La seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Messico ci dice che la Ferrari, quest’anno, va molto meglio con il freddo: a 2200 metri di altitudine l’aria rarefatta e il clima non proprio estivo danno una grossa mano alla SF16-H con Vettel capace di chiudere la sessione davanti a tutti, e nella stagione 2016 di Formula 1 non è proprio una consuetudine vedere una Rossa davanti alle Frecce d’Argento di Hamilton e Rosberg. Adesso in casa Ferrari si fanno gli scongiuri perché le condizioni della pista rimangano le stesse anche sabato e domenica, sebbene le previsioni meteo parlino di un aumento delle temperature con il sole che bucherà le nuvole e farà capolino sulla pista, ma quest’anno ci sono stati venerdì ben peggiori per la Casa di Maranello. Per quanto riguarda la Mercedes, sia nella FP1 che nella FP2, Hamilton è sembrato più in palla mentre Rosberg è andato di conserva, sicuramente il tedesco sta avvertendo di più la tensione col britannico che non ha più nulla da perdere e non deve fare alcun calcolo, pensando solamente a spingere al massimo. La Red Bull con la power unit TAG Heuer che vanta qualche cavallo in meno accusa qualche decimo nei confronti delle avversarie, pagando dazio anche per via dell’altitudine. Pista molto scivolosa che ha indotto all’errore parecchi piloti che avranno comunque modo di pulirla tra sabato e domenica. Dalla simulazione del passo gara è emerso inoltre come la gomma più adatta per il long run sia quella media (bianca), con Vettel che ha girato a lungo con questa mescola: l’obiettivo della Ferrari, infatti, è quello di entrare nella Q3 con la soft (gialla), partire con quella e poi fermarsi per montare la bianca e andare in fondo con una sola sosta. Altra osservazione: per mandare in temperatura le gomme super-soft ci sono voluti due giri – chiedere lumi ai ferraristi – anziché uno come accade nella maggior parte dei circuiti, anche questo fattore può avere ripercussioni nel corso delle qualifiche.
Sebastian Vettel è stato il più rapido nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Messico sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez (appuntamento numero 19 del mondiale 2016 di Formula 1), e questa sì che è una novità, una Ferrari davanti a tutti non la si vede spesso quest’anno. Il tedesco ha fermato il cronometro sull’1:19.790, precedendo di appena 4 millesimi Lewis Hamilton e Nico Rosberg (1:20.225). Quarto tempo per l’altra Rossa di Kimi Raikkonen (1:20.259), davanti a Ricciardo (1:20.448), Hulkenberg (1:20.574) e Verstappen (1:20.619). Nella top 10 anche Fernando Alonso (1:21.003) con la McLaren-Honda che rispetto alla mattinata ha scalato diverse posizioni, chiude la graduatoria il messicano Esteban Gutierrez (1:22.408), quindicesimo il suo connazionale Sergio Perez (1:21.579) al volante della Force India.
Quando mancano solamente 15 minuti al termine della seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Messico sul circuito Hermanos Rodriguez (diciannovesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1) la classifica non è variata rispetto a mezz’ora fa, con Vettel sempre davanti a tutti in graduatoria. In questa fase della FP2 team e piloti si stanno concentrando prevalentemente sulla simulazione del passo gara, alternando l’uso delle tre mescole di gomme con diversi carichi di benzina. Al momento i due piloti Mercedes (Hamilton e Rosberg) si confermano i più veloci in pista girando con le mescole soft e super-soft, buon ritmo anche per la Ferrari di Vettel che sta provando la gomma media (l’obiettivo del ferrarista è di fare una sola sosta in gara, contando di qualificarsi alla Q3 con la soft). Tuttavia è difficile avere delle indicazioni precise per via del traffico che rallenta spesso la marcia dei piloti.
