L’Inter fa cinque gol (tre in soli sei minuti) e ribalta la sfida con il Genoa con una rimonta devastante che per molti tifosi non è che l’antipasto della remuntada che l’Inter vuole rifilare ai cugini rossoneri. E se sul fatto che l’Inter fosse una squadra pazza nessuno nutriva la minima perplessità, numeri alla mano possiamo dire che l’Inter di Leo è anche l’Inter dei primati.
Non sarà quella del Triplete di Mourinho, né l’Inter del record di punti del Trap (occhio che lì il campionato dava due punti a vittoria sennò…) ma nessuno in assoluto ha mai fatto quello che è riuscito oggi al Leo nerazzurro.
Trentatré punti in tredici partite non erano riusciti a nessuno. Nemmeno a Mourinho, nemmeno a Capello. C’è di che essere soddisfatti per l’allenatore dei super-campioni, ora galvanizzati.
E se l’Inter fa cinquina e punta in alto, molto in alto, il Napoli invece frena. Uno 0-0 scialbo, nervoso, contro un Brescia tignoso, ma non irresistibile. Certo non si può parlare di crisi, se non di nervi, ma i partenopei devono stare molto attenti alle loro prossime mosse.
Per l’Inter e Leonardo invece, oggi, solo rose. E il tecnico nerazzurro spiega così il segreto del successo di oggi:
“La squadra sapeva già di aver fatto un primo tempo al di sotto delle nostre potenzialità in tutti i sensi – ha spiegato Leonardo – Può capitare di essere lenti e non trovare spazi, magari senti la fatica, non giochiamo da tanto di pomeriggio ed a volte entri in quel meccanismo lento come nel primo tempo dove è maturato il vantaggio del Genoa.
Nell’intervallo non ho avuto bisogno di nessuna parola magica. Ho caricato i ragazzi. E sul campo hanno risposto alla grande mettendo tanto entusiasmo che poi ha fatto la differenza”.