Sul numero di oggi della Gazzetta dello Sport si può leggere una lunga intervista a Bernie Ecclestone, che a 84 anni – e nonostante problemi giudiziari – resta il boss indiscusso della Formula 1. In primo piano il futuro di Monza, che appare davvero a rischio: “La situazione non è buona. Non credo che faremo un altro contratto, il vecchio è stato un disastro per noi dal punto di vista commerciale. Dopo il 2016 bye bye. Al suo posto il Mugello? Non ho ricevuto alcuna proposta”. Insomma, il futuro del Gran Premio d’Italia è tutto da definire, in uno sport che è soprattutto business, anche se Zeltweg ha dimostrato che la passione resta viva soprattutto sugli storici circuiti europei. Ecclestone però è molto chiaro in proposito: “Le cose stanno cambiando, in Cina la gente arriva e le audience fanno spavento. Serve seminare per avere un futuro in un mondo che non è più quello di 30-40 anni fa”. Da noi invece l’audience fa spavento, ma in senso negativo. Ecclestone fa presente che il problema è più italiano che del resto d’Europa, e aggiunge: “Se la Ferrari iniziasse a piazzarsi prima e seconda in qualifica e gara…”. Invece è la Mercedes a dominare: “Dico Rosberg per il Mondiale. Parla tedesco”. Senza dimenticare Vettel: “Non ha fatto vincere nessuno per quattro anni, è più veloce di chiunque altro. Quando la Ferrari avrà una macchina veloce, sarà una bella opzione per Sebastian. Lui deve andare dove c’è l’auto migliore”. Magari se a Maranello arrivasse Newey… “Non ha nessuna intenzione di trasferirsi in Italia – taglia corto Ecclestone –. Sta bene in Inghilterra, è a suo agio in Red Bull e credo si dedicherà all’America’s Cup”. Meglio pensare a chi c’è già, cioè il nuovo team principal Mattiacci, per il quale Ecclestone si lancia in un paragone importante: “Mi ha fatto una buona impressione, mi sembra che sia uno che impari in fretta. In questo mi ricorda Briatore, che non aveva esperienza nei Gp ma riuscì in breve a scegliere la gente giusta”. Resta il problema che la Formula 1 attuale non piace molto, nemmeno allo stesso boss: “Le gare a volte sono interessanti, a volte no ed è così da sempre, ma non sopporto l’assenza di rumore. Siamo sicuri che questa mancanza vada bene a chi viene ai Gp perché è il futuro? Comunque la Formula 1 è fatta soprattutto da uomini, eroi del volante che caratterizzano l’attenzione. I piloti devono fare di più, invece sono costretti a firmare contratti in cui i team li possono controllare ogni istante del giorno e perdono spontaneità e freschezza. Dovrebbero essere liberi di parlare senza freni con la stampa e col pubblico”. Altro problema sono i piccoli team senza soldi. Ecclestone è netto su questo punto:
“Devono fermarsi. Se non hai le finanze chiudi. Io sono pronto a una Formula 1 di otto squadre con tre macchine ciascuna. E’ meglio vedere una terza Ferrari o una Caterham?”. Infine, il processo: “Aspetto la sentenza, vado in tribunale in Germania due volte alla settimana. Non prendo le pillole per dormire, accetto la vita com’è. Non ho fatto nulla di sbagliato, ho fiducia”.