Mancano 45 minuti al termine della seconda sessione di prove libere sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez, sede del Gran Premio del Messico che per il secondo anno consecutivo torna a far parte del calendario di Formula 1. Anche nella FP2 la pista è molto scivolosa, i piloti sembrano guidare sulle uova ed effettuano parecchie correzioni per tenere le proprie macchine in pista. Per la prima volta dall’inizio del weekend Vettel monta la gomma super-soft (rossa) e scende fino a 1:19.790, a parità di mescola Raikkonen è più lento di lui di quasi mezzo secondo. Anche gli altri big effettuano la simulazione della qualifica con la mescola più prestazionale, con Hamilton che si accoda in seconda posizione per appena 4 millesimi di ritardo, precedendo Rosberg, Ricciardo, Hulkenberg e Verstappen. A quanto pare, con le basse temperature, la Ferrari si trova parecchio a suo agio mentre la Red Bull sta pagando dazio per l’altitudine e rimane dietro alle Rosse e alle Frecce d’Argento.
Da circa 15 minuti è in corso la seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Messico all’interno dell’Autodromo Hermanos Rodriguez (diciannovesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Tra i big i primi a scendere in pista sono i due piloti Ferrari, Vettel e Raikkonen, che fanno immediatamente segnare i migliori tempi sull’1:22 netto, il tedesco ha utilizzato la gomma bianca (media) mentre il finlandese ha girato con un treno di soft. Ancora senza tempo la Mercedes di Rosberg, mentre quella di Hamilton realizza la miglior prestazione in 1:20.362 (con gomma gialla), più indietro la Red Bull con Verstappen ottavo e Ricciardo sedicesimo. Rispetto a questa mattina la temperatura dell’asfalto si è notevolmente alzata, questo darà modo alle mescole di pneumatici di raggiungere più rapidamente la massima efficienza.
Alle ore 21 italiane (le 14 locali) comincerà la seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Messico sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez (diciannovesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Si torna dunque in pista dopo la pausa, l’augurio dei piloti è di trovare un asfalto più caldo e meno sporco rispetto alla mattinata, la FP2 si disputa nel pomeriggio, l’orario è identico a quello della gara di domenica ed è per questa ragione che i team, soprattutto nella seconda metà di sessione, si concentreranno soprattutto sulla simulazione del passo gara ed è lì che capiremo se anche qui in Messico la Mercedes non avrà assolutamente rivali per la vittoria o se dovrà stare attenta anche a Ferrari e Red Bull, con la Force India che in questo fine settimana sogna l’exploit, magari ripetendo il podio di Perez a Baku (e Montecarlo).
È cominciato con il piede giusto il fine settimana di Lewis Hamilton che nella prima sessione di prove libere in Messico è sembrato più in palla rispetto al compagno di squadra Rosberg, il britannico ha concluso la FP1 davanti a tutti pur utilizzando la meno performante delle tre mescole di gomme (medium) messe a disposizione dei team di Formula 1 dalla Pirellin in questo fine settimana. Segnali incoraggianti anche da parte della Ferrari che ha chiuso al secondo e terzo posto con Vettel e Raikkonen, molto bene anche la Force India con Hulkenberg e Perez che sono stati gli unici a fare il tempo con la mescola super-soft (rossa), in ripresa la Williams con Bottas e Massa entrambi nella top 10. Meno pimpante del solito la Red Bull che forse accusa l’altitudine (ci troviamo a 2200 metri sopra il livello del mare) e ricordiamo che la power-unit marchiata TAG Heuer paga qualche cavallo rispetto a Mercedes e Ferrari. Inoltre nel corso della FP1 l’olandese Verstappen ha accusato un problema ai freni che gli ha impedito di prendere parte a tutta la sessione, altre noie per il figlio di Jos dopo il ritiro nella gara di Austin.
Diamo un’occhiata alle mescole di gomme che i piloti hanno scelto di utilizzare in Messico per la diciannovesima gara della stagione 2016 di Formula 1. Scelta conservativa da parte della Mercedes, Hamilton e Rosberg sono quelli che avranno il minor numero di treni di super-softsoft (rossa) a disposizione, solamente 5; filosofia diametralmente opposta per la Toro Rosso, con Kvyat e Sainz che nel corso del weekend potranno utilizzare fino a 8 set di super-soft. Via di mezzo per Ferrari e Red Bull con Vettel, Verstappen e Ricciardo che potranno contare su 3 treni di medium (bianca), 4 set di soft (gialla) e 6 treni di super-soft (rossa), mentre Raikkonen ha deciso di optare per 2 treni di medie e 5 di soft. Magnussen è il pilota che avrà più medie a disposizione (ben 5 treni) mentre Gutierrez ne ha portato solamente un set della mescola più conservativa.
