipe Massa costretto così ad una doppia rimonta e si prosegue con Jean-Eric Vergne per finire con Sergio Perez ed Esteban Gutierrez. Così inevitabilmente finisce sul banco degli imputati la Pirelli, anche se bisogna dire subito che questa situazione assurda si è creata nel corso dei mesi con il “contributo” fondamentale della Fia e delle scuderie. Ricordiamo infatti che tutto iniziò con la volontà della Federazione di avere pneumatici che si degradassero più in fretta, per aumentare così il numero dei pit-stop e dei sorpassi. Si è passati così da alcuni casi simili a quelli di ieri (tuttavia mai più di due in una singola gara fino a ieri) e naturalmente dal caso del test segreto della Mercedes, con annessa sentenza molto mite che ha indignato molte altre scuderie. Silverstone segnerà però un punto di svolta, perché a questo punto è evidente che così non si potrà andare avanti: la Fia ha invitato i vertici della Pirelli a partecipare alla Commissione Sportiva che si terrà mercoledì. L’azienda milanese punta ad avere più test, ma sul breve periodo bisognerà agire per evitare che fra sei giorni al Nurburgring si ripeta una situazione simile, anche se il circuito tedesco non è esigente come quello inglese con le gomme. Al momento si sa solo che il problema è stato individuato alla spalla del pneumatico (quattro volte su cinque si è trattato della gomma posteriore sinistra). I diretti protagonisti dei guai di ieri sono stati molto chiari: Hamilton ha detto “Solo quando qualcuno finirà in ospedale, allora si farà qualcosa”, Massa ha aggiunto “Il nostro sport è rischioso e deve esserci sicurezza, non importa se le gomme favoriscono questa o quella squadra, la Fia deve intervenire”. Si annunciano però scintille, perché la questione non è solo tecnica, bensì anche politica. Bisogna però intervenire, altrimenti ci sarà il rischio di vivere un Mondiale in cui si parli più di gomme e processi (e magari di incidenti con gravi conseguenze) che non di gare, classifiche e sorpassi. Forse la soluzione migliore sarebbe se la Pirelli fosse lasciata libera di agire nel modo migliore per tornare ad avere coperture affidabili: glielo permetteranno? (Mauro Mantegazza)