Daniel Ricciardo è un tipo spiritoso e questo lo sappiamo tutti bene, ma lo scherzo che ha fatto oggi al suo compagno di squadra Max Verstappen ha davvero dell’incredibile! Il pilota olandese è stato a un passo dal coronare il sogno di diventare il più giovane poleman nella storia della Formula 1, ci ha pensato però l’australiano a fargli strozzare l’urlo in gola soffiandogli la pole position per appena 26 millesimi! Dopo oltre 5 anni la Red Bull torna a monopolizzare la prima fila, non era mai accaduto da quando in Formula 1 sono stati introdotti i turbo ibridi. Una volta tanto Ferrari e Mercedes sono costrette a recitare un ruolo da comprimarie: Hamilton (1’14″894) e Vettel (1’14″970) si accomodano in seconda fila, dietro di loro la strana coppia finlandese formata da Bottas (1’15″160) e Raikkonen (1’15″330). Hulkenberg (1’15″827) e Sainz (1’16″084) si spartiscono la quarta fila, relegando in quinta le Sauber-Alfa Romeo di Leclerc (1’16″189) ed Ericsson (1’16″513). {agg. di Stefano Belli} GP MESSICO 2018, DIRETTA LIVE
Q2, VERSTAPPEN E HAMILTON DIVISI DA 4 MILLESIMI!
Appena 4 millesimi dividono Max Verstappen e Lewis Hamilton: l’olandese torna in vetta alla classifica dopo la Q2 e prenota anche la pole position, anche se il quasi cinque volte campione del mondo di Formula 1 farà di tutto per impedirgli di diventare il più giovane nella storia a conquistare la pole position. Tutti i big hanno ottenuto l’accesso alla Q3 utilizzando la gomma ultra-soft con la quale partiranno domani in gara, inoltre i primi sei sono stati gli unici a scendere sotto l’1’16”. Completano la top 10 le Renault di Hulkenberg e Sainz e le Sauber-Alfa Romeo di Leclerc ed Ericsson, grazie alle hyper-soft hanno precedeuto Ocon, Alonso, Perez, Hartley e Gasly: quest’ultimo non è sceso in pista visto che in ogni caso partirà dall’ultima posizione e non aveva senso per lui girare. {agg. di Stefano Belli}
Q1, LA MERCEDES TORNA DAVANTI! FUORI GIOCO LE HAAS
La Mercedes torna a dettare legge nella prima mini-sessione di qualifiche del Gran Premio del Messico: utilizzando le gomme hyper-soft Valtteri Bottas fa il miglior tempo in 1’15″580, precedendo di pochi centesimi Lewis Hamilton (1’15″673). Molto bene le Red Bull con Verstappen (1’15″756) e Ricciardo (1’15″866) davanti alle Ferrari di Vettel (1’16″089) e Raikkonen (1’16″446), in mezzo alle due Rosse troviamo le Force India di Perez (1’16″242) e Ocon (1’16″252) che hanno sfruttato la pista più gommata nei minuti finali della Q1. Così come Hulkenberg, Hartley, Ericsson, Sainz, Gasly, Alonso e Leclerc che sono riusciti a entrare nella top 12 e ottenere il diritto di prendere parte alla Q2. Escono malinconicamente di scena le Williams di Sirotkin (1’17″886) e Stroll (1’17″689), la McLaren di Vandoorne (1’16″966) e le Haas di Magnussen (1’17″599) e Grosjean (1’16″911): che delusione per il team a stelle e strisce! {agg. di Stefano Belli}
CACCIA ALLA POLE POSITION
Tra circa un quarto d’ora cominceranno le qualifiche del Gran Premio del Messico, che serviranno a definire la griglia di partenza per la gara di domani, la terzultima del mondiale 2018 di Formula 1 ormai nelle mani di Lewis Hamilton, al quale – ricordiamo – basterebbe un settimo posto per laurearsi campione per la quinta volta in carriera, raggiungendo una leggenda come Juan Manuel Fangio. La lotta per la pole position è più aperta che mai perché oltre al pilota britannico chi ha le carte in regola per ambire alla prima casella della griglia è Max Verstappen, costantemente il più veloce nei tre turni di prove libere. A quota 2250 metri di altitudine la Red Bull vola, come testimoniano anche i tempi di Daniel Ricciardo: l’australiano può essere un altro cliente scomodo per Mercedes e Ferrari che dovranno impegnarsi a fondo per monopolizzare le prime due file. Aggiungiamo l’incognita meteo (le previsioni non escludono scrosci di pioggia durante la Q3) che rende ancora più incerte queste qualifiche (tre mini-sessioni da 18, 15 e 12 minuti ciascuna, a ogni manche vengono eliminati gli ultimi 5). {agg. di Stefano Belli}
VERSTAPPEN FAVORITO PER LA POLE, MA…