Lewis Hamilton è stato il più veloce di tutti nella prima sessione di prove libere del Gran Premio del Messico che si è appena conclusa sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez (diciannovesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). A bordo della Mercedes il britannico ha fermato il cronometro sull’1:20.914, precedendo le due Ferrari di Vettel (1:20.993) e Raikkonen (1:21.072) e le due Force India di Perez (1:21.200) e Hulkenberg (1:21.409). Più indietro gli altri big con il settimo tempo di Rosberg (1:21.673), l’ottavo di Ricciardo (1:21.727) e il quattordicesimo di Verstappen (1:22.877) che ha girato poco a causa di un problema ai freni sulla sua Red Bull. In ombra anche la McLaren-Honda, solo sedicesimo Alonso (1:23.089) e diciottesimo Button (1:23.342), dietro anche all’altro beniamino del pubblico locale, Gutierrez (quindicesimo col tempo di 1:22.910).
Quando mancano solamente 15 minuti alla fine della prima sessione di prove libere del Gran Premio del Messico (appuntamento numero 19 del mondiale 2016 di Formula 1) la classifica dei tempi è cambiata ulteriormente rispetto a mezz’ora fa. Davanti a tutti troviamo sempre Lewis Hamilton che con la gomma media (bianca) ha alzato l’asticella in 1:20.914, ma dietro di lui a 79 millesimi di ritardo, con la soft (gialla) c’è la Ferrari di Sebastian Vettel. Nelle prime posizioni, grazie all’utilizzo della gomma super-soft (rossa), anche le Force India di Perez e Hulkenberg, leggermente più indietro Rosberg, Ricciardo, Raikkonen e Verstappen che non hanno ancora montato gli pneumatici più performanti. Pista molto sporca e scivolosa, ragione per cui diversi piloti commettono errori uscendo dal tracciato o andando in testacoda.
Mancano 45 minuti al termine della prima sessione di prove libere del Gran Premio del Messico sul circuito Hermanos Rodriguez (diciannovesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Bisogna aspettare il passaggio sul traguardo di Esteban Ocon (1:28.842) per vedere un tempo significativo anche se molto alto che viene infatti immediatamente migliorato da Alonso pur con una mescola meno performante, la media (bianca), in 1:25.933. Col passare dei minuti occupa momentaneamente la prima posizione anche Valtteri Bottas (1:24.337) ma quando arrivano le Mercedes non ce n’è nessuno: prima Rosberg ferma il cronometro sull’1:22.748, poi Hamilton piazza un 1:21.633 che lo colloca in vetta davanti a tutti. Nel frattempo il messicano Perez, davanti al suo pubblico, si inserisce in terza posizione (1:22.570). Settima la prima delle Ferrari, quella di Vettel (1:23.086), dietro anche alle Red Bull di Verstappen (1:22.877) e Ricciardo (1:23.054), mentre Raikkonen non è ancora sceso in pista per un problema al sensore che per fortuna i tecnici della Ferrari sono riusciti a risolvere molto rapidamente. La FP1 è stata momentaneamente interrotta per la rottura dell’ala anteriore sulla Sauber di Nasr che ha disseminato detriti lungo la pista, bandiera rossa e commissari all’opera per ripulire la pista nel più breve tempo possibile.
Da circa 15 minuti sono cominciate le prime prove libere sul circuito Hermanos Rodriguez a Città del Messico, dove questa domenica si correrà la diciannovesima gara del mondiale 2016 di Formula 1. Pochissima attività in pista durante questo inizio di FP1, da segnalare che Perez e Wehrlein sono scesi sul tracciato montando la protezione Halo sulle rispettive monoposto. Come segnalato via radio anche da Gutierrez, le basse temperature e l’asfalto sporco e pericoloso scoraggiano i team e i piloti a fare subito il tempo, motivo per cui la classifica è ancora vuota, tuttavia nei minuti successivi sicuramente il lavoro si intensificherà (almeno in pista, ai box i meccanici lavorano incessantemente senza mai fermarsi nemmeno per un istante) e vedremo le macchine con la mescola di gomme più performante e pochissima benzina a bordo.
