A Melbourne è protagonista anche il grande assente: a seguito dell’ormai noto incidente non c’è Fernando Alonso, che avrebbe dovuto fare il suo debutto sul rinato binomio McLaren-Honda nel Gran Premio d’Australia in programma domenica, prima gara della nuova stagione di Formula 1. Si parla ancora molto di quanto è successo nei test di Barcellona, anche perché oggi è arrivata un’importante ammissione da parte di Ron Dennis, il boss della scuderia inglese: “Ho sbagliato a negare la gravità di Fernando. Non è stata la mia miglior performance, volevo essere apertamente onesto e non ci sono riuscito. Il mio obiettivo è cercare di esserlo il più possibile in futuro”. A proposito di futuro, tutti vogliono sapere se l’ex pilota Ferrari sarà protagonista fra due settimane a Sepang: “Ci sono diverse complicazioni in seguito a una commozione cerebrale, difficile quantificarle, non è il mio campo. Non lo deciderò io ma per quello che posso saperne Fernando sarà in Malesia. Ho tutte le ragioni per credere che sarà così. Ho parlato con lui, ha detto che vuole correre là e spero che possa farlo, ma spetta a lui non a me deciderlo. Ora abbiamo una montagna a scalare. E siamo in procinto di farlo, saremo là dove dovremmo essere”. Non solo le condizioni di salute di Alonso però erano state argomento di discussione. Per quanto riguarda la causa dell’impatto, la McLaren aveva dato la colpa al vento, ma il presidente della Fia Jean Todt va all’attacco anche su questo versante: “È tutto falso, tutto ciò che leggete sono falsità, finora non abbiamo una spiegazione chiara dell’accaduto perché gli esperti stanno ancora cercando di trovarla. Abbiamo bisogno di pazienza per capire cosa sia realmente accaduto”. Arriveranno novità significative dall’inchiesta della Fia?