FP3 decisamente anomala con i team che non hanno potuto fare una simulazione completa della qualifica: nella prima mezz’ora la pista umida per via della pioggia caduta in nottata ha impedito di girare proficuamente con le gomme slick, quando l’asfalto si è asciugato a quel punto i piloti hanno deciso di saggiare direttamente le hyper-soft sacrificando le ultra che probabilmente vedremo impiegate dai big nella Q2 in modo da poter partire domani con tale mescola e ritardare la prima sosta ai box. In Messico la Red Bull ha sempre fatto paura, un anno fa ha vinto con Verstappen e oggi punta a prendere la pole proprio con il pilota olandese che finora è sempre stato il più veloce di tutti nei turni di prove libere. Resta ancora da capire se Mercedes e Ferrari potranno dire la loro per le prime file, sicuramente la Scuderia di Maranello e la Casa di Maranello non hanno spremuto le rispettive power-unit e così si spiegherebbero i tempi tutt’altro che impressionanti di Hamilton e Vettel. La prudenza non ha però impedito a Bottas di accusare un problema tecnico piuttosto serio sulla sua W09 che improvvisamente ha cambiato a fare uno strano rumore e a rallentare di colpo. Il finlandese non ha potuto far altro che parcheggiare nella via di fuga e sperare che l’inconveniente non gli impedisca di prendere parte alle qualifiche che si disputeranno alle ore 20.00 italiane. {agg. di Stefano Belli}
FP3, VERSTAPPEN SI CONFERMA AL TOP!
Max Verstappen si conferma al top e fa il miglior tempo anche nella terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio del Messico in programma domani sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez: il pilota olandese della Red Bull ha fermato il cronometro sull’1’16″284, distanziando di quasi tre decimi Lewis Hamilton (1’16″538) e Sebastian Vettel (1’16″566). La Red Bull è in splendida forma e lo testimonia anche il quarto tempo di Daniel Ricciardo (1’17″028) davanti – di un soffio – a Kimi Raikkonen (1’17″045) che a sua volta precede di un nonnulla Charles Leclerc (1’17″059), tra le grandi sorprese di questa FP3. Bene la Renault, sia Sainz (1’17″336) e Hulkenebrg (1’17″623) si ritrovano in top 10, così come Gasly (1’17″525) ed Ericsson (1’17″623). Soltanto diciannovesimo Valtteri Bottas (1’18″839), appiedato dalla sua Mercedes che ha accusato un problema di natura idraulica che lo ha costretto a fermarsi nella via di fuga, proprio mentre la pista si era asciugata e stava consentendo ai piloti di abbassare sensibilmente i rispettivi tempi. {agg. di Stefano Belli}
PISTA UMIDA, LECLERC IL PIÙ VELOCE
A trenta minuti dalla conclusione della FP3 del Gran Premio del Messico, Fernando Alonso squarcia il silenzio e scende in pista con le gomme d’asciutto, il pilota spagnolo della McLaren è il primo a rompere gli indugi e a dare un importante punto di riferimento ai colleghi che finora erano rimasti dentro i box. Il campione di Oviedo chiude il giro in 1’21″213, un tempo alto ma neanche troppo, il che significa che spingere con le slick è fattibile. Kimi Raikkonen abbassa di 428 millesimi la prestazione di Alonso, a sorpresa Stoffel Vandoorne fa ancora meglio in 1’20″348, evidentemente il finlandese della Ferrari non ha premuto a fondo sull’acceleratore e la riprova arriva quando al passaggio successivo il vincitore di Austin fa segnare un 1’19″015. Poco dopo Charles Leclerc balza in vetta con un 1’18″952, in tutto ciò restano fermi ai box Hamilton, Bottas, Verstappen, Ricciardo, che ritengono superfluo girare in queste condizioni considerando che le previsioni danno una qualifia completamente asciutta. {agg. di Stefano Belli}
TUTTI AI BOX, NESSUNO GIRA
Ieri sul circuito di Città del Messico abbiamo avuto una giornata estiva, oggi invece cielo grigio, pista umida e temperature basse; inoltre la pioggia caduta in nottata ha “lavato” la pista togliendo la gommatura che si era formata nelle precedenti sessioni di prove libere, in pratica è come se i piloti e le squadre dovessero ricominciassero da zero e cancellare tutto il lavoro svolto finora. Nei primi minuti della FP3 si saggiano le condizioni del tracciato, la maggior parte usa le intermedie poiché in diversi punti la sede stradale è ancora piuttosto umida. La classifica dei tempi resta desolatamente vuota, saggiamente tutti quanti aspettano che la pista si asciughi per lanciarsi in qualche simulazione di qualifica. Del resto mancano ancora 45 minuti al termine della sessione, non c’è alcun motivo per andare di fretta. {agg. di Stefano Belli}
VIA ALLA FP3!
