Guardando in avanti nel calendario della Formula 1 scopriamo che è atteso per il prossimo 14-16luglio il Gran Premio della Gran Bretagna 2017 di Silverstone, tra le classiche prove del mondiale che però potrebbe presto dire addio alla F1. La notizia ha senza dubbio provocato un certo scalpore nel pubblico degli appassionati di Formula 1, che da sempre apprezzano le peculiarità del tracciato britannico dove per la prima volta la F1 ha corso nel 1950. Da Silverstone infatti sono giunte voci che la dirigenza del circuito sarebbe intenzionata e attivare una clausola rescissoria per uscire dal circus della Formula 1 nel 2019, con anni di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto fissato al 2026. Dietro a questa scelta vi sarebbe l’insostenibilità da parte della proprietà del tracciato degli aumenti (+5% su base annua) dei diritti da pagare al circus della Formula 1 per ospitare la prova del mondiale. Nel 2017 la Brdc ha infatti versato ben 26 milioni di sterline nelle casse della F1 ma questo potrebbe essere il penultimo versamento. Spetterà ora a Chase Carey e alla nuova dirigenza trovare un punto di incontro con la proprietà di Silverstone.
Il mondiale della Formula 1 è pronto a fare tappa sul circuito di Spielberg per il Gp d’Austria 2117, dove secondo le ultime previsioni il fattore meteo potrebbe rivelarsi determinanti: condizioni miste e un circuito che comunque non dovrebbe mettere eccessivamente sotto stress i pneumatici Pirelli, dato il fondo liscio e poco abrasivo. Si annunciano quindi fondamentali le prove del venerdì dove controllando anche il meteo, le varie scuderie impegnate in questa prova del mondiale della Formula 1 decideranno se optare per una strategia a una sosta o a due. Il responsabile della Pirelli per la F1 Mario Isola ha così presentato il Gp d’Austria 2017: “la scelta per questo tipo di circuito ricade sulle tre mescole più morbide a disposizione, ma anche negli anni passati in Austria vi sono state diverse sorprese. Quando saremo lì vedremo cosa sceglieranno come strategia le scuderie, che dovranno essere abbastanza flessibili. Là i carichi longitudinali, quindi trazione e frenata, sono determinanti in Austria, più di quelli in curva. Nonostante ciò, è probabile che il record sul giro venga abbassato, come abbiamo visto a Baku”.
Ci novità importanti in casa McLaren in vista del prossimo appuntamento del mondiale della Formula 1 in Austria sulla pista di Spielberg: la Honda infatti, croce e fornitrice di motori per la casa di Woking ha infatti annunciato in questi giorni che fornirà ai due piloti Alonso e Vandoorne una nuova Power unit, la “Spec3”. La casa giapponese infatti ha promosso alla pista di Spielberg il terzo importante aggiornamento al suo motore, che tanti guai ha portato finora alla scuderia inglese, spessissimo fermata in questi primi Gp della stagione 2017 della Formula 1 da problemi alla power unit. Il nuovo motore, provato da Alonso nelle prove libere del venerdi nel precedente Gp dell’Azerbaigian (dove la McLaren ha trovato i primi punti della stagione) ha fornito segnali davvero incoraggianti che si spera possano essere riconfermati in pista a Spielberg, per il Gp d’Austria il prossimo weekend. Il racing director Eric Boullier ha dichiarato a proposito: “non si sono state pause nel lavoro di sviluppo: il risultato in Azerbaigian non è proprio da festeggiare, ma è stato un segnale che stiamo lavorando bene e che possiamo capitalizzare le opportunità che si presentano. Con gli aggiornamenti che presenteremo in Austria, non ultimo il nuovo “Spec 3” della Honda speriamo di riuscire ad arrivare a competer con gli altri avversari nella metà classifica e di fare quindi un importante passo avanti”.
Ieri pomeriggio il ferrarista Sebastian Vettel ha incontrato in via ufficiale Jean Todt, presidente della Fia, e la dirigenza internazionale, in merito allo scontro che il tedesco ha avuti in pista a Baku al Gp dell’Azerbaigian con Lewis Hamilton. Il famoso tamponamento in regime di Safety Car alla Mercedes del britannico e la successiva “gommata” di protesta infatti, pur essendo state immediatamente sanzionati dalla commissione di gara non sono passate inosservate dalla federazione che da tempo si batte per una maggior e sicurezza in pista nel mondo della F1. In seduta la Fia e Vettel e alcuni esponenti della dirigenza Ferrari, hanno esaminato le relazioni dei giudici di gara e il video del fattaccio dopo il quale lo stesso pilota tedesco si è preso la piena responsabilità. Colpe che si è poi messo ancora sulle spalle anche con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito ufficiale, dove si legge: “Durante il giro di ripartenza, sono stato sorpreso da Lewis Hamilton e l’ho tamponato. A caldo, ho reagito in modo esagerato e voglio scusarmi con Lewis e con gli spettatori. Non sono stato un buon esempio. Mi rendo conto di aver causato una situazione pericolosa anche se non era mia intenzione. Accetto e rispetto le decisioni prese a Parigi e le penalità inflitte dai commissari a Baku”.
La vicenda Vettel-Hamilton non è però terminata con la reprimenda subita dal pilota tedesco a Parigi ieri durante la riunione con la dirigenza della Fia. Accertate le responsabilità di cui il ferrarista ha chiesto perdono in via ufficiale, la Fia non ha commissionato al pilota ulteriori sanzioni ma ha comunque voluto dare ancora una volta un segnale chiaro al pubblico della Formula 1. Jean Tod, che nel 2015 era stato inviato delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale ha dichiarato: “Gli sportivi devono essere consapevoli dell’impatto che i loro comportamenti hanno su chi li guarda. Sono eroi e modelli per milioni di fan nel mondo”. Per questo motivo il presidente della Fia ha deciso che Sebastian Vettel fino a fine anno non partecipi ad alcuna campagna per la sicurezza sulle strade, con la minaccia che se il tedesco della Ferrari si renderà di nuovo protagonista di queste intemperanze in pista, il suo caso verrà immediatamente passato al Tribunale Sportivo. Dopo tutto non è la prima volta che Vettel perde le staffe alla guida: non sono stati infatti dimenticati gli insulti rivolti a Verstappen e a Charlie Whiting al Gp del Messico del 2016.