Nico Rosberg in pole position: adesso è certo che sarà il pilota tedesco della Mercedes a scattare dalla prima posizione sulla griglia di partenza del Gp Ungheria 2016 di Formula 1 a Budapest. Un pomeriggio davvero lunghissimo all’Hungaroring: dopo che le qualifiche erano durate due ore a causa della pioggia e di vari incidenti che avevano causato numerose interruzioni con la bandiera rossa, ecco il “giallo” legato al miglior tempo ottenuto da Rosberg proprio all’ultimo giro del Q3, ma mentre sventolavano le bandiere gialle a causa di un testacoda di Fernando Alonso. Ebbene, Rosberg è stato convocato dalla direzione gara per chiarire quanto è successo in quel giro decisivo e la sua spiegazione è stata convincente: la Mercedes è riuscita a dimostrare che Rosberg ha rallentato nel tratto con le bandiere gialle, fatto che rende ancora più straordinaria la pole position strappata al comapgno di squadra Lewis Hamilton. A proposito: chissà cosa ne penserà l’inglese, che insegue Nico con un solo punto di ritardo nella classifica del Mondiale Piloti. Di certo la Formula 1 si trova troppe volte ad avere a che fare con risultati sub judice, da decidere dopo la gara o la qualifica: qualcosa bisognerà rivedere.
La pole position di Nico Rosberg è di nuovo in bilico: con ritardo colpevole, il primo classificato nelle qualifiche per determinare la griglia di partenza del Gp Ungheria 2016 di Formula 1 a Budapest è stato convocato dai commissari perché ha ottenuto il tempo decisivo per la conquista della pole position in regime di bandiere gialle. Rosberg dunque dovrà dimostrare di avere tenuto un comportamento rispettoso e corretto in una situazione di pericolo potenziale. Se invece i giudici di gara dovessero decidere che il suo miglior tempo è stato ottenuto in spregio alle norme di sicurezza imposte dalle bandiere gialle, ecco che per il pilota tedesco della Mercedes scatterebbe una penalizzazione, come minimo la cancellazione del tempo ottenuto nel giro incriminato ma con rischi anche più pesanti fino in teoria alla squalifica. In questo caso la pole position sulla griglia di partenza spetterebbe a Lewis Hamilton, il compagno di squadra e rivale per il titolo di Nico Rosberg. Ancora una volta, il duello fra i due piloti della Mercedes non si limita alla pista ma si trascinerà anche nelle discussioni della giuria. Per il momento, ci si chiede perché sono passate quasi tre ore per arrivare anche solo alla comunicazione di questa investigazione.
La pole position di Nico Rosberg è definitiva: la griglia di partenza del Gp Ungheria di Formula 1 a Budapest sarà quella scaturita dalle lunghissime qualifiche andate in scena oggi pomeriggio all’Hungaroring. Infatti non è arrivata nessuna comunicazione in merito al giro veloce compiuto dal pilota tedesco della Mercedes mentre c’erano le bandiere gialle a causa del testacoda di Fernando Alonso con la McLaren: ricordiamo che le bandiere gialle hanno valore solo nel tratto di pista condizionato dall’episodio anomalo (in questo caso il testacoda), quindi evidentemente è stato accertato da parte dei commissari che Rosberg non si trovava nel tratto di pista con le bandiere gialle. Anche un pizzico di fortuna dunque, perché in quel caso avrebbe dovuto rallentare e non avrebbe potuto dare l’attacco alla pole position, che in quel momento era nelle mani del compagno rivale Lewis Hamilton. Sempre naturalmente che non arrivi una comunicazione avversa in extremis, ma essendo già passate oltre due ore dalla fine delel pur lunghissime qualifiche odierne, la pole position di Rosberg non dovrebbe essere più a rischio.
Nico Rosberg conquista la pole position del Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1): nella Q3 il tedesco della Mercedes è stato l’unico a scendere sotto l’1:20 con 1:19.965, precedendo il compagno di squadra Hamilton (1:20.108), Ricciardo (1:20.280), Verstappen (1:20.557), Vettel (1:20.874), Sainz (1:21.131), Alonso (1:21.211), Button (1:21.597), Hulkenberg (1:21.823) e Bottas (1:22.182). Ma la pole di Rosberg è sub-judice, l’attuale leader del campionato ha ottenuto il miglior tempo in regime di bandiera gialla per il testacoda di Alonso che ha costretto tutti gli altri a rallentare, mentre il tedesco non ha rallentato e alla fine è stato il più rapido. Errore di valutazione da parte di Verstappen che è uscito dai box troppo tardi girando piano nel giro di lancio e ha preso la bandiera a scacchi senza poter fare il suo tempo.
Saranno Verstappen, Rosberg, Ricciardo, Alonso, Hulkenberg, Vettel, Button, Bottas, Sainz e Hamilton a giocarsi la pole position nella Q3 del Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Con la pista che si asciuga rapidamente, nella seconda fase delle qualifiche i piloti montano la gomma intermedia per poi passare alla slick (nella fattispecie, super-soft). I tempi si abbassano molto rapidamente, ne fa le spese la Ferrari con Raikkonen che sbaglia il timing e fa il tempo troppo presto, venendo scavalcato da ben tredici piloti. Abile Alonso a sfruttare l’attimo posto e a conquistare la quarta posizione, riaffacciandosi così ai vertici. Fortunato Hamilton che entra nella top 10 per un pelo.
Rosberg, Hamilton, Alonso, Vettel, Grosjean, Sainz, Kvyat, Raikkonen, Nasr, Button, Gutierrez, Ricciardo, Verstappen, Perez, Hulkenberg e Bottas superano il taglio della Q1 accedendo così alla fase successiva delle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). La Q1 è stata caratterizzata dalla pioggia che ha costretto Charlie Whiting prima a ritardarne l’inizio, poi a sospendere la sessione quando è arrivato un altro scroscio, e soprattutto dagli incidenti: Ericsson, Massa e Haryanto sono andati a muro provocando tre bandiere rosse che hanno scombussolato l’andamento della sessione. Basti pensare che solamente i primi 11 sono rientrati nel limite del 107%, tutti gli altri no, ma vista l’eccezionalità della situazione molto probabilmente non verrà applicato. Eliminati dunque Palmer, Massa, Magnussen, Ericsson, Wehrlein e Haryanto.
Altra interruzione sul circuito dell’Hungaroring, dove in questo momento si stanno svolgendo le qualifiche del Gran Premio d’Ungheria (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Approfittando della tregua concessa dalla pioggia, Charlie Whiting ha dato nuovamente il semaforo verde, consentendo ai piloti di tornare in pista per disputare i rimanenti 13 minuti della Q1. Ne hanno approfittato le Red Bull che si sono portate in vetta alla classifica dei tempi con Ricciardo davanti a Verstappen, ma i commissari sono stati costretti a esporre nuovamente la bandiera rossa per l’incidente di Ericsson, andato a muro con la sua Sauber. Nulla di rotto per il pilota svedese, danneggiate invece la macchina e le barriere di protezione, gli steward al lavoro per ripararle nel più breve tempo possibile. Se non altro, le previsioni meteo non danno altri scrosci di pioggia nei prossimi minuti, quindi a breve si potranno azzardare le gomme intermedie.
Il maltempo si sta accanendo sul circuito dell’Hungaroring, sede del Gran Premio d’Ungheria di Formula 1 dove in questo momento si stanno disputando le qualifiche per la pole position e la griglia di partenza. Dopo aver aspettato oltre 20 minuti, Charlie Whiting ha deciso di dar via libera ai piloti per scendere in pista e dare così il via alla Q1, ma hanno avuto il tempo per fare appena un solo giro lanciato, con le Force India di Perez e Hulkenberg davanti ad Alonso e Nasr, dopodiché la pioggia è tornata a fare capolino e nessuno è più riuscito a tenere in strada le macchine con la visibilità praticamente nulla, la direzione gara non ha avuto altra scelta che esporre la bandiera rossa interrompendo la sessione quando mancavano 13 minuti al termine. Ora si spera che smetta presto di piovere e si torni in pista il prima possibile.
Abbiamo dovuto avere più pazienza del solito, ma adesso sembra la buona volta per l’inizio vero e proprio delle qualifiche: alle 14 e 20 prenderà il via la Q1 del Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Un’ora fa sul tracciato si è abbattuto un autentico nubifragio che ha reso la pista impraticabile, persino la Safety Car ha fatto fatica a girare con l’asfalto allagato e dunque Charlie Whiting ha prudentemente deciso di ritardare di 20 minuti l’inizio delle qualifiche. Ma ora ci siamo, il tempo delle chiacchiere è finito, la parola alla pista per stabilire il nome di chi partirà dalla pole position domani in gara.