Alle ore 17 italiane (le 10 locali) prenderà il via la prima sessione di prove libere con la quale comincerà ufficialmente il fine settimana della Formula 1 sul circuito Hermanos Rodriguez, sede del Gran Premio del Messico che per il secondo anno consecutivo torna a far parte del calendario. Come al solito la FP1 durerà 90 minuti e darà modo alle squadre e ai piloti di iniziare a prendere confidenza con la pista, a trovare la messa a punto ideale per le proprie monoposto, capire quale mescola di gomme funziona meglio e quale no (la Pirelli in Messico ha portato i seguenti compound: medium, soft e super-soft) e soprattutto a provare alcune soluzioni in ottica 2017, anno che sarà caratterizzato da un radicale cambiamento dei regolamenti tecnici. Qualcuno scenderà in pista, almeno nelle fasi iniziali, montando la protezione Halo per la testa dei piloti, che tra qualche anno dovrebbe diventare uno standard con tutti i crismi, ma per il momento non viene ancora applicata in occasione di qualifiche e gara.
Fernando Alonso proverà ad essere protagonista del Gran Premio del Messico di Formula 1, anche se per la McLaren non sarà facile conquistare le prime posizioni sulla griglia di partenza sabato e un piazzamento di rilievo in gara domenica. In ogni caso il pilota spagnolo è pronto a vivere un weekend affascinante su una pista che è tornata nel calendario iridato della Formula 1 solamente l’anno scorso, quando c’erano molte incognite e pochissime informazioni sul tracciato. Alonso ricorda che la cosa più difficile era stata trovare il compromesso tra la velocità necessaria sui lunghi rettilinei e l’equilibrio indispensabile nel tratto dello stadio, decisamente più lento. Altra caratteristica peculiare del circuito di Città del Messico è l’altitudine (oltre 2.000 metri di quota), fattore che riduce le prestazioni. Tutto questo considerato, Fernando Alonso ritiene che non sarà facile “mettere tutti gli elementi insieme” per ottenere il miglior giro possibile, tuttavia afferma di non vedere l’ora di poter confrontare la situazione di quest’anno rispetto all’anno scorso, aspettandosi naturalmente dei progressi importanti nel processo di crescita della McLaren.
In vista del Gran Premio del Messico di Formula 1, ecco le dichiarazioni di Jenson Button circa le sue aspettative sulla corsa e le possibilità della McLaren di ben figurare sulla griglia di partenza e come piazzamento finale. Il pilota inglese ricorda che nella passata stagione era stato un piacere correre sul circuito di Città del Messico, tornato nel calendario della Formula 1 dopo ben 23 anni di assenza. Button ammette che non fu una pista facile per la McLaren (Button chiuse al quattordicesimo posto mentre Alonso fu costretto al ritiro), ma la ritiene una sfida stimolante per un pilota a causa del mix fra i lunghi rettilinei e il tratto decisamente più lento nella parte finale del giro che caratterizza l’autodromo intitolato alla memoria dei fratelli Rodriguez e che ti permette di avere “un po’ di tutto”, fatto che Button apprezza particolarmente in un circuito. La McLaren era andata meglio proprio nel tratto finale e Button confida che quest’anno quello possa rivelarsi un punto di forza per avere una possibilità di lottare per risultati di rilievo nel corso di questo weekend che ci attende.
Per il secondo anno consecutivo la Formula 1 torna in Messico per il diciannovesimo gran premio della stagione 2016. Dal 2015 il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez è tornato a far parte del calendario dopo 22 anni di assenza, il tracciato è stato in gran parte rinnovato, ad esempio non c’è più la spettacolare ma pericolosa curva Peraltada, teatro di sorpassi leggendari (quello di Mansell ai danni di Berger nel 1990) ma anche di brutti incidenti senza conseguenze, come quelli di Senna nel 1991 e 1992, al suo posto è stato inserito un tratto tortuoso con i piloti che passeranno letteralmente in mezzo alla tribuna ricavata dallo stadio del baseball con un colpo d’occhio davvero spettacolare, in buona parte dovuto anche alla grande presenza di pubblico (si prevede un’ottima affluenza pure per quest’anno). Nella sua configurazione attuale, la pista è lunga 4304 metri, il record sul giro in gara appartiene a Nico Rosberg (1:20.521 fatto registrare nell’edizione 2015), l’altitudine si farà sentire soprattutto per le power-unit (ci troviamo infatti a circa 2200 metri sopra il livello del mare, addirittura più in alto di Interlagos in Brasile).