Tra pochi minuti comincerà la terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio del Messico, terzultimo appuntamento del mondiale 2018 di Formula 1. Dopo la giornata di ieri abbiamo bisogno di capire se la Red Bull è davvero così temibile come sembra o se Ferrari e Mercedes si sono nascoste, preservando la power-unit in vista di qualifiche e gara, decisamente più importanti rispetto alle FP. Comunque non sarebbe affatto una sorpresa vedere Verstappen e Ricciardo così competitivi, lo scorso anno il pilota olandese trionfò facendo mangiare la polvere alle Frecce d’Argento e alle Rosse, la macchina del team anglo-austriaco si è sempre trovata particolarmente a suo agio a quota 2250 metri sul livello del mare, dove l’aria rarefatta toglie diversi cavalli ai motori, e anche quest’anno la RB14 può dire la sua per la vittoria sull’autodromo dedicato alla memoria dei fratelli Rodriguez. {agg. di Stefano Belli}
RED BULL ATTESA AL VARCO
Quella di oggi potrebbe essere una giornata storica per la Formula 1, soprattutto se Max Verstappen riuscisse a diventare il più giovane pilota di sempre a conquistare la pole position nelle qualifiche del Gran Premio del Messico che si disputeranno alle ore 20.00 italiane. Già nella giornata di ieri l’olandesino volante ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto alla concorrenza, a cominciare dal suo compagno di squadra Daniel Ricciardo. Nei primi due turni di prove libere la Red Bull ha inflitto distacchi pesanti a tutti, Mercedes e Ferrari comprese: simili prestazioni si possono spiegare con l’altitudine visto che siamo a circa 2250 metri sul livello del mare (un po’ come correre il Gran Premio d’Italia sulle Dolomiti) e l’aria rarefatta sicuramente non è un toccasana per i motori. Non è un mistero che il telaio della RB14 non abbia nulla da invidiare a quelli di SF71-H e W09 e probabilmente grazie ad alcuni accorgimenti aerodinamici gli ingegneri del team anglo-austriaco sono riusciti a recuperare un po’ di velocità e a sopperire alla mancanza di cavalli. Oppure, semplicemente, le Frecce d’Argento e le Rosse hanno girato con il freno a mano tirato, pensando soprattutto a risparmiare le varie componenti in vista del rush finale, e già da oggi torneremo ad avere la solita classifica con la Casa di Stoccarda e la Scuderia di Maranello che mettono in riga tutti quanti. {agg. di Stefano Belli}
PROGRAMMA E ORARI DEL SABATO
La Formula 1 è di nuovo in diretta: grande appuntamento oggi sabato 27 ottobre con le qualifiche del Gran Premio del Messico 2018 sul circuito di Città del Messico, la capitale che è sede del diciannovesimo Gp del Mondiale di quest’anno, appuntamento che potrebbe essere speciale per Lewis Hamilton, che ha ormai ipotecato il titolo iridato, dal momento che potrebbe addirittura permettersi di perdere 20 punti da Sebastian Vettel e fare comunque festa domani. Diamo per prima cosa tutte le informazioni utili per seguire nel migliore dei modi le sessioni di oggi sul circuito dell’Autodromo Hermanos Rodriguez, tornato in calendario nel 2015 (come vedremo meglio fra poco). Le sette ore di fuso orario fra l’Italia e Città del Messico logicamente si faranno sentire, ma spostando tutto verso sera non risulteranno tutto sommato scomode. Come di consueto il sabato comincerà con la terza e ultima sessione di prove libere FP3. L’appuntamento sarà alle ore 17.00 italiane (le 10.00 locali) per quelli che saranno gli ultimi 60 minuti a disposizione prima della sessione di prove ufficiali che determinerà la composizione della griglia di partenza e chi sarà a scattare dalla pole position domani. Per questa decisiva sessione delle qualifiche l’appuntamento sarà alle ore 20.00, le 13.00 locali.