Alle 14:10 prenderanno il via le qualifiche del Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 1). Come al solito, i piloti avranno a disposizione tre sessioni da 18, 15 e 12 minuti per cercare di partire il più avanti possibile nella griglia di partenza della gara di domani. Mercedes favorita per la pole (Rosberg più di Hamilton), ma la Casa di Stoccarda dovrà stare molto attenta alla Red Bull che con Verstappen nella FP3, durante la simulazione del giro secco, ha dimostrato di essere sullo stesso livello. Sarà più difficile per la Ferrari lottare per la prima fila, visto che dall’inizio del fine settimana Vettel e Raikkonen hanno sempre pagato qualche decimo di troppo nei confronti dei rivali. McLaren e Williams possibili outsider, con Alonso determinato a conquistare un posto nella Q3. Le qualifiche avrebbero dovuto cominciare alle 14, ma a causa di un nubifragio che si sta abbattendo sul circuito e che ha letteralmente allagato la pista, Charlie Whiting ha deciso di far slittare di 10 minuti l’inizio della Q1, confidando in un miglioramento delle condizioni meteo.
Come sempre, le gomme rivestiranno un ruolo fondamentale nel weekend di gara. Anche in Ungheria sarà fondamentale per i piloti e i team di Formula 1 azzeccare la giusta scelta delle mescole per poter occupare le posizioni di vertice e lottare per la vittoria, il podio e i punti. All’Hungaroring, i compound più utilizzati sono la super-soft (la mescola usata per fare il tempo nella qualifica) e la soft (meno prestazionale ma che garantisce una resa migliore in termini di durata) e probabilmente verranno entrambe usate (per regolamento) in gara. La gomma media (bianca) è stata scartata dalla maggior parte dei piloti che la terranno comunque in considerazione nel caso si presentasse l’occasione e ne hanno a disposizione almeno un set nuovo (tranne Hulkenberg e Perez che l’hanno usata nella FP3 di stamattina), e potrebbe diventare un’arma a doppio taglio per chiunque voglia azzardare una sola sosta domenica.
Non è stato uno dei venerdi migliori per Carlos Sainz, il pilota della scuderia Toro Rosso non ha brillato nelle prove libere di Formula 1. Ecco i concetti espressi dallo spagnolo in sala stampa: “Sfortunatamente non è andata proprio bene. Abbiamo avuto una giornata piuttosto difficile e faticato un po’ con il bilanciamento nelle Libere 1. Abbiamo provato a sistemarlo ed è andata un po’ meglio nella seconda sessione, ma non sono ancora completamente soddisfatto”. Molteplici le difficoltà riscontrate in pista da Sainz: “Questa pista sembra un circuito completamente nuova e questo ci complica le cose. Adesso dobbiamo lavorare intensamente, analizzando i dati per capire dove abbiamo sbagliato oggi, così da essere più forti”. Prove libere alle spalle, lo spagnolo volta pagina: “A centro gruppo i distacchi sono molto ridotti, tanto che un piccolo miglioramento può rimetterti in gioco, ed è quello che puntiamo a fare”.
Giornata di prove libere tra alti e bassi per il pilota della scuderia Toro Rosso, Daniil Kvyat, che ha detto la sua in vista delle qualifiche di Formula 1: “In generale direi che abbiamo ottenuto sufficienti informazioni su cui lavorare, per prepararci ai prossimi impegni. Analizzeremo attentamente e vedremo dove possiamo progredire”. Daniil spiega il cambiamento della pista: ” La superficie è completamente nuova e questo ha cambiato le cose rispetto all’anno scorso. Questo è un dato che dovremo tenere in considerazione nella nostra fase di studio, per comprendere al meglio le caratteristiche di questo circuito”.
