E’ andata bene a Fernando Alonso: sotto investigazione per uso improprio del DRS nel corso del Gran Premio di Ungheria, il pilota spagnolo della Ferrari è stato sì riconosciuto colpevole del fatto, ma la punizione che ne è scaturita riguarda esclusivamente una multa, pari a 15.000 euro. Nessuna penalizzazione in termini di punti o posizioni nell’ordine di arrivo nel Gran Premio: magra consolazione, perchè il quinto posto ottenuto oggi all’Hungaroring allunga il divario tra lui e Sebastian Vettel a 39 punti, e ora di mezzo c’è anche Kimi Raikkonen. Si torna in pista a fine agosto, a Spa: l’augurio è che la Rossa sia tornata competitiva per la vittoria.
Potrebbe finire con una beffa il difficile weekend della Ferrari e di Fernando Alonso: è di poco fa una comunicazione da parte della FIA che dice come il pilota spagnolo sia sotto investigazione per uso improprio del , in ben tre occasioni. Per Alonso una storia che si ripete, pur con particolari diversi: in Bahrain il dispositivo si era rotto, impedendogli quindi di essere competitivo nei sorpassi. Ricordiamo infatti che il DRS è l’acronimo per Drag Reduction System, ovvero un sistema che riduce la resistenza aerodinamica e quindi permette di acquisire velocità extra quando si effettuano sorpassi. La beffa sta proprio in questo: oggi Alonso non ne ha tecnicamente usufruito, visto che la sua gara è stata non solo di rincorsa ma anche di impotenza, e si sarebbe chiusa anche con il sesto posto se Romain Grosjean non avesse dovuto scontare un drive through per aver tagliato la chicane dopo il sorpasso ai danni di Jenson Button. Tuttavia, le regole sono regole; e impongono tra le altre cose di non poter attivare il dispositivo se non quando il pilota si trovi a meno di un secondo da chi lo precede, distacco calcolato dopo il Detection Point. In attesa di conoscere il suo destino, Alonso ha così descritto il Gran Premio di Ungheria ai microfoni di Sky Sport: “Già venerdi non avevamo avuto dei buoni long run, e i dubbi che avevamo sul passo gara sono stati confermati. Dicevamo che il quinto posto sarebbe stato un miracolo: oggi abbiamo dimostrato che non era la nostra posizione, eravamo troppo lenti rispetto a tutti o quasi. Ma penso una cosa”, ha poi detto con ottimismo lo spagnolo, “siamo quinti e settimi invece che settimi e ottavi, con almeno tre macchine più veloci di noi. Perciò, abbiamo fatto ancor più del nostro potenziale”. Sul futuro, Alonso si dice comunque fiducioso, perchè “da quattro anni paghiamo mezzo secondo o un secondo dal leader, e poi lottiamo sempre fino all’ultima gara; non vedo perchè dovrebbe essere diverso stavolta. Ora la pausa lunga ci consentirà di lavorare giorno e notte sul simulatore, sull’aerodinamica, sui pezzi nuovi. Se vinciamo quattro gare di fila, come dicevamo al Nurburgring, i distacchi scendono rapidamente. E’ quello il nostro obiettivo”. Il problema è che tra il dirlo e il farlo ci sono in mezzo quelle macchine più veloci…