FORMULA 1, LE QUALIFICHE IN STREAMING VIDEO E DIRETTA TV
Le qualifiche della Formula 1 per il Gran Premio del Messico 2018 saranno trasmesse su Sky Sport F1 HD, il canale numero 207 della piattaforma satellitare Sky. Per il Gran Premio del Messico la programmazione darà però una grande gioia anche a chi non è abbonato Sky, infatti su Tv8 saranno visibili in tempo reale le qualifiche, come fino a questo momento era successo solamente a Monza e poi settimana scorsa ad Austin. Tra le novità della stagione, per la prima volta la Formula 1 è visibile in 4K HDR grazie al nuovo Sky Q, per vivere le gare con una definizione talmente simile a quella dell’occhio umano da dare la sensazione di essere in pista. Inoltre, gli abbonati avranno anche l’occasione di seguire le prove in streaming video tramite l’applicazione SkyGo. Infine vi indichiamo i riferimenti del Mondiale su Twitter, gli account ufficiali @Formula 1 e @F1, oltre alla pagina Facebook F1, che potranno essere particolarmente preziosi anche in questa giornata comunque visibile a tutti nel suo evento principale.
FORMULA 1, LE PROVE LIBERE: COSA È SUCCESSO?
E’ partita molto bene la Red Bull di Max Verstappn nella prima giornata di prove libere nel Gran Premio di Formula 1 di Città del Messico. Doppietta infatti per il pilota olandese che ha fatto segnare il miglior tempo sia nella prima, sia nella seconda sessione di prove libere. Sembrerebbe il preludio a una giornata trionfale, ma la sessione si è chiusa con Verstappen costretto a spegnere il motore e ad accostare, rientrando mestamente ai box con le sue gambe. La Red Bull comincia dunque ad avere problemi di affidabilità piuttosto pesanti dopo quelli evidenziati da Daniel Ricciardo: un peccato perché la vettura austriaca si è dimostrata estremamente veloce in alcuni tratti della pista messicana, ma se l’affidabilità non fosse il forte della scuderia anche nei prossimi due giorni, il rischio tangibile sarà quello di gettare alle ortiche tanta velocità sul giro.
La Red Bull ha comunque piazzato due piloti nelle prime due posizioni delle libere, visto che Ricciardo ha fatto registrare il secondo tempo sia nelle Libere 1, sia nelle Libere 2. Nella seconda sessione da segnalare l’exploit di Carlos Sainz, che ha chiuso con il terzo tempo, quindi quarto miglior giro per la Ferrari di Sebastian Vettel, che si è piazzato comunque ad un solo millesimo di distanza da Sainz. Quindi Nico Hulkenberg sempre su Renault, mentre Lewis Hamilton, ormai vicinissimo al titolo Mondiale, è sembrato non al top della concentrazione chiudendo il suo giro veloce al settimo posto nella seconda sessione di prove libere. Kimi Raikkonen, fresco del trionfo nel Gran Premio di Austin, non è a sua volta andato oltre l’ottavo posto, in una giornata di prove comunque non memorabile per le due scuderie che stanno dominando il Mondiale, con l’altra Mercedes di Bottas che si è dovuta accontentare della nona posizione. Le secondo guide delle Rosse e delle Frecce d’Argento sembrano aver lavorato maggiormente in prospettiva per cercare di chiudere una rincorsa alle prime posizioni che, se confermata in griglia di partenza, potrebbe portare a nuove sorprese alla stregua di quanto accaduto in Texas la scorsa settimana.