Spazio anche ai commenti rilasciati alla stampa da Phil Charles, Chief Race Engineer della scuderia Toro Rosso. “Le prove sono state molto impegnative per noi. I piloti non erano molto soddisfatti, soprattutto nei run più corti”. Tanti i problemi riscontrati dai piloti: ” Difficoltà ricorrenti, come il delicato bilanciamento nelle ultime tre curve, i bloccaggi all’anteriore, la velocità in rettilineo. Ci sono delle aree precise su cui lavorare e faremo del nostro meglio per migliorare”. Alcune cose non hanno funzionato, ma ci sono tanti aspetti positivi da sottolineare secondo Charles: “Daniil è stato un po’ più veloce nei long run su gomma Soft, quindi c’è un piccolo margine da sfruttare per portare la vettura dove vorremmo, una volta migliorato il bilanciamento e sfruttati al meglio gli pneumatici”. Su Sainz: “È un peccato che Carlos abbia avuto un problema al sistema di recupero energia a metà dei suoi long run: lo ha costretto a fermare la macchina alla curva 1”.
Chi temeva in una supremazia netta e imbarazzante della Mercedes nel Gran Premio d’Ungheria, si è dovuto in parte ricredere nella terza sessione di prove libere che si è appena conclusa sul circuito dell’Hungaroring, sede dell’undicesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1. Ancora una volta la Mercedes ha chiuso davanti a tutti nella classifica dei tempi con Rosberg che però ha preceduto di appena due millesimi la Red Bull di Max Verstappen, insomma ci sono tutte le premesse per assistere a una qualifica emozionante anche nel caso in cui la Mercedes monopolizzi la prima fila. È andata meglio anche la Ferrari, che dopo aver annaspato il venerdì prova a darsi un colpo di reni, Raikkonen e Vettel hanno chiuso rispettivamente in quinta e sesta posizione, limitando a meno di un secondo il gap nei confronti di Rosberg. Le Rosse soffrono parecchio nell’ultimo settore mentre si difendono molto bene nei primi due. La Red Bull ha dimostrato invece di andare fortissimo nel tratto centrale, quello più guidato, a ennesima conferma della bontà del telaio.
Nico Rosberg è stato il più veloce nella terza sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Negli ultimi minuti della FP3, con Ferrari e Red Bull perciolosamente vicine, Rosberg ristabilisce le distanze con 1:20.261, ma Verstappen si porta a soli due millesimi dal tedesco leader del campionato, dimostrando di avere tutte le carte in regola per lottare quantomeno per la prima fila dello schieramento. Si sono avvicinate alle Frecce d’Argento anche le Ferrari, Raikkonen (1:20.859) ha chiuso quinto mentre Vettel (1:21.185) è arrivato sesto. Bene anche la McLaren con Alonso (1:21.584) che precede la Williams di Bottas (1:21.649). Rialza la cresta anche la Renault con il decimo tempo di Palmer (1:21.935) e il dodicesimo di Magnussem (1:21.989). Male la Toro Rosso, sedicesimo Sainz (1:22.402) e diciottesimo Kvyat (1:22.541), chiudono il gruppo le Manor di Wehrlein (1:23.311) e Haryanto (1:23.513).
Mancano 15 minuti al termine della terza sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). Prosegue il lavoro di team e piloti in vista della qualifica in programma oggi alle 14, Rosberg abbassa il limite facendo segnare prima un 1:20.811 e poi un 1:20.547 che diventa così il nuovo tempo di riferimento per tutti i piloti che vorranno stare davanti. Ferrari in difficoltà soprattutto nell’ultimo settore dove perde parecchio sia dalle Mercedes che dalle Red Bull (che volano nel tratto centrale, quello più guidato), riuscendo comunque a navigare tra la terza e la quinta posizione. Ricciardo, Raikkonen, Verstappen e Vettel si trovano a sandwich tra le due Frecce d’Argento e col passare dei giri si avvicinano sempre più alla migliore prestazione di Rosberg, un dato sicuramente incoraggiante dopo che nella giornata di ieri Rosberg e Hamilton avevano fatto il vuoto dietro di loro.
Da 15 minuti la Formula 1 è alle prese con la terza sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring, nei pressi della capitale Budapest. Hamilton torna in pista per la prima volta dopo l’incidente avuto nella FP2 di ieri e dimostra di essere sul pezzo con 1:21.441 su gomma super-soft (rossa), tempo che viene migliorato di 413 millesimi da Daniel Ricciardo al volante della Red Bull. Si sono lanciati anche i piloti della Ferrari, Vettel e Raikkonen, il tedesco fa il record nel primo settore rallentando in quello centrale e andando anche lungo in curva 12, mentre il finlandese ottiene il terzo tempo. Curiosa la scelta di Perez di girare con la gomma media (bianca), una mescola che quasi nessuno ha osato nelle libere di ieri.
