La partenza è stata il momento decisivo del Gp Cina 2015 di Shanghai, come spesso succede in Formula 1. Infatti fin dai primi metri è cominciata la fuga verso la vittoria di Lewis Hamilton, che è riuscito a tenere dietro il compagno di squadra Nico Rosberg spostandosi subito con decisione per tenere la traiettoria migliore: sarà l’inizio della sinfonia Mercedes. Dietro le due Frecce d’Argento, Sebastian Vettel tiene la terza posizione che conserverà fin sul traguardo dando un altro podio alla Ferrari, ma l’exploit è firmato da Kimi Raikkonen, che nel giro di poche curve sale dalla sesta posizione di partenza alla quarta superando le due Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas regalandoci i momenti più emozionanti dell’intera gara. Le posizioni dei migliori non cambieranno più…
Il Gran Premio di Cina a Shanghai è stato il terzo appuntamento stagionale del circus della Formula 1, e tanta era la curiosità, su come la Mercedes riuscisse a rispondere all’ultima vittoria della Ferrari di Vettel a Sepang di due settimane fa che ha messo sull’avviso la casa di Stoccarda, che però si ritrova a correre su un circuito che il suo pilota di punta, Lewis Hamilton, ama particolarmente. Proprio l’inglese ha vinto davanti al compagno di squadra Nico Rosberg, poi le due Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.
Prima fila tutta Mercedes con la pole di Hamilton e la seconda piazza conquistata dal compagno di squadra, Vettel parte dalla seconda fila e Raikkonen dalla sesta piazza. L’aggressività dell’inglese si vede già dal posizionamento in griglia dopo il giro di ricognizione. Hamilton ha messo la macchina leggermente di traverso, con l’intenzione di andare a prendere il centro della pista, e chiudere il compagno di squadra. Allo spegnimento dei semafori Vettel parte bene, e conserva la terza posizione, partenza ottima della seconda guida Ferrari che sale dalla sesta alla quarta posizione, riuscendo a scavalcare al via le due Williams. I primi giri vedono un tentativo di fuga delle Mercedes, rintuzzato agevolmente dalle Ferrari che impressionano per il loro passo gara, e limitano il gap a meno di 4 decimi a giro. Sarà decisiva la strategia di gara, ma dalle prime indicazioni non ci sarà il dominio Mercedes visto lo scorso anno. Al 14° giro prima sosta per Vettel, ottimo il tempo dei meccanici Ferrari che cambiano le gomme del tedesco in soli due secondi e tre decimi. Alla fine del primo stop le posizioni rimangono invariate per i quattro davanti, tutti hanno montato le gomme morbide ma il tedesco della Ferrari sembra avere un qualcosa in più e riesce a recuperare mezzo secondo a giro sulle due Mercedes. Al 20° giro la Ferrari si trova a meno due secondi dalla seconda posizione, la freccia rossa spinge sulle gomme morbide e recupera sia su Rosberg che su Hamilton. Sicuramente i piloti Mercedes stanno gestendo meglio le gomme in vista della fase cruciale della corsa. Al 29° giro dal muretto Ferrari chiedono a Vettel di accelerare ancora, ma la risposta del tedesco spegne gli entusiasmi, “siamo al limite” comunica via radio con una buona dose di realismo, e questo fa capire che a meno di evidenti errori dei piloti o di una strategia suicida da parte del muretto Mercedes, le posizione dovrebbero rimanere invariate fimo alla fine della gara. 31° giro seconda sosta di Vettel che monta gomme medie, nello stesso giro record di Hamilton che chiude a 1’42 basso. Nessun problema durante le soste dei piloti Mercedes, Hamilton esce in sicurezza e Rosberg mantiene tranquillamente la seconda posizione. Negli ultimi giri Raikkonen guadagna qualche decimo su Vettel, il tedesco però gestisce con tranquillità il suo terzo podio (su tre gare) in Ferrari. L’ultima tornata vede l’ingresso della safety car (per una rottura del cambio di Verstappen, che si pianta in prossimità dei muretti box e con i commissari molto lenti a togliere dalla pista la macchina). Finale in fila indiana, con Hamilton, Rosberg, Vettel e Raikkonen. L’inglese ha chiuso la gara in 1 ora e 39 minuti, i ritardi delle seconde file sono state annullate dalla safety car, e il tabellino vede tutti i primi sei piloti nel giro di 10 secondi. Fine della gara con qualche tensione in casa Mercedes nelle prime dichiarazioni, Rosberg non ha nascosto la sua rabbia accusando Hamilton di aver rallentato troppo e così aver dato uno spiraglio a Vettel di recuperare e metterlo in difficoltà. Hamilton ha ribattuto le accuse dicendo che lui “gestisce solo la sua macchina”. Nel post gara durante le dichiarazioni ufficiali, i due piloti Mercedes non nascondono la loro soddisfazione per aver fatto una gara praticamente perfetta. Molto tranquillo invece il post gara in casa ferrarista, Vettel non nasconde la sua felicità per i risultati raggiunti in sole tre gare, risultati che l’hanno portato al secondo posto in classifica generale con un vantaggio di 4 punti su Rosberg. Soddisfazione contenuta per Raikkonen, felice per l’ottima partenza che gli ha consentito di arrivare ad un passo dal podio. La classifica costruttori vede invece una Mercedes saldamente prima e la Ferrari tranquillamente in seconda posizione.