Un primo tempo davvero amaro per i nerazzurri quello andato in scena tra lo Schalke 04 e l’Inter a Gelsenkirken. Lo Schalke fa una buona gara, equilibrata e di copertura, di grande concentrazione anche se soffre un po’ l’avversario, che comunque rimane tecnicamente di un altro livello. Già questo non è poco perchè gli uomini di Rangnick riescono a resistere senza ricorrere alle maniere forti e non cadono nella trappola di una eccessiva euforia. Senza contare che il mister tedesco decide di non barricarsi fin dal primo minuto per non dare vantaggi psicologici all’avversario. Tecnica che fin qui ha premiato, quindi a lui certamente va un voto superiore alla sufficienza.
La squadra di Leonardo non trova l’avvio bruciante e pur giocando complessivamente meglio dei padroni di casa non riesce a rendersi pericolosa, giocando quindi al di sotto delle aspettative e di una prestazione sufficiente, considerando anche il fatto che la doccia fredda presa nel finale chiude con ogni probabilità il discorso qualificazione.Fosse l’andata l’Inter strapperebbe un buon voto, ma essendo il ritorno in cui si deve sputare anche l’anima per riuscire a compiere un’impresa degna di restare nella storia, allenatore e giocatori – semplicemente – sono ben al di sotto dell’asticella della sufficienza. Certo il secondo tempo potrebbe stravolgere le valutazioni, ma per adesso il verdetto del campo è questo.
Fine primo tempo: Schalke 04, voto 6.5: Si difende bene e colpisce all’unica occasione utile.
Fine primo tempo: Inter, voto 5.5: Mantiene il controllo della gara per 45 minuti poi commette la solita ingenuità difensiva.
Migliore in campo Schalke 04: Raul, voto 7: Non tocca un pallone per 45 minuti poi da grande campione qual’è timbra il cartellino.
Migliore in campo Inter: Nagatomo, voto 6.5: Spinge e copre dominando la fascia sinistra.
Peggiore in campo Schalke 04: Edu, voto 5.5: Non punge e viene sistematicamente fermato dai difensori interisti.
Peggiore in campo Inter: Lucio, voto 5: Gioca alla grande per 44 minuti ma all’ultimo si perde Raul e compromette ulteriormente il cammino dei nerazzurri.