La Formula 1 torna oggi in diretta con le prove libere FP1 e FP2 del Gran Premio del Messico 2016 sul circuito di Città del Messico, che ospita la diciannovesima gara del Mondiale 2016. Per prima cosa, eccovi gli orari delle due sessioni in programma venerdì 28 ottobre sul circuito intitolato alla memoria dei fratelli Pedro e Ricardo Rodriguez, che è tornato l’anno scorso nel calendario del Mondiale di Formula 1 dopo una lunghissima assenza di ben 23 anni. Ricordiamo che ci sono ben sette ore di fuso orario da qui al Messico, dunque tutto è spostato verso il tardo pomeriggio e la sera italiana. Si comincia con la , che avrà inizio alle ore 17.00 (quando a Città del Messico saranno le 10.00 del mattino); si girerà come di consueto per 90 minuti, per poi tornare in pista alle ore 21.00 per la , la sessione che si disputerà quando saranno le ore 14.00 oltre Oceano. Siamo al secondo di tre appuntamenti consecutivi in terra americana: dopo gli States, il Circus fa tappa in Messico, po ia metà novembre si andrà in Brasile.
Abbiamo ancora negli occhi lo straordinario successo di pubblico ottenuto dalal Formula 1 l’anno scorso al ritorno in Messico, grazie alla presenza di Sergio Perez e più in generale alal passione dei messicani per l’automobilismo, quindi c’è grande voglia di tornare subito in macchina dopo Austin e di regalarci un Gran Premio che certo sarà di fondamentale importanza nel duello fra Nico Rosberg e Lewis Hamilton per il titolo iridato. I temi di interesse dunque saranno davvero tanti, considerando che ormai siamo giunti alla terzultima gara delal stagione: è evidente il fatto che in primo piano ci sarà inevitabilmente il duello fra i due piloti di casa Mercedes. Tra Nico e Lewis la pressione è forse soprattutto su Rosberg, che vede a portata di mano un traguardo che molti ritenevano fosse per lui irraggiungibile, ma è anche vero che Hamilton non può più sbagliare, di fatto dovrà recuperare punti in tutti i Gran Premi restanti (e potrebbe anche non bastargli) e questa non è una situazione facile considerando che avrà bisogno anche di aiuti esterni per recuperare i 26 punti di ritardo che ha dal figlio d’arte tedesco. Inoltre l’anno scorso a Città del Messico vinse Rosberg, che dunque ha pure il favore dell’unico precedente per l’attuale generazione di piloti del Circus.
C’è naturalmente curiosità anche per quello che saprà fare la Ferrari, che sta vivendo una stagione a dir poco disgraziata. Limiti della monoposto, problemi di affidabilità, errori dei piloti e anche un po’ di sfortuna, che non può essere usata come giustificazione ma certamente sta dimostrando di saperci vedere benissimo con Maranello in questa stagione – ultima dimostrazione, il ritiro di Kimi Raikkonen una setitmana fa ad Austin. Ormai sono di fatto svaniti anche gli obiettivi secondari (secondo posto nel Mondiale Costruttori e terzo fra i Piloti), dunque non resta che provare almeno a vincere un Gran Premio. Per fare questo però sarà necessario battere – oltre che naturalmente la Mercedes – la Red Bull e questa non sarà un’impresa semplice se si considerano i risultati dei più recenti Gran Premi, nei quali hanno dato più spesso fastidio le ‘lattine’ alle ‘frecce d’argento’ piuttosto che la Ferrari alla stessa Red Bull. Dal canto loro, dunque, Daniel Ricciardo e Max Verstappen proveranno ad inserirsi nella lotta fra Rosberg ed Hamilton, oltre che tenere a bada i piloti di Maranello: riusciranno ad essere loro gli aghi della bilancia nella lotta per l’iride? Lo spera l’inglese, che come detto ha bisogno di complici perché nemmeno tre vittorie gli basteranno se Rosberg arriverà due volte secondo e una volta terzo.
