Sono giorni importanti per quanto riguarda il futuro di molti talenti sudamericani. Ganso è uno dei calciatori più richiesti dai grandi club europei, in particolare da Inter e Milan. Il suo compagno di squadra Neymar piace alla Juventus anche se Chelsea, Real Madrid e Barcellona non mollano la presa. Abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario, Stefano Borghi, telecronista di Sportitalia ed esperto di calcio sudamericano che ci ha parlato dei grandi talenti del calcio sudamericano.
Inter e Milan a caccia di Ganso, ma è davvero così bravo?
Ganso è un calciatore di altissima prospettiva, molto talentuoso, ma il ragazzo va valutato attentamente in questo periodo perchè è ritornato in campo dopo un brutto infortunio al ginocchio che lo ha fatto stare fuori 7 mesi.
Rivaldo ha dichiarato che Ganso gli somiglia molto, confermi?
Non mi piace fare paragoni ma diciamo che dal punto di vista dell’esplosività Neymar è più forte. Ganso mi ricorda Zidane per le movenze, passo elegante e giocate di alta qualità.
Per caratteristiche tecniche dove giocherebbe meglio Ganso nell’Inter o nel Milan?
Per il tipo di gioco che adottano ora le due formazioni penso starebbe meglio nell’Inter di Leonardo. Ganso è un trequartista centrale, nell’Inter ora c’è Sneijder e sarebbe utile al brasiliano imparare da un top player come l’olandese. Il Milan è più orientato a giocare con le tre punte anche se i rossoneri devono preparare il dopo Seedorf e Ganso potrebbe essere un ottimo sostituto.
Il giocatore ha avuto uno scontro con il Santos, la sua cessione è più vicina…
Ganso ha rinnovato qualche settimana fa il suo contratto con il Santos ma in questi giorni ha parlato con i dirigenti del club brasiliano dichiarando di voler andare in Europa. La clausola rescissoria è di 50 milioni di euro masi può aggirare.
Come?
La clausola di 50 milioni di euro è per i club stranieri, per le società brasiliane è di 25 milioni di euro. Si potrebbe far acquistare Ganso da una società “amica” per poi portarlo in Italia.
Le italiane sembrano meno interessate a Neymar, come mai?
Per me Neymar è il più forte Under 20 del mondo, ma deve crescere dal punto di vista comportamentale. Neymar ti fa giocare favolose ma anche pause che durano anche tutta la partita. A grandi livelli non basta solo il talento, Neymar ha sbagliato più volte dal punto di vista disciplinare.
La Juventus sembra aver perso Piazon, è un grande talento in prospettiva?
Al mio collega Daniele Adani (ex calciatore di Serie A) brillano gli occhi quando parla di Piazon. E’ sicuramente un talento impressionante in prospettiva, ma stiamo comunque parlando di un calciatore di appena 17 anni.
Anche Lamela è un altro talento che piace ai club italiani…
E’ sicuramente il più europeo dei giocatori sopracitati anche perchè tatticamente si collocherebbe alla perfezione al modulo più in voga dei club europei, ovvero il 4-2-3-1. Lamela è un trequartistia sinistro che ama rientrare per poi concludere a rete, è dotato di un ottimo bagaglio tecnico ed è anche forte fisicamente. Deve migliorare nella finalizzazione.
Dovessi sponsorizzare un giocatore meno conosciuto ai dirigenti italiani, che nomi faresti?
Innanzitutto dipende dal budget che una società ha a disposizione. Detto questo farei i complimenti al Napoli per l’acquisto di Fernandez, un difensore fortissimo. Nel River Plate gioca Roberto Pereyra, esterno sinistro molto offensivo, un ragazzo del 91′ fortissimo di cui si parla poco. Sempre nel River Plate gioca il 18enne Manuel Lanzini, mezz’ala argentina. Se parliamo di vere e proprie scommesse con un costo relativamente basso punterei su Felipe Gutierrez, attaccante cileno dell’Universidad Catolica, giocatore da tenere in considerazione.
Parlando di tecnici, che giudizio dai ai primi mesi in Italia di Simeone?
C’è una grande differenza tra il campionato argentino e quello italiano, detto questo penso che Simeone abbia portato miglioramenti al Catania rispetto a Giampaolo. Io ho visto il Catania contro l’Udinese e gli etnei hanno fatto una belle partita. Sono sicuro che il “Cholo” Simeone salverà il Catania. E’ troppo presto dare giudizi su di lui anche perchè è subentrato in corsa, aspetterei la prossima stagione.
Sanchez-Pastore, sorpreso dal loro talento?
Assolutamente no, Sanchez mi aveva già colpito durante la sua esperienza al River Plate di Simeone nel 2007 e ai Mondiali Under 20. Un giocatore fantastico che è maturato molto anche dal punto di vista della disciplina. Lui da giovane era un po’ come Neymar. Pastore invece deve ancora compiere il salto di qualità per essere protagonista in una grande squadra, la sua stagione per me non è stata esaltante, ma sono sicuro che saprà riflettere sui suoi errori e diventerà un grandissimo calciatore.
Claudio Ruggieri