Alle ore 11 si accende il semaforo verde per l’inizio della terza sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 di Formula 1). La FP3 precede di qualche ora le tre sessioni di qualifiche che assegneranno la pole position e determineranno la griglia di partenza per la gara di domani, per cui sarà fondamentale per i piloti trovare in questi 60 minuti di free practice l’assetto ideale per il giro secco. Assisteremo dunque a una simulazione vera e propria della qualifica con le macchine scariche di benzina e la mescola di pneumatici più performante (qui in Ungheria la Pirelli ha deciso di non portare la ultra-soft, dunque sarà la super-soft la gomma da qualifica). Terrà ovviamente banco il dominio Mercedes, a Red Bull e Ferrari il compito di rendere la vita dura alle Frecce d’Argento.
Secondo giorno di attività per la Formula 1 sul circuito dell’Hungaroring alle porte di Budapest, sede del Gran Premio d’Ungheria (undicesimo appuntamento del mondiale 2016 Formula 1). Dopo che nella giornata di ieri le Mercedes hanno fatto la voce grossa rifilando distacchi consistenti a tutti gli altri team, oggi si spera che Red Bull e Ferrari riescano a ridurre il gap e ad avvicinarsi alle Frecce d’Argento, che restano comunque le grandi favorite per la pole position e per la prima fila dello schieramento di partenza. Dopo il tempo perso nella giornata di ieri per l’incidente avuto durante la FP2, Hamilton deve dimostrare che il botto non inciderà minimamente sulle sue prestazioni e soprattutto mettere pressione a Rosberg che nelle libere del pomeriggio ha palesato un passo gara invidiabile, oltre a non lasciare prigionieri sul giro secco.
La Formula 1 è di nuovo in diretta: grande appuntamento con le qualifiche del Gran Premio d’Ungheria 2016 sul circuito di Budapest, sede dell’undicesimo Gp del Mondiale di quest’anno (si supera la metà del Campionato), che determineranno la griglia di partenza e la pole position della gara. Diamo per prima cosa tutte le informazioni utili per seguire nel migliore dei modi le sessioni di oggi, sabato 23 luglio 2016, sull’ormai tradizionale circuito dell’Hungaroring. Nessun problema di fuso orario fra l’Ungheria e l’Italia: dunque nulla cambierà nelle abitudini degli spettatori. Come di consueto il sabato comincerà con la terza e ultima sessione di prove libere FP3. L’appuntamento sarà alle ore 11.00 per quelli che saranno gli ultimi 60 minuti a disposizione prima della sessione di prove ufficiali che determinerà la composizione della griglia di partenza e chi sarà a scattare dalla pole position domani sul circuito magiaro. Per questa decisiva sessione delle qualifiche l’appuntamento sarà alle ore 14.00.
Ricordiamo il format delle qualifiche, che a partire dalla terza gara di questo Mondiale 2016 è tornato ad essere quello delle stagioni precedenti. Tre manche (Q1, Q2 e Q3) con eliminazioni solo al termine di ciascuna sessione, a differenza di quanto avevamo visto a Melbourne e Sakhir con un verdetto ogni 90 secondi. Nel Q1 girano tutti: al termine vengono eliminati i sei peggiori tempi e dunque da 22 piloti si passa a 16. Stesse modalità nel Q2, al termine del quale rimarranno solamente 10 piloti, che saranno quelli che si giocheranno la pole position e più in generale le posizioni nelle prime cinque file della griglia di partenza nel Q3.
