Si è appena dimesso dal ruolo di team principal della Ferrari: gli scarsi risultati della squadra hanno “chiamato” questa scelta forte e magari anche di polso. Al suo posto, per chiudere la stagione, ci sarà come sappiamo Marco Mattiacci, in realtà una figura amministrativa che on si è quasi mai occupato di corse; Luca di Montezemolo lo ha voluto per guidare la Rossa dal muretto e così sarà per il 2014. Ma si fanno già tanti nomi per la successione: il più suggestivo è forse quello di Ross Brawn, che ha legato il suo nome ai grand i successi di Michael Schumacher (due titoli mondiali alla Benetton, cinque alla Ferrari) e poi ha vinto il Mondiale con Jenson Button e la scuderia che portava il suo nome. Esaurito il contratto con la Mercedes, che nel frattempo aveva “inglobato” la BrawnGP, è rimasto per il momento è senza lavoro e un suo ritorno a Maranello sarebbe di grande impatto, anche a livello mediatico oltre che per le comprovate capacità. Ma ci sono altri due nomi: quello di Gerhard Berger, ex pilota austriaco che in Ferrari ha corso tra il 1987 e il 1989 (quattro vittorie) e tra il 1993 e il 1995 (una sola vittoria, in Germania nel 1994, con altri 13 podi) ed è ora consulente di Bruno Senna, il nipote dell’ex compagno di squadra in McLaren Ayrton; e quello, forse il principale candidato, di Bob Bell, direttore tecnico della Mercedes che terminerà il rapporto con la casa tedesca a fine stagione come avevamo già riportato. Per il momento nessuna certezza, solo qualche indiscrezione: c’è tempo per decidere, ma è anche vero che sarebbe bene arrivare all’avvinarsi del 2015 con le idee ben chiare.
Nel giorno delle clamorose dimissioni di Stefano Domenicali dalla direzione della Ferrari, ruolo nel quale sarà sostituito da Marco Mattiacci, ecco che pure la Mercedes, dominatrice della prima parte della stagione della Formula 1, ha comunicato una importante novità: il direttore tecnico Bob Bell lascerà il suo incarico al termine della stagione. Le sue mansioni saranno assunte da Paddy Lowe, già direttore tecnico esecutivo della scuderia di Stoccarda, che vede così rafforzata la propria posizione all’interno del team. Secondo la nota ufficiale diffusa dalla stessa Mercedes, Bell lascia con l’intenzione di cercare “nuove sfide”. Si tratta di un nuovo passo nella riorganizzazione interna, che ha già visto crescere il ruolo sia di Lowe sia di Toto Wolff: su una cosa non ci sono dubbi, i risultati stanno dando ragione alla Mercedes, visti i recenti successi di Nico Rosberg e Lewis Hamilton nelle prime tre gare di questo Mondiale che le ‘frecce d’argento’ hanno la serissima intenzione di dominare dall’inizio alla fine.
La notizia del giorno in Formula 1 sono state le dimissioni di Stefano Domenicali dalla direzione della Gestione Sportiva della Ferrari. L’ormai ex team principal della scuderia ha voluto salutare così l’azienda della quale ha fatto parte per ben 23 anni: “Ci sono particolari momenti nella vita professionale di ognuno di noi, in cui ci vuole il coraggio di prendere decisioni difficili e anche molto sofferte. E’ ora di attuare un cambiamento importante. Da capo, mi assumo la responsabilità – come ho sempre fatto – della situazione che stiamo vivendo. Si tratta di una scelta presa con la volontà di fare qualcosa per dare una scossa al nostro ambiente e per il bene di questo gruppo, a cui sono molto legato. Ringrazio di cuore tutte le donne e gli uomini della squadra, i piloti e i partner per il magnifico rapporto avuto in questi anni. A tutti auguro che presto si possa tornare ai livelli che la Ferrari merita. Infine, vorrei fare l’ultimo ringraziamento al nostro Presidente per avermi sempre sostenuto e un saluto a tutti i tifosi con il rammarico di non aver raccolto quanto duramente seminato in questi anni”.
Le dimissioni di Stefano Domenicali hanno fatto molto rumore nel mondo della Formula 1, come è normale che sia quando si dimette il direttore della Gestione Sportiva della Ferrari. Domenicali era da tempo nel mirino della critica, anche se i risultati di Maranello negli ultimi anni non sono stati del tutto negativi e se naturalmente il gap tecnico che attualmente separa la Rossa dalla Mercedes non potrà essere recuperato solo con una scossa psicologica, come può invece avvenire nel calcio con un cambio di allenatore. Per fare il bilancio degli ultimi anni della Ferrari, ci siano affidati ad un dirigente di grande esperienza nel mondo dell’automobilismo come Cesare Fiorio. Per sapere cosa ci ha detto, clicca qui per l’intervista esclusiva.
Oggi è stata una giornata importante per la Ferrari, con le dimissioni di Stefano Domenicali, che si fa da parte dalla direzione della Gestione Sportiva dopo alcune stagioni deludenti per la Rossa in Formula 1. La gloriosa scuderia di Maranello cerca ora una svolta, affidando la guida della cosiddetta ‘Ges’ al nuovo team principal: si chiama Marco Mattiacci, lavorava già per il Cavallino Rampante ma non nel settore sportivo. Per conoscerlo meglio, clicca qui per leggere la scheda su Marco Mattiacci.
Arrivano le prime reazioni ufficiali alle dimissioni dell’ormai ex team principal della Ferrari F1, Stefano Domenicali. A parlare è il grande capo in persona, il numero uno della supercar di Maranello Luca Cordero di Montezemolo. Il presidente della Rossa ha voluto congedare Domenicali nel migliore dei modi: «Ringrazio Domenicali non solo per il costante contributo e impegno, ma per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anche oggi anteponendo l’interesse della Ferrari al proprio. Ho stima e affetto per lui, che ho visto crescere professionalmente in questi 23 anni di lavoro insieme e per questo gli auguro ogni successo. Voglio anche augurare buon lavoro a Marco Mattiacci, manager di valore che ha accettato con entusiasmo questa sfida». Ricordiamo che Domenicali era in Ferrari da ben 23 anni, e dalla fine del 2007 era a capo della ‘Ges’. Negli ultimi sette anni, sotto la sua guida, il bolide di Formula 1 ha ottenuto solo un successo, il titolo costruttori nel 2008. Molti invece i successi svaniti sul gong, come ad esempio il titolo piloti sempre nel 2008 con Massa, ma anche i due Mondiali persi da Alonso sul filo di lana sia nel 2010 quanto nel 2012. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’inizio di stagione 2014 davvero deludente per la Ferrari, troppo lenta rispetto alle pretendenti al titolo.
Adesso è ufficiale: Stefano Domenicali si è dimesso dalla direzione della Gestione Sportiva della Ferrari, e dunque non è più il team principal della scuderia in Formula 1. Al suo posto arriverà Marco Mattiacci, attuale presidente e amministratore delegato di Ferrari Nord America. Per Domenicali finisce così una carriera molto lunga a Maranello: dopo avere ricoperto diversi incarichi, nel 2008 era arrivato alla guida della Ges, ma in questi anni le delusioni sono state più delle gioie, fino alle dimissioni di oggi.
Non sarebbe più il team principal della Ferrari. Il capo della Gestione Sportiva della scuderia di Maranello avrebbe rassegnato oggi le dimissioni, anche se dalla Ferrari non sono ancora arrivate fino a questo momento conferme ufficiali. Una decisione che era nell’aria, perché in qualche modo era stata preannunciata dallo stesso presidente Luca di Montezemolo, intervenuto venerdì scorso a Maranello alla presentazione dei nuovi spazi del museo Ferrari. “Lavoreremo giorno e notte per migliorarci e prenderemo le decisioni che dobbiamo prendere”, era stata la sibillina dichiarazione del presidente. La crisi di risultati e prestazioni in pista, già deludenti l’anno scorso e ancora peggiori quest’anno, in un inizio di Mondiale 2014 a dir poco difficile per i piloti Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, faceva dunque pensare ad una scossa, che oggi dovrebbe essere definitivamente arrivata. Al posto di Domenicali come nuovo capo della Ges, e quindi anche come team principal in Formula 1, si parla di Marco Mattiacci, attuale presidente e amministratore delegato di Ferrari Nord America.