Formula 1/ Classifica Piloti e Mondiale Costruttori dopo il Gran Premio Ungheria 2015. Arrivabene: Vittoria per chi non sa fare i conti (26 luglio)

- La Redazione

Formula 1 classifica Piloti e Mondiale Costruttori aspettando il Gran Premio Ungheria 2015 a Budapest (oggi 26 luglio 2015). Al comando Hamilton inseguito da Rosberg, Mercedes dominatrice

RosbergHamilton_spumantissimo Nico Rosberg e Lewis Hamilton (Infophoto)

Per Sebastian Vettel è stato un successo importante, soprattutto perchè in classifica generale si è consolidato al terzo posto con 160 punti dietro solo a Nico Rosberg (181) e Lewis Hamilton (202). Un risultato che lascia spazio alle polemiche alla fine della gara proprio per la seconda vittoria raggiunta dalla Ferrari e che va a stemperare le parole di Niki Lauda che aveva sottolineato di annoiarsi di fronte a un campionato dominato dalle Mercedes. Gli ha risposto in merito alla classifica costruttori il Team Principal della Ferrari Maurizio Arrivabene: “Non mi piacciono gli spaghetti, mi sono fatto una pizza all’arrabbiata e l’ho consigliata alla squadra per trovare la carica giusta. E’ la seconda vittoria dopo dieci partite e otto podi. La dedico a chi i conti non li sa fare e dice delle stupidaggini“.

A pochi giri dal termine del Gran Premio d’Ungheria 2015 Nico Rosberg aveva ribaltato le sorti del Mondiale 2015 di Formula 1. La situazione vedeva il pilota tedesco della Mercedes in seconda posizione e addirittura in scia a Sebastian Vettel (anche se timido e poco propenso all’attacco al connazionale per la vittoria); Lewis Hamilton invece aveva problemi alla sua monoposto e nelle ultime tornate la sensazione diffusa era che il ritiro sarebbe stata solo questione di minuti, viste le tante posizioni perse dopo il contatto con Daniel Ricciardo. Fosse finita così, Rosberg sarebbe salito a 195 punti, uno in più di Hamilton, arrivando clamorosamente alla sosta in testa al Mondiale. E invece la situazione si è ribaltata improvvisamente: Rosberg è stato toccato da Ricciardo, ha subito la foratura alla posteriore sinistra e dovendo rientrare ai box ha chiuso ottavo, mentre Hamilton è riuscito a tagliare il traguardo al sesto posto, addirittura guadagnando 4 punti sul compagno di squadra. Risultato: da un possibile -1 a un +21. Hamilton dunque, nonostante la giornata terribile, deve ritenersi più che soddisfatto per come sono andate le cose… 

Passo indietro della Mercedes e scatto Ferrari: possiamo riassumere così il movimento del Mondiale Costruttori 2015 di Formula 1 dopo il Gran Premio d’Ungheria 2015. A Budapest il trionfo di Sebastian Vettel, il secondo stagionale (clicca qui per la cronaca e l’ordine d’arrivo) fa guadagnare 25 punti alla Ferrari, con grande rammarico per il ritiro di Kimi Raikkonen che per più di metà gara ha fatto sognare una doppietta storica e che mancava da una vita; la Rossa si porta a quota 236 punti e resta seconda e ben staccata, ma la Mercedes oggi ottiene soltanto 12 punti (sale a 383) con un doppio disastro sia pure per motivi diversi, ma che coinvolge Lewis Hamilton e Nico Rosberg appena prima della sosta estiva esattamente come un anno fa. Il disastro totale è quello della Williams visto che sia Felipe Massa che Valtteri Bottas terminano fuori dalla zona punti, durissimo colpo alle ambizioni di secondo posto proprio quando sembrava che la scuderia avesse imbroccato la strada giusta; rinascita Red Bull che piazza entrambi i piloti sul podio, arriva a 96 punti e ora può rilanciare le sue speranze di terza posizione visto che ha di fatto dimezzato la distanza dalla Williams. Più indietro da segnalare il passo avanti di una Lotus che può giocarsi il quinto posto con la Force India, della Toro Rosso che allo stesso modo è in quota quinta posizione e della McLaren che, sia pure ancora fanalino di coda (non considerando la Marussia per ovvie ragioni), ottiene oggi 12 punti e cioè due volte e mezzo quanto era riuscita a fare nel computo dei 9 Gran Premio precedenti. 