In fase di commento dopo le prime due sessioni di prove a Città del Messico, i Ferraristi si sono dimostrati abbastanza fiduciosi dei margini di miglioramento che le Rosse potrebbero avere sulla pista centramericana. Vettel in realtà si è un po’ lamentato della scarsa aderenza delle gomme, che non hanno regalato grande affidabilità sul giro secco, e questo ha impedito al pilota tedesco di essere competitivo alla stregua di quanto messo in mostra da Verstappen. Secondo Vettel però la squadra ha già individuato contromisure importanti da sfruttare nelle prove di sabato, così come Raikkonen ha confermato le difficoltà della Ferrari con le gomme Ipersoft, ma al tempo stesso ha sottolineato come nei giri finali le Rosse abbiano dato sensazioni nettamente migliori. Una dedica speciale per Lewis Hamilton, pur in una giornata senza acuti ma con la voglia di tornare competitivo già sabato e di farlo per Niki Lauda, le cui condizioni sono migliorate e al quale tutto il team Mercedes vorrebbe dedicare una vittoria.
GP MESSICO: LA STORIA
In attesa di scendere in pista, ripercorriamo però in breve la storia della Formula 1 in Messico. Una storia che ebbe inizio già nel lontano 1963, quando sul circuito adesso intitolato ai fratelli Pedro e Ricardo Rodriguez si disputò il primo Gran Premio del Messico: vinse Jim Clark con la Lotus. L’anno seguente la gara vinta dall’americano Dan Gurney consegnò matematicamente il titolo a John Surtees e alla Ferrari, come accadde poi nel 1967 a Denny Hulme e l’anno successivo a Graham Hill, mentre la vittorie di Richie Ginther nel 1965 fu la prima in Formula 1 della Honda come costruttore. Nel 1970 vinse per la prima volta la Ferrari con Jacky Ickx, ma fu anche l’ultimo Gp in Messico prima di un lungo stop che si interruppe soltanto nel 1986 con la vittoria di Gerhard Berger sulla Benetton, primo successo in carriera per l’austriaco e anche per il team anglo-italiano che fa sorgere un doveroso ricordo di Gilberto Benetton, scomparso nei giorni scorsi. Negli anni seguenti vi furono vittorie di grandi campioni quali Nigel Mansell (1987 e 1992), Alain Prost (1988 e 1990) e Ayrton Senna (1989), ma ricordiamo molto volentieri anche il successo di Riccardo Patrese nel 1991 con la Williams. Patrese salì sul podio anche l’anno successivo, secondo dietro al compagno di squadra Mansell e davanti ad un giovanissimo Michael Schumacher, che quel giorno ottenne il primo podio di una carriera che diventerà leggendaria. Anche in questa fase c’è stata una sola vittoria per la Ferrari, cioè quella di Alain Prost nel 1990.
IL RITORNO DI CITTA’ DEL MESSICO
Quella del 1992 fu invece l’ultima volta della Formula 1 in Messico prima del ritorno nel 2015: ben 23 anni di assenza durante i quali era stata ipotizzata anche la costruzione di un nuovo circuito nei pressi di Cancun per ospitare una gara iridata a partire dal 2007, ma il progetto è naufragato per problemi economici. Dunque alla fine si è tornati sul circuito di Città del Messico, profondamente rinnovato ad opera dell’immancabile architetto Hermann Tilke. Può naturalmente sorgere la domanda: chi erano Pedro e Ricardo Rodriguez? Piloti di ottimo valore ma accomunati dallo stesso, tragico destino. Entrambi infatti morirono al volante: Ricardo nel 1962 proprio a Città del Messico nelle prove del Gp che non era ancora valido per il Mondiale (lo sarebbe stato dall’anno successivo), Pedro nel 1971 in Germania, al Norisring, nel corso di una gara del campionato Interserie. La Mercedes ha dominato le prime due edizioni dell’epoca contemporanea della Formula 1, con la vittoria di Nico Rosberg davanti a Lewis Hamilton nel 2015 e l’ordine opposto nel 2016. L’anno scorso invece è stato Max Verstappen a festeggiare, davanti a Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, poi Sebastian Vettel quarto e Lewis Hamilton appena nono, piazzamento che comunque gli bastò per festeggiare la matematica conquista del titolo considerando che Seb finì fuori dal podio. La Ferrari dunque non ha ancora vinto, a differenza di Mercedes e Red Bull: riuscirà a spezzare questo digiuno e a tornare a festeggiare come in Messico non le riesce dal 1990? Tornando dunque a dedicarci all’attualità, non c’è niente di meglio che cedere la parola alla pista e al cronometro per un sabato molto interessante e per ammirare chi saprà fare meglio sulle curve del circuito messicano. Allora mettiamoci comodi: la diretta delle qualifiche e della FP3 del Gran Premio del Messico 2018 di Formula 1 a Città del Messico sta per cominciare…
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE