E’ terminata la due giorni di test della Formula 1 in Catalogna, sul circuito di Barcellona. Il prossimo gran premio è in programma a Montecarlo il 25 maggio: il campione del mondo in carica Sebastian Vettel cercherà di ridurre il distacco dalle scatenate Mercedes, che attualmente occupano primo (Lewis Hamilton, 100 punti) e secondo posto (Nico Rosberg a 97). Il quattro volte iridato si trova in quarta posizione nella classifica piloti, dietro il ferrarista Alonso con 45 punti; nel frattempo ha tracciato un bilancio delle prove svolte a Barcellona: “I problemi di ieri (martedì 13 maggio, ndr) ci hanno fatto un pò ritardare questa mattina, ma il pomeriggio è stato produttivo e abbiamo fatto molti giri, cosa che si può considerare positiva. Abbiamo usato le stesse gomme dell’ultimo fine settimana, vogliamo cercare di capire meglio la macchina e in questo senso penso che abbiamo imparato molto, per questo posso dire che sono stati due giorni utili anche se non perfetti“. Ha parlato anche il coordinatore degli ingegneri Red Bull, Andy Damerun: “E’ chiaro che non è il massimo avere un problema che ti porta via tempo due giorni su due, ma il problema era tale da non poter presentare una macchina pronta prima di questa mattina. Siamo riusciti a fare solo un paio di giri prima di pranzo, per verificare il feeling di Sebastian con la macchina; ma la vettura non lo soddisfava ancora del tutto e quindi abbiamo ottimizzato un altro paio di aspetti durante la pausa pranzo. Nel pomeriggio abbiamo avuto una sessione abbastanza produttiva“.
Cinque gare, cinque pole position, cinque vittorie e quattro doppiette. L’unica volta in cui le Mercedes non sono arrivate in parata al traguardo di questi primi Gran Premi di Formula 1, nell’esordio 2014 in Australia, è stato perchè dopo pochi giri Lewis Hamilton è stato fermato dal suo team per preservare la power unit. Un dominio: il britannico ha vinto le ultime quattro corse con annessa pole position, è balzato in testa al Mondiale e Nico Rosberg, sempre secondo tranne a Melbourne quando ha vinto, insegue a quota 97 che sono 49 in più di quelli raccolti da Fernando Alonso, terzo. Un massacro vero che il pilota spagnolo della Ferrari non ha potuto fare altro che ammettere. “Stanno facendo un altro campionato. Vincono davanti a tutti, non stressano la macchina e non fanno errori” ha detto Alonso, come riportato dal Corriere dello Sport. Il numero 14 del Cavallino ha affermato chiaro e tondo che l’unico compito per le altre scuderie è quello di “cercare di non finire a un minuto da loro e complicare la vita delle Frecce d’Argento”. Già, ma come si fa? La Ferrari di oggi non è esattamente una macchina che se la giochi sul serio; lo spagnolo ci vede lati positivi (“siamo terzi nei costruttori e nel Mondiale piloti, quindi primi o secondi possiamo arrivare se togliamo le Mercedes, e io sono stato vicino al campione del mondo nel 2010 e 2012”) ma la verità che la Rossa ha iniziato male anche questa stagione, centrando finora un solo podio (in Cina, con Fernando terzo) e per il resto si è difesa come ha potuto, a volte senza riuscirci come accaduto domenica in Spagna, dove lo scorso anno Alonso aveva vinto quella che resta l’unica gara chiusa con il primo posto. “Siamo stati doppiati a Montmelò, abbiamo fatto nono e decimo in Bahrain, non siamo da prima fila“ ha ammesso il pilota iberico; “per i secondi o i terzi non sono previsti premi, e il gap in termini di performance e punti è enorme”. Eppure ha ragione lui: bisogna provare a stare lì, giocarsela ogni volta, migliorare magari di qualche posizione sulla griglia di partenza, perchè le stagioni passate dimostrano che le gerarchie possono essere sovvertite, come accaduto nel 2012 quando, purtroppo, la Red Bull sembrava in grossa difficoltà e poi è riuscita incredibilmente a recuperare prendendosi il titolo con Sebastian Vettel. Oggi, a vedere queste Mercedes, l’eventualità sembra difficile, eppure mai dire mai.