L’attesa per quanto succederà in questo certamente attesissimo weekend sta dunque per finire, quindi adesso mettiamoci comodi perché il cronometro a breve ci darà i suoi primi riscontri: la diretta delle prove libere FP1 e FP2 del Gran Premio del Messico 2016 di Formula 1 a Città del Messico sta per cominciare…
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE
POS | DRIVER | TIME | GAP | LAPS |
---|---|---|---|---|
1 | Lewis Hamilton | 1:20.914 | 34 | |
2 | Sebastian Vettel | 1:20.993 | +0.079s | 23 |
3 | Kimi Räikkönen | 1:21.072 | +0.158s | 19 |
4 | Sergio Perez | 1:21.200 | +0.286s | 23 |
5 | Nico Hulkenberg | 1:21.409 | +0.495s | 23 |
6 | Valtteri Bottas | 1:21.447 | +0.533s | 34 |
7 | Nico Rosberg | 1:21.673 | +0.759s | 32 |
8 | Daniel Ricciardo | 1:21.727 | +0.813s | 27 |
9 | Felipe Massa | 1:21.836 | +0.922s | 31 |
10 | Daniil Kvyat | 1:22.215 | +1.301s | 29 |
11 | Romain Grosjean | 1:22.500 | +1.586s | 21 |
12 | Carlos Sainz | 1:22.563 | +1.649s | 32 |
13 | Marcus Ericsson | 1:22.723 | +1.809s | 17 |
14 | Max Verstappen | 1:22.877 | +1.963s | 10 |
15 | Esteban Gutierrez | 1:22.910 | +1.996s | 23 |
16 | Fernando Alonso | 1:23.089 | +2.175s | 25 |
17 | Felipe Nasr | 1:23.089 | +2.175s | 12 |
18 | Jenson Button | 1:23.342 | +2.428s | 24 |
19 | Kevin Magnussen | 1:23.556 | +2.642s | 32 |
20 | Esteban Ocon | 1:24.083 | +3.169s | 30 |
21 | Jolyon Palmer | 1:24.097 | +3.183s | 35 |
22 | Pascal Wehrlein | 1:24.350 | +3.436s | 28 |
POS | DRIVER | TIME | GAP | LAPS |
---|---|---|---|---|
1 | Sebastian Vettel | 1:19.790 | 47 | |
2 | Lewis Hamilton | 1:19.794 | +0.004s | 37 |
3 | Nico Rosberg | 1:20.225 | +0.435s | 46 |
4 | Kimi Räikkönen | 1:20.259 | +0.469s | 37 |
5 | Daniel Ricciardo | 1:20.448 | +0.658s | 43 |
6 | Nico Hulkenberg | 1:20.574 | +0.784s | 43 |
7 | Max Verstappen | 1:20.619 | +0.829s | 42 |
8 | Valtteri Bottas | 1:20.629 | +0.839s | 41 |
9 | Carlos Sainz | 1:20.974 | +1.184s | 46 |
10 | Fernando Alonso | 1:21.003 | +1.213s | 25 |
11 | Daniil Kvyat | 1:21.193 | +1.403s | 39 |
12 | Jenson Button | 1:21.198 | +1.408s | 39 |
13 | Felipe Massa | 1:21.326 | +1.536s | 45 |
14 | Kevin Magnussen | 1:21.442 | +1.652s | 39 |
15 | Sergio Perez | 1:21.579 | +1.789s | 41 |
16 | Jolyon Palmer | 1:21.785 | +1.995s | 44 |
17 | Pascal Wehrlein | 1:21.980 | +2.190s | 42 |
18 | Marcus Ericsson | 1:21.997 | +2.207s | 42 |
19 | Felipe Nasr | 1:22.037 | +2.247s | 43 |
20 | Romain Grosjean | 1:22.105 | +2.315s | 14 |
21 | Esteban Ocon | 1:22.298 | +2.508s | 44 |
22 | Esteban Gutierrez | 1:22.408 | +2.618s | 33 |