Fa un grande passo avanti nella classifica del Mondiale 2015 di Formula 1: con la quarantunesima vittoria in carriera, lo stesso numero di Ayrton Senna, il tedesco della Ferrari sale a quota 160 e riapre di fatto i giochi appena prima della pausa estiva. Adesso la distanza da Nico Rosberg è di appena 21 punti: il pilota della Mercedes si era portato a meno di un secondo da Vettel nel concitato finale, ma la collisione con Daniel Ricciardo che arrivava velocissimo alle sue spalle lo ha costretto ad un ottavo posto che gli fa addirittura perdere punti da Lewis Hamilton, che sprofonda in una giornata da incubo ma guadagna sul compagno di squadra e sale così a 202, a +21 su Rosberg e +42 su Vettel. Sprofondano invece le Williams, nessuna delle quali arriva in zona punti: questo fa il gioco di Kimi Raikkonen che conferma la sua quinta posizione ma allo stesso tempo si mangia le mani per aver perso l’occasione di allungare a causa dei problemi della sua monoposto. Passo avanti importante per Daniel Ricciardo, che vola a quota 51 con il suo terzo posto, e soprattutto Daniil Kvyat che con il primo podio in carriera sale a 45; la Red Bull forse inizia da qui la sua scalata, lo fa anche la McLaren che ottiene la quinta posizione con Fernando Alonso che, salendo a 11 punti, scavalca Jenson Button che va a 6. Certo ancora pochissimo per quelle che erano le ambizioni della squadra, ma sicuramente un gran passo in avanti rispetto al disastroso inizio di stagione.

In attesa di vivere il Gran Premio d’Ungheria 2015, decimo atto del Mondiale 2015 di Formula 1 sul circuito di Budapest, dal 1986 sede fissa di una gara sull’Hungaroring, diamo uno sguardo alle classifiche del Mondiale Piloti e del Mondiale Costruttori. Dopo le prime nove gare stagionali, il leader della graduatoria piloti è Lewis Hamilton, che dopo la bella vittoria nella gara per lui di casa tre settimane fa a Silverstone ha riallungato nuovamente nei confronti del compagno di squadra Nico Rosberg: i punti del campione del Mondo in carica sono 194 mentre il figlio d’arte tedesco è arrivato a quota 177 punti, cioè 17 lunghezze di differenza, pochissimo a questo punto della stagione visto che si tratta di meno dei punti assegnati in una singola gara. Hamilton quest’anno spesso è stato superiore, ma la differenza si nota poco perché Rosberg gli è sempre rimasto incollato e quando ha potuto lo ha battuto, grazie ad una effettiva superiorità come in Austria o approfittando di errori come a Montecarlo. Insomma, il duello si annuncia appassionante ma pure quest’anno ristretto ai soli piloti di Stoccarda. La Mercedes così ha inevitabilmente già un grande margine di vantaggio nella classifica riservata ai Costruttori: 371 punti a fronte dei 211 della Ferrari prima inseguitrice, che ha Sebastian Vettel terzo con 135 punti mentre Kimi Raikkonen è in lotta con i due piloti di una Williams in crescita nelle ultime gare: quinto posto per il finlandese con 76 punti, una lunghezza dietro il connazionale (e possibile erede a Maranello) Valtteri Bottas, sesto Felipe Massa a 74. Tutti gli altri sono molto più lontani, a cominciare da una disastrosa Red Bull: se l’anno scorso le lattine – pur dietro alle Mercedes – erano comunque competitive e Daniel Ricciardo vinse tre Gp tra cui proprio quello di Budapest, adesso già andare a punti non è scontato, anche perché stanno crescendo anche le altre scuderie motorizzate Mercedes, dalla Lotus alla Force India di un ottimo Nico Hulkenberg. Stendiamo invece un velo pietoso sulla McLaren: a Silverstone è arrivato il primo punto stagionale per Fernando Alonso, ma sicuramente c’è ben poco da festeggiare…

1. Lewis Hamilton (Mercedes) 202

2. Nico Rosberg (Mercedes) 181

3. Sebastian Vettel (Ferrari) 160

4. Valtteri Bottas (Williams) 77

5. Kimi Raikkonen (Ferrari) 76

6. Felipe Massa (Williams) 74

7. Daniel Ricciardo (Red Bull) 51

8. Daniil Kvyat (Red Bull) 45

9. Nico Hulkenberg (Force India) 24

10. Romain Grosjean (Lotus) 23

11. Max Verstappen (Toro Rosso) 22

12. Felipe Nasr (Sauber) 16

13. Sergio Perez (Force India) 15

14. Pastor Maldonado (Lotus) 12

15. Fernando Alonso (McLaren) 11

16. Carlos Sainz jr (Toro Rosso) 9

17. Jenson Button (McLaren) 6

18. Marcus Ericsson (Sauber) 6

19. Roberto Merhi (Marussia) 0

20. Will Stevens (Marussia) 0

1. Mercedes 383

2. Ferrari 236

3. Williams 151

4. Red Bull 96

5. Force India 39

6. Lotus 35

7. Toro Rosso 31

8. Sauber 22

9. McLaren 17

10. Marussia 0





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