In attesa di buttarci sull’attualità, andiamo però a ripercorrere in breve la storia della Formula 1 in Ungheria. Il primo atto fu un Gran Premio organizzato a Budapest nel 1936 e vinto dal mitico Tazio Nuvolari. Tuttavia poi la guerra e la politica tennero la Formula 1 lontana dal paese magiaro per ben 50 anni, cioè fino al 1986 quando a Bernie Ecclestone riuscì una delle imprese più memorabili della sua carriera, cioè inserire nel calendario iridato una gara in quello che allora era ancora il blocco sovietico. Vinse Nelson Piquet su Williams e da allora l’Hungaroring non ha più saltato nemmeno un anno, presenza fissa che ha accompagnato l’Ungheria oltre la fine della dittatura comunista e l’ingresso nell’Unione Europea. Il tracciato è corto, tortuoso e con poche opportunità di sorpasso, eppure non sono mancate alcune edizioni memorabili, come la vittoria di Nigel Mansell con la Ferrari nel 1989 partendo dalla dodicesima posizione o le gare vivacizzate da motivi climatici, come quella vinta nel 2006 da Jenson Button (il primo successo della sua carriera) o quella del 2014 con il successo di Daniel Ricciardo davanti a Fernando Alonso. Red Bull e Ferrari protagoniste dunque, proprio come dodici mesi fa, quando Sebastian Vettel vinse al volante della Rossa davanti alle due ‘lattine’ di Daniil Kvyat e dello stesso Ricciardo. I piloti più vittoriosi all’Hungaroring sono Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Il tedesco vinse nel 1994 con la Benetton e poi tre volte con la Ferrari nel 1998, 2001 e 2004. Per il britannico invece i successi sono arrivati nel 2007, 2009 e 2012 al volante della McLaren e nel 2013 con la Mercedes, che però nei due anni successivi ha avuto in Budapest una sorta di ‘nemesi’ che respinge la grande dominatrice del Mondiale. Seguono le tre vittorie di Ayrton Senna nel 1998, 1991 e 1992. Tra i piloti in attività, oltre a Hamilton segnaliamo le due vittorie di Jenson Button, anche nel 2011 con la McLaren dopo il successo del 2006 con la Honda. Fernando Alonso invece a Budapest ha vinto nel 2003 con la Renault ottenendo la prima vittoria della carriera ma poi non si è più ripetuto ed è lontano anche il successo di Kimi Raikkonen nel 2005 con la McLaren. Sebastian Vettel proprio l’anno scorso ha sfatato il tabù Ungheria, mentre non ha mai vinto qui Nico Rosberg. Tra i team dominio della McLaren che ha vinto ben 11 volte in Ungheria, ma quest’anno sarà durissimo ripetersi; molto più facile ipotizzare che possa arrivare la seconda vittoria della Mercedes, oppure Ferrari e Red Bull metteranno ancora i bastoni fra le ruote alle Frecce d’Argento?
Spazio alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dallo spagnolo Alonso nel prima delle qualifiche di Formula 1 all’Hungaroring che determineranno la griglia di partenza del Gran Premio di Ungheria. Inizio di week end frenetico per il pilota Mclaren: “Un fine settimana vibrante fin dagli inizi – ha commentato – ci sono state alcune anomalie con il motore, anche se durante la performance non ho notato nulla di strano. Nei controlli successivi però c’era qualcosa di strano e abbiamo posto rimedio per le FP2”. Alonso non si sbilancia nei pronostici per la gara: “Ad oggi direi che siamo messi bene ma dobbiamo aspettare ancora per fare considerazioni più approfondite”. Tanto lavoro da fare per il team: “Vogliamo crescere, quindi bisogna lavorare duramente per farlo. Le idee non mancano”. E conclude con una battuta sul circuito: “Qui il sorpasso è molto difficile, partire bene sarà fondamentale”.
James Button è contento di quanto fatto nella prove libere di Formula 1. Il pilota McLaren, intercettato dalla stampa al termine della sua prestazione, ha parlato così prima delle qualifiche all’Hungaroring: “Sono abbastanza contento, con la macchina c’è un buon feeling. Dovremo prestare molta attenzione con le gomme, sicuramente sarà importante per la gara”. Sul circuito di Hungaroring: “E’ molto divertente correre qui, lo è sempre stato. Le sensazioni sono ottime, soprattutto adesso con l’asfalto nuovo. Mi piace molto, ci siamo trovati davvero bene”. Pista stretta e lotta interessante: “Siamo tutti molto vicini, la lotta si fa dura. Il nostro obiettivo? Qualificarci nel miglior modo possibile. Ci crediamo”.
Giornata di prove libere di Formula 1 più che soddisfacente per le McLaren, come si evince dalle parole rilasciate alla stampa da Boullier, direttore di corsa del team: “E’ andato tutto alla grande, abbiamo fatto grandi progressi molto importanti. Entrambi i piloti hanno mostrato il loro lato migliore nelle prove”. Circuito di Hungaroring difficile, ma adatto per le vetture McLaren: “E’ un percorso particolare, forse noi riusciamo a calarci meglio in questa pista”. In vista delle qualifiche l’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo piazzarci nella posizione migliore possibile, dobbiamo dare continuità al nostro inizio incoraggiante. Vogliamo fare bene e ripeterci nella giornata di domenica”.
Tornando dunque a dedicarci all’attualità, per scoprire come si posizioneranno i protagonisti più attesi sulla griglia di partenza di questo circuito, non c’è niente di meglio che cedere la parola alla pista e al cronometro per un sabato molto interessante. Allora mettiamoci comodi: la diretta delle qualifiche e della del Gran Premio d’Ungheria 2016 di Formula 1 a Silverstone sta per cominciare…
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE
POS | DRIVER | TIME | GAP | LAPS |
---|---|---|---|---|
1 | Nico Rosberg | 1:20.261 | 25 | |
2 | Max Verstappen | 1:20.263 | +0.002s | 10 |
3 | Daniel Ricciardo | 1:20.726 | +0.465s | 22 |
4 | Lewis Hamilton | 1:20.769 | +0.508s | 23 |
5 | Kimi Räikkönen | 1:20.859 | +0.598s | 18 |
6 | Sebastian Vettel | 1:21.185 | +0.924s | 22 |
7 | Fernando Alonso | 1:21.584 | +1.323s | 11 |
8 | Valtteri Bottas | 1:21.649 | +1.388s | 21 |
9 | Sergio Perez | 1:21.672 | +1.411s | 22 |
10 | Jolyon Palmer | 1:21.935 | +1.674s | 19 |
11 | Felipe Massa | 1:21.975 | +1.714s | 28 |
12 | Kevin Magnussen | 1:21.989 | +1.728s | 13 |
13 | Jenson Button | 1:22.009 | +1.748s | 11 |
14 | Esteban Gutierrez | 1:22.142 | +1.881s | 15 |
15 | Romain Grosjean | 1:22.284 | +2.023s | 13 |
16 | Carlos Sainz | 1:22.402 | +2.141s | 21 |
17 | Nico Hulkenberg | 1:22.427 | +2.166s | 22 |
18 | Daniil Kvyat | 1:22.541 | +2.280s | 18 |
19 | Felipe Nasr | 1:22.816 | +2.555s | 23 |
20 | Marcus Ericsson | 1:23.219 | +2.958s | 23 |
21 | Pascal Wehrlein | 1:23.311 | +3.050s | 24 |
22 | Rio Haryanto | 1:23.513 | +3.252s | 23 |
DRIVER | Q1 | Q2 | Q3 | |
---|---|---|---|---|
1 | Nico Rosberg | 1:33.302 | 1:22.806 | 1:19.965 |
2 | Lewis Hamilton | 1:34.210 | 1:24.836 | 1:20.108 |
3 | Daniel Ricciardo | 1:39.968 | 1:23.234 | 1:20.280 |
4 | Max Verstappen | 1:40.424 | 1:22.660 | 1:20.557 |
5 | Sebastian Vettel | 1:35.718 | 1:24.082 | 1:20.874 |
6 | Carlos Sainz | 1:36.115 | 1:24.734 | 1:21.131 |
7 | Fernando Alonso | 1:35.165 | 1:23.816 | 1:21.211 |
8 | Jenson Button | 1:37.983 | 1:24.456 | 1:21.597 |
9 | Nico Hulkenberg | 1:41.471 | 1:23.901 | 1:21.823 |
10 | Valtteri Bottas | 1:42.758 | 1:24.506 | 1:22.182 |
11 | Romain Grosjean | 1:35.906 | 1:24.941 | |
12 | Daniil Kvyat | 1:36.714 | 1:25.301 | |
13 | Sergio Perez | 1:41.411 | 1:25.416 | |
14 | Kimi Räikkönen | 1:36.853 | 1:25.435 | |
15 | Esteban Gutierrez | 1:38.959 | 1:26.189 | |
16 | Felipe Nasr | 1:37.772 | 1:27.063 | |
NC | Jolyon Palmer | 1:43.965 | ||
NC | Felipe Massa | 1:43.999 | ||
NC | Kevin Magnussen | 1:44.543 | ||
NC | Marcus Ericsson | 1:46.984 | ||
NC | Pascal Wehrlein | 1:47.343 | ||
NC | Rio Haryanto | 1:50.189 |